I TASSISTI SONO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE IN DIFESA DELLA CATEGORIA

I tassisti italiani oramai da troppo tempo subiscono la concorrenza sleale dovuta alle piattaforme digitali che offrono un servizio certamente diverso sia sotto il profilo professionale che della sicurezza dovuta agli utenti. [caption id="attachment_37942" align="alignleft" width="300"] I tassisti preparano la mobilitazione contro deregolamentazione del settore pubblico[/caption] Da qui parte la richiesta al Governo perchè intervenga a tutelare i tassisti per il serv...

I tassisti italiani oramai da troppo tempo subiscono la concorrenza sleale dovuta alle piattaforme digitali che offrono un servizio certamente diverso sia sotto il profilo professionale che della sicurezza dovuta agli utenti. [caption id="attachment_37942" align="alignleft" width="300"] I tassisti preparano la mobilitazione contro deregolamentazione del settore pubblico[/caption] Da qui parte la richiesta al Governo perchè intervenga a tutelare i tassisti per il servizio pubblico che svolgono, riconoscimento su cui tutte le sigle sindacali puntano, ricordando l'impegno preso il 23 febbraio. Il Governo aveva prospettato la possibilità del decreto attuativo interministeriale ex L. 22 maggio 2010, n. 73 a sostegno della categoria e quindi i tassisti coerentemente avevano sospeso le agitazioni. Visto e considerato che l'impegno governativo non si è però tradotto in fatti concreti, tutte le principali sigle dei sindacati dei tassisti "programmano delle iniziative sindacali attuate nel rispetto della regolamentazione vigente" col seguente comunicato che proponiamo in forma integrale, vista l'importanza del tema e le possibili implicazioni sui lavoratori interessati, i tassisti, ma anche per i possibili effetti sugli utenti:   "FAST TPNL - FITA/CNATAXI - FEDERTAXI CISAL - SATAM - SILT - TAM/ACAI - UGL TAXI - UNIMPRESA - UTI - CLAAI - FIT CISL - USB-TAXI - MIT - FAlSA CONFAIL - UNICA TAXI CGIL - CONFARTIGIANATO TAXI - URI - UILTRASPORTI - URITAXI Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Paolo Gentiloni Al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. le Maria Elena Boschi Al Ministro Infrastrutture e Trasporti, On.le Graziano Delrio Al Ministro dello Sviluppo Economico, On.le Carlo Calenda LORO SEDI Oggetto: regolamentazione piattaforme tecnologiche e emanazione del decreto attuativo interministeriale ex L. 22 maggio 2010, n. 73. I tassisti italiani oramai da troppo tempo subiscono la concorrenza sleale di vettori esercenti di fatto l’attività di servizio taxi senza però essere sottoposti alle medesime regole a tutela del servizio pubblico. Questa situazione oggi è aggravata dall’apparire sul mercato di multinazionali che stanno trasformando quelli che erano e sono fenomeni di insopportabile abusivismo in vero e proprio “caporalato digitale”. Il fenomeno, come già evincibile da recenti fatti di cronaca, non va in dispregio soltanto del servizio pubblico e dei diritti sul lavoro, ma finanche dell’incolumità degli utenti, per la confusione che va ingenerandosi a loro danno. Invero, ben prima che effetti e dinamiche prevedibili si perfezionassero, il Governo si era impegnato in data 23 febbraio u.s. all’emissione entro trenta giorni del decreto attuativo interministeriale ex L. 22 maggio 2010, n. 73. I tassisti italiani, rassicurati da ciò, responsabilmente interruppero le proteste spontanee in atto in quei giorni. Tuttavia, ad oggi, la regolamentazione che da quel decreto avremmo dovuto avere al fine di riaffermare la legalità nel settore, combattere i fenomeni di abusivismo e normare le piattaforme tecnologiche, è rimasta una vana promessa che assume ogni giorno che passa il sapore della beffa. Per le ragioni sopra esposte le Associazioni di Categoria firmatarie della presente, programmano delle iniziative sindacali attuate nel rispetto della regolamentazione vigente e che non inficeranno il regolare svolgimento del servizio nelle città di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napoli e proclamano una giornata di fermo nazionale del settore per il giorno 21 novembre 2017 con manifestazione a Roma. La protesta potrà essere ripetuta in altre giornate, anche con modi differenti, fino a quando questo Governo non darà risposta agli impegni presi in rispetto dei lavoratori del settore, del servizio pubblico, del basilare principio di leale concorrenza. Le Organizzazioni Sindacali Nazionali del Settore Taxi Firenze, 6 ottobre 2017"   Giuseppe Criseo Varese Press