70 ANNI FA: LA LIBERTÀ CHE CI LEGA

70 ANNI FA: LA LIBERTÀ CHE CI LEGA Fu il SEGNO di una follia che doveva tentarsi: conquistare una chance democratica per la destra italiana dopo il fascismo. R oba da sbellicarsi... Nel dicembre 1946 nacque il Movimento Sociale Italiano, iniziò un viaggio con tappe gloriose e tragiche; volti di ragazzi puliti si mischiavano con sangue e lacrimogeni, in perenne contrasto. Giorni INDIMENTICABILI e TOSTI si fecero anni, alcuni buoni e altri meno buoni, ma tutti vissuti per un'Italia migliore. La...

70 ANNI FA: LA LIBERTÀ CHE CI LEGA Fu il SEGNO di una follia che doveva tentarsi: conquistare una chance democratica per la destra italiana dopo il fascismo. R oba da sbellicarsi... Nel dicembre 1946 nacque il Movimento Sociale Italiano, iniziò un viaggio con tappe gloriose e tragiche; volti di ragazzi puliti si mischiavano con sangue e lacrimogeni, in perenne contrasto. Giorni INDIMENTICABILI e TOSTI si fecero anni, alcuni buoni e altri meno buoni, ma tutti vissuti per un'Italia migliore. La nostra vita nelle sue BRACCIA. Poi irruppe la stagione di governo e il potere fece il DESERTO, peggio delle Brigate Rosse... Tante prime donne rincorsero fama e ricchezza, con poche eccezioni, usando contro l'IDEA una violenza peggiore delle sprangate e del TRITOLO. Che siano maledetti. Abbiamo solcato quegli anni e siamo vivi, ma non basta. Siamo imperfetti, secchioni, burloni, perfezionisti, ma il coraggio è lo stesso di allora, l'AMORE per il nostro popolo ci fa ancora dare pugni di RABBIA sul muro. Poeti, contadini e tre volte cittadini. E quando il porto della destra italiana è stato avvolto dalla NEBBIA, siamo balzati a bordo della prima scialuppa senza esitazioni e abbiamo mollato gli ormeggi infilandoci nella tempesta. Quanti schiaffi d'acqua ci aspettano ancora... Osserviamo con disprezzo chi si è fatto corrompere e chi corrompe - pezzi di una stessa tragedia umana - e con tenerezza coloro che sono scomparsi nello scafandro della mediocrità, rinunciando a ogni SOGNO. Un pensiero carino è riservato agli arrampicatori sociali, attaccati a ventosa allo scoglio e a cose fatte improvvisamente convinti di essere scoglio. Piccoli equivoci senza importanza. Il tempo non ci ha cambiati, verranno altri saltimbanchi e ci troveranno qui. Si riterranno fini politologi, agiranno con l'ARROGANZA di chi si sente più importante di questa storia e proveranno di nuovo a distruggerla. Ma passeranno. Resteranno i nostri libri, l'onestà passe-partout per l'immortalità, il romanticismo, la comunità, memoria e identità, il pensiero e l'azione che si rincorreranno in una giostra infinita, la difesa della VITA, del LAVORO e della GIUSTIZIA SOCIALE, le piccole mani e i grandi progetti che oltrepassano l'esistenza. Sempre per sempre dalla stessa parte, senza urla, teschi e divise. Con leggerezza. Perché è la libertà che ci lega. Fabio Rampelli