FINALMENTE UN PROCEDIMENTO CONTRO ATAC: “SERVIZIO CARENTE E ZERO CONTROLLI”

FINALMENTE UN PROCEDIMENTO CONTRO ATAC: “SERVIZIO CARENTE E ZERO CONTROLLI”
L'Antitrust accoglie le denunce che da anni presentiamo a difesa dei pendolari: se accertati illeciti si aprirà la strada per i risarcimenti
I FATTI. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio in materia di pratiche commerciali scorrette nei confronti di ATAC S.p.A. L'AGCM ha posto l'attenzione, in particolare, sullo stato in...

FINALMENTE UN PROCEDIMENTO CONTRO ATAC: “SERVIZIO CARENTE E ZERO CONTROLLI” L'Antitrust accoglie le denunce che da anni presentiamo a difesa dei pendolari: se accertati illeciti si aprirà la strada per i risarcimenti I FATTI. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio in materia di pratiche commerciali scorrette nei confronti di ATAC S.p.A. L'AGCM ha posto l'attenzione, in particolare, sullo stato in cui versa la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale nell’area metropolitana di Roma, in particolare lungo le linee ferroviarie Roma-Ostia, Roma-Viterbo, Roma-Giardinetti. Tre linee ferroviarie cruciali, e - purtroppo – permanentemente oggetto di disservizi di ogni tipo. LE SEGNALAZIONI. L'iniziativa dell'AGCM prende lo spunto dalle tante segnalazioni ricevute in proposito: nel corso degli ultimi anni abbiamo infatti sommerso l’Antitrust e la Procura di Roma di denunce in occasione di soppressioni di corse, ritardi, disagi e disservizi sulle linee metropolitane e ferroviarie della capitale, chiedendo di intervenire a tutela degli utenti. Basti un esempio: la Roma-Lido, utilizzata ogni giorno da 90mila passeggeri, è stata riconosciuta come la peggiore tratta d’Italia, con il record di disservizi nel 2015 causati da una rete obsoleta, treni spesso vecchi, sporchi, inadatti a sostenere la domanda e convogli strapieni. I DISSERVIZI. Le contestazioni mosse alla società riguardano la sistematica e persistente soppressione (non per cause esogene e occasionali, ma per motivi riconducibili alla gestione ed organizzazione del servizio) delle corse programmate sulle linee ferroviarie citate. In particolare, la mancata effettuazione delle corse programmate in base al Contratto di Servizio con la Regione Lazio potrebbe aver ingannato i consumatori in merito alla effettiva disponibilità del servizio, alterandone le scelte sul mezzo di trasporto da utilizzare e gravandoli di ulteriori disagi. Inoltre, ATAC non avrebbe preventivamente e tempestivamente informato i consumatori riguardo all'impossibilità di effettuare parte delle corse programmate, pur essendo a conoscenza delle ragioni sistematiche che avrebbero potuto causare la soppressione delle stesse. Infine, con la riduzione del numero e della frequenza delle corse rispetto a quanto stabilito dal Contratto di Servizio - per motivi non riconducibili a cause di forza maggiore - l’azienda sarebbe venuta meno al rispetto degli standard di diligenza professionale richiesto ad un concessionario di un servizio pubblico, in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo. LA REGIONE. Le contestazioni dell'Autorità non risparmiano la Regione. A fronte di tale situazione di grave difficoltà operativa da parte di ATAC S.p.A., l’ente locale non avrebbe mai esercitato i propri poteri di intervento e sanzione, pur previsti dal Contratto di servizio, né proceduto allo svolgimento di una gara per individuare un gestore efficiente. COSA ACCADE ADESSO. Nel caso di accertate condotte illecite ai danni dei consumatori, si aprirà la strada dei risarcimenti in favore dei pendolari ATAC, e il Codacons si farà promotore di azioni collettive da parte degli utenti romani. Per questo motivo, l'Associazione monitorerà lo stato di avanzamento del procedimento istruttorio dell'Autorità e provvederà a darne adeguata informazione ai pendolari e ai cittadini romani, in vista di un'eventuale iniziativa collettiva.