Ciclisti multati a Legnano, proteste e sorrisi

Era ora direbbe la maggior parte di noi automobilisti che tutti i giorni si trovano di fronte folti gruppi di ciclisti che occupano tutta la carreggiata e magari fanno pure gestacci quando col clacson tentiamo timidamente di sorpassarli. Ciclisti che, senza generalizzare, però dobbiamo dirla tutta in tanti casi passano col rosso , non utilizzano le corsie fatte per loro e che hanno comportato il restringimento della carreggiata .. Aggiungerei pure che non si capisce perché i ciclisti pedalino...

Era ora direbbe la maggior parte di noi automobilisti che tutti i giorni si trovano di fronte folti gruppi di ciclisti che occupano tutta la carreggiata e magari fanno pure gestacci quando col clacson tentiamo timidamente di sorpassarli. Ciclisti che, senza generalizzare, però dobbiamo dirla tutta in tanti casi passano col rosso , non utilizzano le corsie fatte per loro e che hanno comportato il restringimento della carreggiata .. Aggiungerei pure che non si capisce perché i ciclisti pedalino in mezzo al traffico invece del parco del Ticino in mezzo al verde, posizione più rilassante, salutare e meno pericolosa per loro e per chi li incrocia. Le strade italiane non sono uguali a quelle americane, sono per lo più ad una corsia per senso di marcia per cui se ci sono due ciclisti uno di fianco all’altro non si passa più. Arriviamo quindi all’episodio, perché si tratta di tale, anche se il Codice della Strada è nazionale, del comune di Legnano che ha multato 51 ciclisti, mentre Milano ne ha multati ben 150. . «Facciamo il possibile non solo sul fronte sanzionatorio, ma anche per quanto riguarda la prevenzione - spiega il vicecomandante della polizia locale di Legnano, Roberto Curati -. Multare un ciclista può apparire eccessivo, ma la pericolosità generata da comportamenti irrispettosi del codice è la stessa sia che si tratti di un’auto, una moto o una bicicletta. Per questo stiamo provando ad affrontare il problema con servizi mirati e con la prevenzione: ci siamo resi conto che non sempre i ciclisti hanno coscienza delle regole da seguire così abbiamo organizzato serate per spiegare i rischi». Il dato di per sé è relativo in quanto Legnano conta 60.000 abitanti e quindi una cinquantina di multe non sono tante ma è comunque un messaggio chiaro e inequivocabile anche per gli altri ciclisti, partendo dall’analisi che nel 90% degli incidenti tra auto e ciclisti, si è riscontrata una responsabilità anche di questi ultimi. Il che vuol dire che ci vuole rispetto e prudenza da parte di entrambe le categorie, ma i danni in caso di incidente possono essere ben più importanti per i ciclisti che dovrebbero tenerne conto. I ciclisti hanno replicato per bocca di Andrea Noè, ex campione di ciclismo di Robecco sul Naviglio e presidente della «Brontolo Bike», che dice:” basterebbe realizzare degli attraversamenti ciclabili a fianco delle strisce pedonali”. Una bella considerazione, ma gli investimenti per i ciclisti ci sono e quasi in ogni città ci sono piste inutilizzate che sono costate e che hanno ridotto le corsie per le auto, poi è chiaro che si possono migliorare e ben vengano le considerazioni e gli accorgimenti degli sportivi che però si devono ricordare del Codice come tutti gli altri utenti, compresi i pedoni. Giuseppe Criseo
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