BISOGNA FARE SCORTA DI VASELLINA Prima che si esauriscano le scorte

BISOGNA FARE SCORTA DI VASELLINA
Prima che si esauriscano le scorte Oggi il debito pubblico ammonta a duemila trecento sessantotto miliardi di euro che corrispondono a circa
trentasette mila ottocento venticinque euro a testa e con il nuovo provvedimento del governo
ne aggiungiamo altri trecento venti a testa per togliere dai guai gli amici degli amici, che hanno distribuito denaro a destra e manca, senza scrupoli e senza ...

BISOGNA FARE SCORTA DI VASELLINA Prima che si esauriscano le scorte Oggi il debito pubblico ammonta a duemila trecento sessantotto miliardi di euro che corrispondono a circa trentasette mila ottocento venticinque euro a testa e con il nuovo provvedimento del governo ne aggiungiamo altri trecento venti a testa per togliere dai guai gli amici degli amici, che hanno distribuito denaro a destra e manca, senza scrupoli e senza regole per poi scaricare le rogne sule spalle degli obbligazionisti e degli azionisti. La velocità con cui è stato formato e sfiduciato questo raccogliticcio governo conduceva direttamente a questo regalo di Natale. Ma adesso è fatta: il decreto salva risparmio o meglio salva amici degli amici è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in tarda serata, la più vecchia e la più raffazzonata banca italiana (la banca del PD) non corre più il rischio di fallire. Il Governo ha deciso di creare un fondo di venti miliardi di euro per la messa in sicurezza del sistema bancario. Il premier Gentiloni ha dichiarato che la decisione è stata presa con modalità concordate con le autorità europee (ma loro lo sapranno?) e il governo, che attualmente è socio di minoranza della banca diventerà prossimamente socio di maggioranza. Il Consiglio di Amministrazione della banca ha ammesso che l’operazione di aumento di capitale non è andata a buon fine, l’obiettivo di raccogliere cinque miliardi di euro non è stato raggiunto (come era facilmente prevedibile anche dagli orbi). Il titolo in borsa è precipitato anche oggi (-7,48%) e la Consob ha disposto per domani la sospensione delle negoziazioni dei titoli emessi dalla banca. Non è chiaro il meccanismo con il quale si intendono tutelare gli obbligazionisti subordinati con una procedura che prevede la trasformazione delle obbligazioni in azioni e poi in obbligazioni ordinarie, anzi è molto confuso e assomiglia ad un magheggio molto vicino al gioco delle tre carte. Il Ministro Padoan ha dichiarato che dei venti miliardi saranno utilizzati per la MPS soltanto quelli “sufficienti a soddisfare i requisiti identificati dagli stress test (la BCE aveva evidenziato la necessità di smobilizzare 27,7 miliardi di sofferenze), in attesa che anche altre banche ne facciano richiesta. Comincia quindi un percorso di indebitamento ulteriore per risolvere la situazione delle banche che, più o meno tutte, hanno in pancia enormi quantità di sofferenze non ancora esattamente valutate. Adesso che è cominciato questo percorso sarà difficile tirarsi indietro e una volta accettato il concetto che lo stato può intervenire a debito per coprire i buchi di aziende private, si può allargare la coperta a tutte le aziende private, magari con una nuova “Cassa del Mezzogiorno” che stavolta potremmo chiamare “Cassa della Mezzanotte”. Nel dubbio fatte scorta di vasellina, vi tornerà utile nei prossimi mesi: non guarisce, ma allevia il dolore.   Gallarate 23 dicembre 2016 Fabrizio Sbardella