Riassumiamo la situazione sanitaria regionale 10 regioni , in bianco, sono a posto (tra cui la Lombardia) 2 regioni , in grigio, La Regione ha superato le verifiche e avuto accesso alle risorse correlate all’attuazione degli adempimenti previsti Piano di rientro ( Liguria e Sardegna). 8 regioni, in celeste, sono commissariate, diffidate, insomma devono cambiare completamente indirizzo e gestione. La questione si trascina da parecchi anni senza soluzione e anzi non solo ci sono deficit incolmati e incolmabili ma non ne vede fine. Tutto mentre la ministra dichiara: "Al termine del semestre europeo, il bilancio che possiamo tracciare è indubbiamente positivo: il sistema sanitario italiano viene preso come esempio dagli altri Paesi, europei e non. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori: abbiamo ben presenti le criticità e le sfide ancora da affrontare. Senza qualità non c’è Sanità: occorre dunque garantire che gli sforzi attuati per contenere la spesa sanitaria non mettano a rischio la qualità come principio fondamentale di governance. Dobbiamo sostenere le Regioni e Province autonome che presentano una infrastruttura più debole, perché siano in grado di erogare servizi di qualità come le Regioni più virtuose". Non si capisce si cosa dobbiamo e possiamo vantarci con una Paese spaccato in due anche su una delle materie e servizio più importante, la tutela della salute. Il Governo ora però corre ai ripari: con la norma De Luca, che consente ai governatori di Campania e Calabria di assumere il ruolo di commissari delle proprie regioni.. Ma i governatori attuali e precedenti finora non hanno provveduto, ci sarà un miracolo con questa norma o continuerà e magari aumenterà il business sulla sanità, tanto poi i deficit vengono ripianati dallo Stato. Io dico che così non si può andare avanti, ma penso di essere tra i pochi che ne accorgono, gli altri parlano solo di no e si, come non si sapesse che e’ già pronto l’ennesimo “inciucio” per non permettere ai cittadini di votare. Nel frattempo gli ammalati che se lo possono permettere migrano nelle regioni più efficienti. Giuseppe Criseo Varese Press