I PARCHEGGI ROSA ( Fabrizio Sbardella)

  I PARCHEGGI ROSA Essere una donna in dolce attesa o una neo-mamma non è facile, soprattutto se si vive in una città, anche medio-piccola. Spostarsi in auto o con i mezzi pubblici, ad esempio, può diventare un vero e proprio incubo e la ricerca di un parcheggio libero può mettere a dura prova anche i nervi più saldi. Una delle difficoltà maggiormente riscontrate nelle grandi città da donne in gravidanza o con bambini piccoli, infatti, è proprio quella di reperire parcheggi liberi...

  I PARCHEGGI ROSA Essere una donna in dolce attesa o una neo-mamma non è facile, soprattutto se si vive in una città, anche medio-piccola. Spostarsi in auto o con i mezzi pubblici, ad esempio, può diventare un vero e proprio incubo e la ricerca di un parcheggio libero può mettere a dura prova anche i nervi più saldi. Una delle difficoltà maggiormente riscontrate nelle grandi città da donne in gravidanza o con bambini piccoli, infatti, è proprio quella di reperire parcheggi liberi dove lasciare la macchina mentre vanno a fare commissioni, visite mediche o altre incombenze legate al loro stato. in alcuni Stati più evoluti della Unione europea i parcheggi rosa, riservati a donne in gravidanza o con prole in tenera età, sono stati regolamentati e rientrano a tutti gli effetti nelle disposizioni stradali, non in Italia dove le iniziative sono lasciate alle singole municipalità. È in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa Parcheggi Rosa adottata già da qualche anno da numerosi comuni italiani. Si tratta di un progetto di mobilità solidale e sostenibile rivolto a tutte le donne col pancione o con bambini piccoli (fino a 12 mesi di età). I parcheggi rosa sono degli spazi riservati alle donne in gravidanza e alle neo-mamme posti all’interno di aree di sosta tariffata.  In linea di massima sono soggetti alla tariffazione vigente, la stessa che vale per le strisce blu, anche se alcuni comuni prevedono la sosta gratuita. L’dea si fonda sul concetto del “dare la precedenza” anche perché non ci sono norme che regolamentino l’obbligo di lasciare libero lo spazio dedicato, è solo una regola di civiltà e vanno interpretate come aree di cortesia segnalata, in zone adiacenti agli ospedali, alle farmacie, agli asili e a tutti quei posti in cui si deva sostare per necessità e non per piacere. Alle mamme dovrebbe essere rilasciato un pass, su richiesta, da porre sul cruscotto anche se, alla fine, le signore incinte e le neo-mamme (giusta o sbagliata che sia la legge, ottusa o no che sia la burocrazia) devono sapere che non godono di alcun diritto a parcheggiare. Se il Comune delimita un'area per loro, non potrà neppure multare chi sgarra. È tutto lasciato al senso civico degli automobilisti e alla loro buona educazione. Gallarate 03.05.2016 Fabrizio Sbardella Area degli allegati