Fiat richiama nel mondo quasi due milioni di auto per airbag difettosi.L'Italia è sicura?
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- 16 settembre 2016 Area Malpensa Industria
COMUNICATO STAMPA
Fiat richiama nel mondo quasi due milioni di auto per airbag difettosi. Collegati a questo mal funzionamento tre incidenti mortali e cinque persone ferite. L'Italia è sicura? Fiat Chrysler sta per richiamare in tutto il mondo 1,9 milioni di veicoli nelle officine per un difetto agli airbag. "E 'possibile che l'air bag non viene attivato in caso di incidenti": lo ha comunicato l'azienda automobilistica oggi giovedì 16 settembre. Oggetto del ...
COMUNICATO STAMPA
Fiat richiama nel mondo quasi due milioni di auto per airbag difettosi. Collegati a questo mal funzionamento tre incidenti mortali e cinque persone ferite. L'Italia è sicura? Fiat Chrysler sta per richiamare in tutto il mondo 1,9 milioni di veicoli nelle officine per un difetto agli airbag. "E 'possibile che l'air bag non viene attivato in caso di incidenti": lo ha comunicato l'azienda automobilistica oggi giovedì 16 settembre. Oggetto del richiamo sono i modelli costruiti tra il 2010 al 2014. I modelli su cui è stato montato l'airbag difettoso sono in vendita anche in Italia e in Europa e quindi il sistema di sicurezza sotto accusa equipaggia anche le auto nel nostro Paese. Questo mal funzionamento finora ha provocato tre incidenti mortali e cinque feriti. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “ Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “ Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FIAT, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Lecce, 16 settembre 2016 Giovanni D’AGATA