PRESENTATA LA LISTA GALLARATE ONESTA
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- 01 giugno 2016 Area Malpensa Gallarate
PRESENTATA LA LISTA GALLARATE ONESTA Alla presentazione a Gallarate della lista civica Gallarate Onesta, il coordinatore Antonio Vinci ha preso la parola e ha letto l'elenco dei candidati. “E’ una lista plurale, segnatamente di destra; noi siamo là la destra che appoggia il nostro centravanti Andrea Cassani e cerca di mandarlo in goal. La pluralità che ci caratterizza e che ad alcuni è sembrata la nostra debolezza, in realtà è la nostra forza e anche la nostra ricche...
PRESENTATA LA LISTA GALLARATE ONESTA
Alla presentazione a Gallarate della lista civica Gallarate Onesta, il coordinatore Antonio Vinci ha preso la parola e ha letto l'elenco dei candidati. “E’ una lista plurale, segnatamente di destra; noi siamo là la destra che appoggia il nostro centravanti Andrea Cassani e cerca di mandarlo in goal. La pluralità che ci caratterizza e che ad alcuni è sembrata la nostra debolezza, in realtà è la nostra forza e anche la nostra ricchezza”. Daniela Mapelli ha proposto una riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale con osservatori volontari che siano a supporto delle forze dell'ordine “è un discorso che vale non solo per i rioni, ma anche per il centro della città; potenzieremo l'illuminazione pubblica e disporremo telecamere e centraline di SOS”. La candidata ha proposto di sviluppare sistemi informativi contro truffe e raggiri a difesa delle persone anziane. “Siamo contrari all'apertura in città di moschee o di un centro di cultura islamica a cura della Consulta per stranieri, favoriremo le consulte per disabili e anziani residenti e la tutela delle famiglie italiane con la concessione d’incentivi”. Edoardo Croce e Filippo Porrini, i due giovanissimi della lista si sono presentati mettendo in risalto i problemi e le priorità del mondo giovanile. Antonio Vinci ha esposto l’idea di creare nell’ex deposito dell’aeronautica un’area di feste cittadine, fondamentale per ospitare eventi e manifestazioni e una cittadella delle forze dell'ordine creando un unico spazio per dislocare carabinieri, polizia e guardia di finanza. Ha proposto inoltre un incubatore di lavoro. “Giovani e famiglia sono i temi importanti, bisogna valorizzare le fondazioni culturali; abbiamo il Maga facciamolo fruttare, bisogna ripensarne la gestione” Il coordinatore della lista ha posto l’accento sul fatto che la grossa paura, non sono gli avversare politici, ma l'astensionismo. Nel suo intervento il candidato sindaco Andrea Cassani ha posto in risalto il problema della sicurezza “oggi a Caiello abbiamo lasciato la macchina vicino all'asilo e dopo dieci minuti abbiamo trovato il vetro rotto e ci hanno rubato il borsello, il problema quindi non è solo notturno ma anche durante il giorno” Il candidato ha fatto notare che i vigili in centro sono pronti a multarti per cinque minuti di sosta e poi si lasciano quartieri abbandonati. “Gli stranieri residenti a Gallarate sono il 18% della popolazione e, nelle scuole elementari e negli asili, sono oltre il 70%. Noi puntiamo forte sulla famiglia Gallaratese tradizionale, favorendo la maternità”. “Il nostro sindaco attuale ha settantatré anni e quaranta anni fa era già il capogruppo della Democrazia Cristiana; l'altro giorno alla presentazione in una scuola a Gallarate ha raccontato un sacco di bugie. Dopo aver amministrato cinque anni in questo modo orribile, un uomo della sua età si deve ridurre a mentire ai ragazzi per farsi campagna elettorale. Ma si ritirasse nella sua villa col suo Ferrarino e non ci rompesse più le scatole a Gallarate. Mio caro adesso te ne vai in pensione, noi siamo il centro a destra unito per riprenderci in mano la città. Gallarate non può essere la discarica della provincia di Varese, abbiamo consegnato Villa Calderara all’Exodus di Don Mazzi e inoltre gli diamo quarantacinquemila euro all'anno per fare corsi di lingua italiana a nove profughi”. Il candidato ha parlato di controllo del territorio perché anche gli stranieri che sono qui legalmente, che hanno un lavoro e vivono onestamente si sentono accusati pur non avendo nessuna responsabilità, soltanto perché confusi con quelli che creano problemi. “Noi dobbiamo rimandare a casa questa classe dirigente della prima repubblica che si è incrostata sugli scranni del consiglio comunale di Gallarate”. Alla domanda di quale fosse il suo sogno per Gallarate ha detto che è quello di riportare in città l’atmosfera e la vitalità che c’erano fino a dieci anni fa. Gallarate 31 maggio 2016 Fabrizio Sbardella Varese Press