Lara Comi, favorire crescita e sviluppo

Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: favorire crescita e sviluppo L'economia dell'UE crescerà meno rispetto alle previsioni economiche europee. Le sfide allo sviluppo ed alla crescita sono infatti tante, soprattutto tenuto contro del deterioramento del contesto internazionale e della mancata attuazione di riforme sostenibili in molti paesi membri. L'impegno dovrà dunque essere massimo al fine di stimolare domanda ed investimenti, in particolare quelli a lungo term...

Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: favorire crescita e sviluppo L'economia dell'UE crescerà meno rispetto alle previsioni economiche europee. Le sfide allo sviluppo ed alla crescita sono infatti tante, soprattutto tenuto contro del deterioramento del contesto internazionale e della mancata attuazione di riforme sostenibili in molti paesi membri. L'impegno dovrà dunque essere massimo al fine di stimolare domanda ed investimenti, in particolare quelli a lungo termine, nel settore dei trasporti e delle comunicazioni, dell'economia digitale, dell'istruzione, dell'innovazione e della ricerca, dei cambiamenti climatici, dell'energia, della tutela ambientale. In particolare il Parlamento Europeo ha sollecitato la Commissione al fine di incrementare le opportunità di finanziamento, soprattutto per le PMI, rendendo altresì più sani i bilanci delle banche e quindi aumentando la loro capacità di concedere prestiti all'economia reale. Un particolare focus dovrà essere dedicato ala disoccupazione giovanile, che si conferma essere un problema prioritario, con 21,2 milioni di disoccupati nell'aprile 2016 ed enormi differenze tra gli Stati membri. Il rafforzamento del Mercato Unico sarà la strada maestra: con il miglioramento della regolamentazione e della concorrenza, si garantirà all'Europa crescita, coesione, occupazione e competitività. Pacchetto sul regime fiscale delle imprese: semplificazione e chiarezza per garantire concorrenza e merito Un regime unico uguale per tutti, così da semplificare e rendere più facile e meno costoso operare nel mercato unico Ue; norme più semplici ed efficaci per combattere l'elusione fiscale, creando condizioni di parità tra gli stati membri. Sono queste le novità del nuovo pacchetto fiscale, elaborato dalla Commissione, che finalmente mette a disposizione del mondo produttivo ed industriale europeo un unico impianto normativo, eliminando costi di trasferimento e regimi preferenziali tra paesi. La proposta della Commissione va nella direzione della ricostruzione di un’Europa più forte e coesa, dove i paesi membri non si facciano concorrenza fiscale per attrarre investimenti delle grandi corporation a discapito delle piccole e medie imprese nazionali e locali. Con il volontariato europeo costruiamo l'Europa del futuro! Sono stati 100.000 i giovani che, in Europa, hanno dedicato parte del loro tempo nel Servizio di Volontariato Europeo (SVE) che nel 2016 compie 20 anni. Un traguardo fondamentale: anche dall'incontro di esperienze, storie, volti di tanti ragazzi a servizio delle comunità locali è nata l'Europa che oggi conosciamo, dove vecchie barriere e divisioni sono cadute di fronte a migliaia di progetti di cittadinanza attiva. Occorre proseguire su questa strada che è strategica per il futuro del progetto europeo. Per questo il Parlamento Europeo ha sollecitato la Commissione al fine di ampliare e consolidare le possibilità di accesso allo SVE, in modo da garantire una migliore adesione alle iniziative e alle opportunità disponibili e una maggiore conoscenza delle stesse. Strategica sarà anche la possibilità di procedere al riconoscimento formale dello status di volontario europeo, indicandone diritti e doveri. Occorrerà poi anche prevedere ulteriori finanziamenti a supporto dei programmi futuri, migliorando la strategia di comunicazione. Anche così continueremo a costruire l'Europa del futuro! Image laracomi.it
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