Zooerastia,uomini che violentano e sottopongono animali domestici ad abusi sessuali

L'immonda pratica della zooerastia non è altro che la scelleratezza di uomini che violentano e sottopongono animali domestici ad abusi sessuali, maltrattandosi oltre ogni limite e causandone spesso la morte.   Padroni che si trasformano in aguzzini per i loro animali, persone disposte a spendere molti soldi pur di soddisfare il loro perverso desiderio, senza alcun rispetto per gli animali. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si possa credere, anche in Italia, dove non esiste il re...

L'immonda pratica della zooerastia non è altro che la scelleratezza di uomini che violentano e sottopongono animali domestici ad abusi sessuali, maltrattandosi oltre ogni limite e causandone spesso la morte.   Padroni che si trasformano in aguzzini per i loro animali, persone disposte a spendere molti soldi pur di soddisfare il loro perverso desiderio, senza alcun rispetto per gli animali. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si possa credere, anche in Italia, dove non esiste il reato di zooerastia e dove, purtroppo, ci sono già stati i primi casi portati alla luce dalle associazioni animaliste e dalle forze di polizia La pratica della zooerastia è antica quanto il mondo, già nei tempi di splendore della Grecia i rapporti sessuali fra uomini e animali sono stati descritti e dipinti fin dall’antichità. Viene naturale pensare alla mitologia greca: agli infiniti travestimenti di Zeus, che per sedurre splendide donne o ninfe assunse le fattezze di aquila, toro, cigno, ecc.; così come alla cretesePasifae, che per coronare il suo folle desiderio per un toro bianco, dono di Poseidone, si fece costruire una vacca di legno, nascondendosi al suo interno, e una volta inseminata diede alla luce il celebre Minotauro. Ma non necessariamente dobbiamo rimanere all’interno del bacino del Mediterraneo per incontrare segni di questo antico “amore” fra specie diverse: dipinti ed incisioni mostrano che la pratica, o perlomeno la fantasia zoofila, era ben radicata anche in Estremo Oriente. Non ultimi gli episodi di sodomizzazione sugli animali da pascolo da parte dei pastori su cui troppo spesso, purtroppo, si sviluppano stupide barzellette. Un Zooerasta è colui che prova piacere compiendo atti sessuali in presenza di animali, molto spesso questa fantasia si sfoga in un violento stupro ai danni della creatura presente in quel momento. Secondo un sondaggio condotto su internet, su un campione di 76.500 persone, l’11,3% degli intervistati si è dichiarato «interessato a provare il sesso con animali», il 6% «lo fa qualche volta» e il 4,1% «frequentemente». Il sogno di accoppiarsi con una creatura differente dall'Uomo è perfino narrato nei libri dell'antica Grecia, già da allora la nostra specie ha sempre usato animali come oggetti per soddisfare innaturali e lussuriosi desideri sessuali. Oggi sappiamo che questo desiderio morboso può presentarsi indistintamente a prescindere dal sesso, nazionalità, cultura, religione o età; è un fenomeno in costante aumento e siccome non esiste ancora una linea governativa che la legiferi, gli abusi sessuali su animali vengono classificati semplicemente come maltrattamento e condannati con pene lievi e per niente dissuasive. Gli Zoerasti prediligono cuccioli di cane, gatti e cavalli, ma la perversione sessuale si può allargare a qualunque altra specie come pecore, galline, topi, serpenti, pesci, maiali, vitelli... Il terrore dell'abuso è identico negli animali come negli Umani, succede quasi nella totalità dei casi che l'animale venga pesantemente drogato prima di essere abusato. L'utilizzo di droghe e anestetizzanti illegali provoca gravissime lesioni celebrali e molto spesso la morte per arresto cardiaco nell'animale violentato. Il corpo una volta diventato inutile viene gettato via come un rifiuto qualunque, verrà sostituito con un'altra creatura non appena ci sarà occasione. Gli abusi sugli animali sono esattamente identici agli stupri su incapaci e donne, con la differenza che molto spesso la dimensione del corpo dell'animale è troppo piccola rispetto a quella dell'Uomo, si provocano così dolorosissime ferite e lacerazioni inguaribili, come avviene sui bambini. Occorre premettere che la personalità del soggetto che sfoga i propri istinti su creature più deboli, rivela generalmente tratti di immaturità affettiva, contraddistinti da impulsi sessuali definiti dall'urgenza e relazioni interpersonali instabili ed inadeguate. Gli animali sono le vittime predilette poichè non sono in grado di raccontare quanto successo, riconoscere e denunciare l'aggressore, non chiedono soldi in cambio della prestazione e purtroppo la loro vita non è equiparata a quella di un'umano, quindi il loro stupro è di serie B. L'adescamento può avvenire in diversi modi: • tramite internet: vengono censiti almeno 22.000 annunci all'anno, in cui persone offrono o cercano animali per atti sessuali, molto spesso a pagamento; • tramite adozioni: naturalmente ignari di tutto, famiglie oppure addetti dei canili o gattili, affidano gli animali a persone apparentemente sane e con serie intenzioni, senza immaginare cosa succederà in seguito; • cattura di randagi: molto spesso i randagi vengono catturati e venduti al mercato Zooerasta; • tramite bordelli: sono moltissimi e localizzati particolarmente nelle grandi città, bordelli che mettono a disposizione animali di vario genere per poterne abusare anonimamente in privè; • set di film pornografici: il business del porno si spinge spesso e volentieri su generi "animal", nei quali i protagonisti sono animali di specie diverse tra loro, abusate più volte per il piacere dello spettatore di fronte allo schermo. Per un feeling innato tra le specie, molti animali si fidano dell'Uomo donandogli dedizione ed affetto senza chiedere niente in cambio; alcuni elementi della nostra specie invece, ricambiano il loro amore con tremende ed inaudite repressioni. La storia di uno stupro è ormai un fatto che non fa più notizia, l'abbiamo sentito talmente tante volte che il nostro cervello si chiude appena ne sente appena accennare; durante una violenza sessuale la vittima non ha nè un nome nè una specie, si può trattare di un bambino, una giovane ragazza, un'extra comunitario, una signora, un cucciolo di cane, gatto, pecora, ...ecc.. E' un libro già scritto, chi ha la peggio è soltanto la vittima, ed i risultati saranno indelebili come cicatrici. Il bastardo si immagina già da prima la scena, osserva la vittima, gli cresce il desiderio, l'impulso sessuale è incontrollabile, la voglia repressa di soddisfazione ha libero sfogo... Il cucciolo ha pochi mesi ed è ignaro di tutto, ha una grande voglia di giocare, di crescere e vivere in una famiglia che gli voglia bene e si prenda cura di lui; in questo momento si trova in una casa in cui non c'era mai stato, colma di odori, suoni strani ed umani cento volte più grandi di lui che lo guardano, lo toccano, parlano e ridono... Il bastardo lo prende in mano ed inizia ad accarezzarlo, mostrandolo ai suoi amici come fosse un nuovo giocattolo; il cagnolino lo scambia per coccole e scodinzola.. La musica diventa insopportabile, le persone sono strane ed il piccolo inizia ad essere confuso, spaestato, comincia ad avere un po' di paura e trema... Il bastardo, con una mano inizia a toccare il piccolo e con l'altra inizia a spogliarsi poco per volta.. Il cucciolo trema come una foglia, gli manca la mamma, si lamenta, vuole scappare ma non sa come fare; trema ancora più forte. Non è la prima volta che il gruppo di violentatori droga e picchia gli animali per dominarli meglio, così anche questa volta inseriscono in gola al cucciolo un boccone di carne con allucinogeni. Improvvisamente tutto diventa ancora più strano, la paura si trasforma in angoscia e terrore. La violenza sembra interminabile, il giovane corpicino subisce così tante penetrazioni che il bacino si lede e le zampe si spezzano come stuzzicadenti. La droga amplifica l'abuso di migliaia di volte, il dolore si fa insopportabile, il cuore pulsa a mille... il piccolo non regge la pressione e sviene dal dolore. La violenza si interrompe solo quando anche l'ultimo Zooerasta finisce di stuprare quel corpicino. Il cagnolino è in fin di vita, altri della sua specie sono sopravvissuti ed hanno subito altri abusi, non potendo ricevere cure veterinarie morirà qualche giorno dopo. Qualche bastardo viene denunciato ed arrestato per maltrattamento, altri per evitare problemi con la legge, scelgono viaggi a scopo sessuale in Paesi in cui l'abuso su animali è legalmente consentito come ad esempio Turchia e Danimarca. Al contrario di quanto affermato dagli Zooerasti "dichiarati", l'animale in questione non prova MAI il desiderio e la speranza di essere USATO come un'oggetto, drogato, legato e picchiato duramente per soddisfare il momentaneo desiderio della persona che l'ha scelto. La sensazione di Dignità violata è identica in qualunque creatura vivente, peggio ancora se l'abuso è ripetuto e violento. Capita troppo spesso che all'animale vengano spezzati bacino e zampe posteriori a causa della ferocia, della violenza e delle dimensioni esagerate rispetto a quel corpicino che viene martoriato ed infine, se diventato inutile, abbandonato o soppresso. Non si può tutt'ora conteggiare il numero preciso di animali coinvolti in questo tipo di abusi, certo è che il business del sesso con gli animali non accenna a rallentare, l'Italia soltanto vanta un giro d'affari superiore ai 50 milioni di euro, tra video hard, film a pagamento, riprese amatoriali (in cui spesso gli attori sono bambini), annunci e bordelli. Purtroppo tutto ciò è avvantaggiato dal vergognoso Tabù che lo nasconde, il quale fa si che coloro che devono denunciare provino un certo senso di vergogna, e chi commette questo reato sia eccitato dal brivido del proibito. Zooerasti, Pedofili e Stupratori sono persone con gravi problemi psicologici dovuti spesso a traumi infantili non risolti, occorre curarli ed impedirgli in qualsiasi modo di poter scaricare i propri impulsi sessuali su persone indifese e più deboli; se siamo a conoscenza di situazioni del genere è nostro obbligo morale denunciarli alle autorità competenti affinchè siano controllati e messi in condizione di non ledere a nessuno. L'utilizzo dell'animale come un'oggetto personale, è un concetto che deve essere punito e condannato gravemente, al pari dell'abuso su un'umano. L'amore verso gli animali cessa nel momento in cui si trasforma in violenza e sfruttamento, che ledono fortemente il diritto alla vita di qualunque essere vivente. Tutto ciò necessita di leggi chiare e trasparenti che tutelino la dignità degli animali, delineando il rigoroso rispetto che noi Umani dobbiamo a tutte le specie con le quali condividiamo questo Pianeta. Peraltro dietro questa aberrante pratica si è creato un giro di pornografia e addirittura di prostituzione che spesso interessa animali randagi ma anche di allevamento. Il caso più eclatante eclatante nel nostro Paese è avvenuto nel 2008, quando i controlli in un allevamento e pensione per cani in provincia di Bolzano, cominciati su segnalazione dalla LAV. Durante le perquisizioni erano stati rinvenuti nove cortometraggi, girati all'interno dell'allevamento ed acquistabili su internet, che ritraevano un’attrice a luci rosse inglese specializzata in zoo-pornografia. La Suprema Corte di Cassazione, sez. III Penale, con sentenza del 13 dicembre 2012 e del 7 febbraio 2013, n. 5975 ha deciso la condanna del titolare dell'allevamento e pensione per cani per maltrattamento di animali considerando la zooerastia un reato "anche se nessuna norma specifica lo prevede, analisi del concetto di insopportabilità". Andando a colmare in via giurisprudenziale il grave vuoto normativo, riguardo l'argomento, nella legislazione italiana. Diverso è invece il caso della normativa vigente in Germania. Secondo la legge tedesca, infatti, che nel 1969 ha abolito il paragrafo 175b del Codice Penale che vietava la fornicazione con gli animali, oggi sono punibili solo gli atteggiamenti che “attraverso pratiche brutali arrivano a causare dolore o danni permanenti". La Commissione agraria del Parlamento ha elaborato un emendamento alla legge della protezione degli animali per vietare i rapporti sessuali e punirli con sanzioni pecuniarie a partire da 25 mila euro. Il presidente della Commissione agraria, l’animalista Hans-Michael Goldmann, ha sottolineato, al fine di completare il dato normativo, che è invece necessario estendere il divieto a ogni tipo di rapporto, in quanto è da considerare aberrante costringere gli animali a un comportamento contro natura. Va considerata altresì erronea la convinzione di chi pensa che si tratti di un fenomeno ormai estinto e riconducibile a una lontana cultura rurale, basta fare un giro sui siti internet e vedere il materiale fotografico, i filmati e i racconti che circolano in rete. Una ricerca internazionale condotta da un sito dall'anno 2000 ad oggi, rivela che su un campione di 76.950 persone l’11,3% dei partecipanti si è dichiarato 'Bestiality-curious', il 6% 'Bestiality-mild' e il 4,1% 'Bestiality-heavy'. Si tratta di dati che vanno presi con cautela, ma possono dare un’idea sulla diffusione del fenomeno. Di seguito riportati alcuni articoli o link di articoli trovati su internet 11 dicembre 2013 ROMA - Seviziato e stuprato per ore da mostri e poi abbandonato a morte certa. Il protagonista della triste vicenda è un cane di nove anni salvato da volontari e ricoverato in una clinica veterinaria della Capitale. Bull, così viene chiamato lo sfortunato molosso, ha subito violenze così efferate che i veterinari hanno dovuto ricostruirgli l'ano e amputare il pene. Il cane ha reagito molto bene alle cure e ora è in convalescenza, pronto per essere adottato da persone responsabili. «Nonostante Bull sia buonissimo, cerchiamo una famiglia senza bambini e altri animali», spiega Andrea, uno dei volontari che si occupano dell'adozione (reperibili all'indirizzo tjyukimassone@gmail.com). «Con lo shock che ha subito, ora ha bisogno di qualcuno che gli faccia recuperare la fiducia nel genere umano. E sinceramente, casi come questo ti fanno quasi vergognare di farne parte». 25 febbraio 2014 - Gallina stuprata, adozione dell'Oipa Gallina stuprata nel pollaio Proposta per l'adozione dall'Oipa La sezione di Treviso dell'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali si è proposta di prendersi cura dell'uccello violentato da un pensionato di Legnaro e di tutte le altre esemplari del recinto. Gallina stuprata, adozione dell'Oipa „ Colpita dalla vicenda accaduta nei giorni scorsi a Legnaro, dove un 70enne è stato denunciato per atti osceni e maltrattamento di animali dopo essere stato sorpreso dalla vicina mentre nel suo pollaio violentava una gallina, l'Oipa (Organizzazione internazionale per la protezione degli animali) della sezione di Treviso ha deciso di attivarsi e chiedere l'adozione del povero uccello e delle sue compagne di recinto. LA RICHIESTA. "Abbiamo saputo che la padrona avrebbe avanzato l'intenzione di sterminare tutte e sei le galline - riferisce Genny Bacchin, vice delegata dell'Oipa di Treviso - Noi ci siamo rivolti alla stazione dei carabinieri chiedendo che faccia da tramite alla nostra proposta di non uccidere gli animali ma di consegnarceli, potremmo destinarli a una fattoria didattica. Abbiamo già una persona disponibile nel padovano pronta ad accoglierli. Noi siamo vegani, ovviamente, e le galline vivrebbero fino alla fine dei loro giorni, morendo di morte naturale". giovedì 12 dicembre 2013 Taranto, donna denuncia una violenza sessuale: "Sono stati due cani randagi" La signora dichiara: "Uno mi teneva ferma, l'altro mi spogliava". Gli animalisti insorgono: "Sono docili" "Uno mi teneva ferma mentre l'altro mi spogliava con intenzione di usarmi violenza". Sono le parole di una donna di Crispino, in provincia di Taranto, che ha denunciato uno stupro. Uno stupro che però non ha niente a che vedere con denunce "standard", malintenzionati e strade isolate. Perché i protagonisti di questo abuso, a quanto pare, sarebbero... due cani randagi. La testimonianza della signora/vittima, secondo cui i cani si sarebbero "accordati" per adescarla e stuprarla, ha scatenato l'insurrezione degli animalisti della località pugliese: "Uno dei due, che chiamano Pinuccio, è una vecchia conoscenza di zona", ha sottolineato una volontaria. "È talmente docile che durante una manifestazione a Statte contro il randagismo si è lasciato esporre sul tavolo come testimonial, nella speranza che qualcuno lo adottasse". E dopo questa bizzarra denuncia i due cani sono stati portati in canile: "Chissà che qualcuno, grazie a questa storia surreale, non si faccia avanti per richiederne l'adozione", ha ribadito speranzosa la volontaria. Zooerastia: Lo Stupro di un Animale diventa "Atto d'Amore" NEL 2012 LO STUPRO DI UN ANIMALE DIVENTA “ATTO D’AMORE” PER GLI PSEUDO-ZOOFILI Eros, il Dio Eros, nell'antica Grecia, colpiva chiunque con le sue frecce indiscriminatamente, non pensando alle nefaste conseguenze dei suoi gesti. Gli uomini si innamoravano di donneimpossibili, le donne si innamoravano di uomini di altre; e capitava pure che uomini e donne si innamorassero di animali, tanto era sconsiderato il dio. Passioni cieche e folli (che pur a qualche storia reale si rifacevano) che sfociavano per lo più nella tragedia. Quello di cui si parla ora però, è tutt'altro. Dimenticate Eros, l'Amore e la mitologia greca. Lasciate solo la tragedia, la bassezza umana, l'orrore e la morte. Parliamo di istinti bestiali. Anzi no. Perchè noi UMANI ci riteniamo superiori ad essi. Parliamo allora di deviazioni, conseguenze di malattie o da gravi traumi psicologici… NO. TROPPO FACILE. Si tratta di individui, nella maggior parte dei casi sani e che non hanno conosciuto la violenza durante la loro infanzia. Non prendiamoci in giro, non giustifichiamo con malattie o turbamenti, qualcosa che è radicato profondamente nel costume della nostra società. Si chiamano perversioni. Non sgraniamo gli occhi, non illudiamoci si tratti di casi isolati solo perchè la censura sigilla con il nastro adesivo le notizie che NON VOGLIAMO SENTIRE. Non nascondiamoci dietro la maschera del perbenismo. Quando la perversione supera i confini dell'immoralità e sfoga tutta la sua brutalità con atti di CRUDELTA' PURA, non si può e non si deve liquidare l'argomento con indifferenza, perchè "se non se ne parla, il problema non sussiste". Soprattutto quando, sotto gli occhi di tutti, lo stupro di un essere vivente indifeso, schiavizzato e commercializzato, è autorizzato dalla legge! Volete ancora parlare di casi isolati di individui tormentati da un passato di abusi? Informatevi sul giro d'affari di un bordello DANESE che, sotto l’egida della legge, sulla ZOOFILIA (si, avete letto bene, hanno il coraggio di chiamarla proprio così) ci guadagna. Ora, fermatevi un attimo a pensare. Invece di chiedervi "come sia fisicamente possibile", fate appello a tutta la vostra sensibilità e chiedetevi se quell'animale abbia avuto possibilità di scelta (uno zoofilo vi risponderà di si!). E cercate di immaginare, quanto possa soffrire -fino a MORIRE- per una simile violenza. No, non potete immaginarlo, potete solo averne una blanda idea... Divulghiamo un pò di dati. Nel BORNEO INDONESIANO (e non solo lì) è desiderio di molti uomini riuscire ad assoggettare al proprio volere un esemplare di Orangutan. E quindi non è strano vederli legati lungo il ciglio della strada, come vere e proprie prostitute, nell'attesa del prossimo cliente. Pony, una femmina di Orangutan, veniva violentata tutti i giorni. E' stata trovata con parrucca e reggiseno, truccata, con orribili piaghe sul corpo perchè, a giorni alterni, veniva completamente rasata. In TURCHIA, lo stupro soprattutto di cani, è diffusissimo. Molte, troppe, sono le fosse comuni in cui vengono gettati come inutile spazzatura dopo essere stati violentati e barbaramente uccisi. Ma accade in paesi culturalmente a noi molto più vicini. Oltre alla DANIMARCA, in SVEZIA solo nel 2011 è stata proposta la messa al bando di questa barbarie. In GERMANIA, dove i casi di stupro di animali stanno raggiungendo cifre sempre più preoccupanti, come in molti altri stati, esiste solo una legge che vieti la diffusione di materiale pornografico riguardante animali, ma resta LEGALE la violenza in se. (Si possono trovare molti siti tedeschi che spiegano a tutti gli zoofili, come "avvicinare" un animale, quali animali siano i più indicati e infine ricordano di "rispettare il volere dell'animale per non essere crudeli"). Madeline Martin, responsabile della Protezione Animali dell'Assia ha dichiarato. La zoorastia, viene vista sempre più come una VERA E PROPRIA SCELTA DI VITA. Ultimamente il nuovo Piratenpartei tedesco, con il consenso e l’appoggio di molti sostenitori ha accolto tra le sue fila la ZETA, Zoophiles Engagement für Toleranz und Aufklärung, un gruppo di zoofili che si impegnano a diffondere “la Tolleranza e l’Illuminazione” sulla loro pratica. Notizie davvero sconvolgenti e che non si possono ignorare. Nel dicembre del 2011 negli USA il Senato ha LEGALIZZATO la zoofilia nell'esercito. In Italia, dove non esiste tutt'ora una legge precisa che vieti e punisca la zoofilia, non molto tempo fa è stato denunciato il caso di una minorenne costretta a rapporti con animali. All'estero numerosi sono i centri di sostegno che si occupano di persone che hanno subito questo tipo di abusi. Purtroppo il paradosso peggiore e che fa più male, è che, mentre è stata spesso censurata la foto della cagnetta Lunar, stuprata e uccisa in Turchia, sono sempre accessibili le decine di siti con i video di questa mostruosa pratica. Molte persone -purtroppo senza ragione- a questo punto amano richiamare un paragone di pessimo gusto, ponendo la solita domanda: "E i bambini e le donne vittime di violenza?" Donne, bambini, animali. Tutti vittime di vigliacchi. Bambini, disabili e animali non hanno gli strumenti per denunciare al mondo la depravazione di quell'individuo che li ha soggiogati, violentati. Con loro la codardia e la meschinità del mostro raddoppiano. Non si possono e non si devono dimenticare questi orrori o relegare nel ridicolo gli orchi che ne sono i protagonisti. Vergogna! Vergogna a questo falso senso del pudore e della decenza! Smettiamola di fingere che non sia un problema reale. Riflettiamo, mentre il fenomeno si sta estendendo, se valga veramente la pena di continuare ad evitare una questione così scomoda e grave. Prendiamone coscienza. Finiamola di censurare la violenza per il nostro quieto vivere! ORRORE SENZA FINE 2 Giugno 2011Mirella PuccioLascia un commentoVai ai commenti In Danimarca e Turchia lo stupro degli animali è legale. Esistono dei postriboli, dove gli animali vengono violentati, c’è chi paga i proprietari che li mettono a disposizione dei clienti. È un orrore senza fine, molti animali non sopravvivono o muoiono fra atroci dolori. I crimini rimangono impuniti. Si tratta di una pratica diffusa purtroppo… la gente non vuole e/o non può sapere, documentarsi significa star male, ma qualcuno deve pur farlo e divulgare, io sto facendo del mio meglio, altrimenti notizie del genere continueranno a passare inosservate, tanto, come afferma qualcuno, sono solo animali. E noi sappiamo che non è così, sono creature senzienti e hanno diritto al massimo rispetto. Sapevo che accadeva in Africa, in Asia, mentre il nord Europa è stata una (brutta) sorpresa… gravissimo che i governi non provvedano ad arginare il fenomeno. Anche in Svezia gli abusi sugli animali sono in aumento e vengono tollerati. A quanto pare non esistono leggi che proteggano gli animali da questi mostri che ritengono normale violentare animali domestici, ma non solo… Ci sono storie davvero raccapriccianti riguardanti aberrazioni innominabili, incluse gravi mutilazioni inferte agli animali, che non sopravvivono a tali sevizie:http://petslife.tv/blog/dossier/svezia-escalation-di-crimini-sessuali-su-animali/ Vi chiedo di firmate la petizione, cliccando qui e segnalandola ai vostri amici e contatti, chi non comprende l’inglese può leggere la versione italiana su questo sito:http://petslife.tv/blog/news/in-danimarca-lo-stupro-degli-animali-e-legale/ Come già detto, la diffusione delle notizie è scarsa e nel corso delle mie ricerche per elaborare questo post, casualmente sono venuta a conoscenza della storia di Lunar, la cagnetta violentata e uccisa a Sincan lo scorso marzo, in Rete troverete news al riguardo digitando ”The rape of Sincan” o “The dog raped in Sincan”http://www.piaberrend.org/animal-rape-and-animal-brothel/ Dopo la violenza subita nei pressi delMunicipio di Sincan, Ankara (Turchia) accanto all’ufficio del sindaco, è stata uccisa dal suo carnefice senza che nessuno intervenisse. L’articolo riporta il link a un album di foto su Facebook gestito da “Let’s Adopt! Global“, con le foto di Lunar, da viva e da morta. Io non me la sento di pubblicarle sul post. Esiste una petizione su “The Petition Site” sponsorizzata da Peta International che ho già firmato, se desiderate farlo anche voi, cliccate qui Conto sulla vostra sensibilità e collaborazione. © 2011 Mirella Puccio – Tutti i diritti riservati Fonti: http://petslife.tv/ Bordelli animali e zooerastia: la vittoria di Pirro degli animalisti tedeschi La pratica della zooerastia, cioè l’avere rapporti di tipo sessuale con gli animali, gode della unanime censura da parte di chi non la pratica. Al di là dell’approccio che ciascuno di noi ha con gli animali non umani, usarli come oggetti sessuali suscita indignazione, rabbia e disgusto. In molti paesi del mondo questa pratica, se scoperta, conduce a pene severissime, fino alla pena di morte. In Italia fare sesso con gli animali non è punibile in quanto tale secondo la legislazione italiana, ma ricade sotto la più generica legislazione sul maltrattamento sugli animali, in particolare se d’affezione. La stessa normativa legale era in vigore in Germania da quando nel 1969 era stato depenalizzato il reato di zooerastia. L’atto compiuto sull’animale era perseguibile nel caso che questo fosse accompagnato da sofferenza o morte dello stesso. Esattamente come in Italia. La diffusione e il possesso di materiale pornografico in cui comparissero animali venivano invece severamente sanzionati. In occasione dell’adeguamento della legge tedesca sulla protezione degli animali alla più recente normativa europea la Camera dei Länder (Bundesrat) dietro iniziativa del Land Assia ha presentato una modifica riguardante il divieto di zooerastia. L’iniziativa era partita da alcuni casi clamorosi di outing di zooerasti che rivendicavano il diritto ad avere rapporti sessuali con i loro animali e da petizioni online che chiedevano la chiusura dei cosiddetti bordelli animali in Germania. Visto che il sesso con animali in Germania incontra indignazione e disgusto e viene rifiutato in quanto contrario alla morale comune anche in assenza di sentimenti animalisti, la vicenda è stata seguita da tutta la stampa nazionale e sono stati creati molti gruppi di pressione per invitare le due Camere del Parlamento a modificare la legislazione in materia. Le più grandi associazioni animaliste tedesche, Peta Deutschland, Tierschutzbund, Tasso e.V. e Bund gegen den Missbrauch von Tieren si sono naturalmente espresse per il divieto per legge di pratiche sessuali con animali. L’esistenza di bordelli animali peraltro non è stata mai documentata, nè esistono filmati undercover che ne dimostrino l’esistenza. Questo non vuol dire che non esista un mercato illegale per queste pratiche, visto che esistono molti siti che diffondono illegalmente materiale pornografico con animali. La formulazione di alcune petizioni che girano in rete può peraltro fomentare razzismo se si genera la visione che in Germania (paese dove la prostituzione tra maggiorenni è legale) esistano quartieri o case o fattorie a luci rosse dove si possano stuprare impunemente animali col beneplacito della legge sotto gli occhi del poliziotto di quartiere. La Camera Federale (Bundesrat) nel novembre 2012 ha modificato la legge sulla protezione degli animali introducendo il divieto esplicito di praticare la sodomia su di loro. Purtroppo insieme al tema zooerastia ce n’erano altri che coinvolgono milioni di animali torturati negli allevamenti intensivi, come la castrazione dei suini senza anestesia, la marcatura a fuoco, la sperimentazione animale ecc. e che non sono stati oggetto di miglioramenti immediati e significativi. La più grande organizzazione animalista tedesca dopo Peta Deutschland, il Tierschutzbund, in un’intervista a caldo al suo direttore, Thomas Schröder, ha giustamente lamentato come, nonostante sia stato introdotto il divieto di praticare la sodomia con animali, gli altri temi siano stati scopati sotto il tappeto senza alcun risultato positivo e che quindi la modifica del testo di legge abbia condotto a una vittoria di Pirro. Inoltre la sodomia con gli animali viene vietata e sanzionata con multe, anche salate, ma non rubricata come reato, a meno che l’animale non riporti danni fisici permanenti o ne muoia, e quindi non ricada comunque sotto i paragrafi già esistenti sul maltrattamento degli animali. Citando Schröder: “Accogliamo con favore il nuovo divieto di sodomia ma questo successo per il benessere degli animali non deve essere usato come pretesto per nascondere il fallimento di altre questioni urgenti legate al loro benessere. Continueremo a lottare per una legge di protezione degli animali, degna di questo nome e vogliamo una maggioranza in Parlamento di amanti degli animali, che possano fare ulteriori proposte atte a rendere perseguibili penalmente milioni di atti di crudeltà verso gli animali”. Insomma la politica tedesca pare che abbia preso a pretesto la giusta indignazione popolare contro le pratiche di stupro animale per accontentare i cittadini in vista delle prossime elezioni federali e distogliere lo sguardo da pratiche crudeli che riguardano milioni di animali negli allevamenti intensivi. Fonti: • www.peta.de • www.bmt-tierschutz.de • http://www.badische-zeitung.de • http://www.tieraerzte-gegen-zoophilie.de/ • http://gopets.gogreen.virgilio.it Risposta dell'uomo che voleva far valere la pratica della zooerastia: http://www.all4animals.it/2012/12/06/germania-parla-luomo-che-vorrebbe-mantenere-la-zooerastia-legale-nel-paese/ Mercoledì 30 Aprile 2014 08:29 COMUNICATO STAMPA RAPPORTI SESSUALI CON GLI ANIMALI SEMPRE PIU’ DIFFUSI IN EUROPA? PER LA COMMISSIONE EUROPEA “NON E’ AFFAR NOSTRO!” . Roma, Mer. 30 Aprile 2014 – In data 16 Aprile 2014 l’Eurocommissario per la salute Tonio Borg si è reso protagonista di una infelice dichiarazione in merito all’Interrogazione riguardante la zooerastia presentata dall’eurodeputato Cristiana Muscardini, Vicepresidente della Commissione Commercio Internazionale e dell’Intergruppo animali al Parlamento Europeo. . L’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – ed il suo Presidente Walter Caporale si dichiarano sbalorditi dinanzi a tale affermazione e al disinteresse mostrato dall’Eurocommissario Borg nei confronti di una problematica seria che ancora non è mai stata affrontata direttamente. Nelle parole di Borg è chiaro l’intento della Commissione EU di non volersi occupare di tale questione : “Le pratiche sessuali con animali non sembrano rientrare in nessuno dei particolari obiettivi o politiche UE elencati nei trattati UE. Di conseguenza, la Commissione non dispone della competenza giuridica per disciplinare questa materia e la questione rimane nell’ambito di responsabilità unicamente degli Stati membri” L’Europa pare dunque essere troppo impegnata per occuparsi degli animali. Quello che probabilmente sfugge ai responsabili di una simile decisione è che la zooerastia altro non è che una forma di pedofilia legalizzata. Non solo viene arrecato un immenso danno agli animali, torturati e violentati, ma viene poi completamente ignorato quello che è l’aspetto psicologico della vicenda: i soggetti malati autori di queste violenze andrebbero infatti seguiti sotto un aspetto psichiatrico indagando i complessi meccanismi che attivano questo genere di comportamenti. Come per l’uccisione degli animali, anche nel caso di violenze sessuali, siamo spesso di fronte ad un rischio reale, quello che simili comportamenti vengano poi traslati a persone, donne e bambini. . Se l’UE al momento non è fornita degli strumenti necessari e della competenza giuridica per disciplinare questa materia, una soluzione potrebbe essere quella di muovere un passo verso un aggiornamento collettivo non solo a livello morale, ma anche giudiziario e legislativo. Ignorare un problema è un qualcosa a cui noi italiani siamo stati abituati troppo spesso, ma quando ciò avviene anche al di fuori dei nostri confini, e per di più riguardo ad un argomento così delicato, da parte di chi dovrebbe tutelare non solo il nostro Paese, ma la nostra intera comunità, l’indignazione è davvero il minimo. . Oggi chiunque ha accesso al web, adulti, donne, bambini, persone di ogni cultura e religione. Ovunque nella rete sono presenti filmati che mostrano violenze sessuali sugli animali; questi video sono facilmente accessibili e spesso ritraggono casi umani al limite in paesi dove l’ignoranza e la povertà regnano sovrane. Non solo: anche nelle nazioni apparentemente più sviluppate ( una certa Danimarca, simbolo dello sviluppo civile nell’immaginario collettivo, ci ha recentemente “deliziato” con lo sterminio di una giraffa e successivamente di una intera famiglia di leoni con cuccioli al seguito) questo fenomeno non è affatto marginale, anzi si rivela come una vera e propria piaga coperta e ben nascosta da chi vuole apparire evoluto e moderno, ma reprime dentro di sé primordiali e grotteschi istinti selvaggi che allontanano dall’umanità che dovrebbe contraddistinguerci. . Così si esprime Pierpaolo Cirillo, responsabile della Campagna Ass. Animalisti Italiani Onlus contro la zooerastia: . È inaudito che il responsabile della competente commissione a Bruxelles affermi che la zooerastia non sia un problema della comunità europea !! La scienza medica contempla la zooerastia come grave malattia mentale, al pari della pedofilia, perciò è necessario non solo riconoscerlo come problema urgente da affrontare nel nostro continente, ma è indispensabile promulgare una legge che non solo punisca i responsabili di reati così efferati, ma che consegni alle autorità gli strumenti normativi per poter intervenire adeguatamente. Noi animalisti italiani continueremo le nostre battaglie di civiltà in favore di chi non ha voce, cercando di coinvolgere tutti i candidati alle imminenti elezioni europee." . Qui dunque non si tratta più di essere animalisti o meno. Qui si tratta di ricordarci chi siamo. Le figure che sono a capo della Commissione EU sono persone che dovrebbero rappresentare la maggioranza di noi, prendere decisioni importanti, tutelare la nostra salute, quella dei nostri figli, degli animali, e delle generazioni che verranno dopo di noi. L’Europa indifferente è l’Europa di cui non ci si può fidare, è uno dei motivi per cui siamo sfiduciati quando ci rappresentano, uno dei motivi per cui non ci sentiamo al sicuro, e per cui persone e animali non sono realmente al sicuro. L’hanno dimostrato con le scelte economiche, sociali, e ora anche etiche. Cosa rimane allora di davvero importante da difendere? Cosa abbiamo da imparare? Cosa da insegnare? . Prima che si perda del tutto la ragione, noi Animalisti Italiani Onlus abbiamo intenzione di prendere seriamente una posizione, ed è per questo motivo che vi invitiamo ad un mail bombing per dimostrare che siamo diversi, che abbiamo ancora dei valori, che la salute e il benessere animale camminano di pari passo col benessere dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Vi invitiamo ad unirvi a noi e inviare questa lettera di protesta ai responsabili, che gli italiani siano l’esempio da seguire! . Qui il link diretto all'evento su faceboook: https://www.facebook.com/events/614323621979106/?ref_newsfeed_story_type=regular . Mail tipo: Io sottoscritto (nome e cognome), non accetto che un argomento così delicato come quello della zooerastia, venga accantonato come fosse l’ultimo dei problemi da risolvere. Stuprare, violentare e uccidere un animale è un gesto di una barbarie atroce, che va punito legalmente e che comporta una seria presa di posizione da parte delle autorità competenti. Chiedo dunque che si legiferi al fine di arginare questo deprecabile fenomeno il prima possibile al fine di tutelare gli animali e le persone stesse da una forma di follia dilagante tenuta troppo tempo nascosta. . European Commissioner for Health and Consumer Policy Tonio Borg: tonio.borg@ec.europa.eu . Per conoscenza: comunicazione@animalisti.it . Prototype email : I, the undersigned (name and surname), do not accept that a subject as delicate as that of bestiality (zoophilia) is left to the side as if it were the last of problems to be solved. To rape, harass and kill an animal is such an atrocious and barbaric action, which should be punished legally and which requires a serious stance on behalf of the authorities in charge. I therefore request that a law be passed in order to control this deplorable phenomenon as soon as possible so as to protect the animals and the people themselves from a form of widespread insanity which has been kept hidden for too long. . European Commissioner for Health and Consumer Policy Tonio Borg: tonio.borg@ec.europa.eu . Also send to knowledge: comunicazione@animalisti.it 13,02,2013 La zooerastia è la pratica parafiliaca umana di utilizzare gli animali per atti sessuali, ovviamente non a fini procreativi. In Italia, come in altri paesi europei, non esiste una legge che vieti tale comportamenti. Nella nostra sezione Mondo di Noelife.it si è commentato come la Germania lo preveda adesso come reato, nonostante tutte le polemiche dei zooerasti. In Italia, non esistendo una norma specifica che la vieti, si fa riferimento al nostro codice penale. Per fortuna, esso è molto chiaro e si presta, grazie al lavoro della giurisprudenza, ad ampliare sempre più il dettato di cui all’art. 544 ter c.p., che contempla il maltrattamento agli animali. La Cassazione (Cass. Pen. Sezione III penale - Sentenza 7 febbraio 2013 n. 5979) si è pronunciata in proposito condannando un allevatore di cani, che utilizzava gli animali per riprenderne i rapporti sessuali con donne e realizzare film pornografici. L’uomo, condannato già in primo e secondo grado, aveva proposto ricorso in Cassazione, adducendo una serie di motivazioni prontamente smontate dalla Corte. Lo stesso giudice di primo grado aveva ricondotto le condotte all’interno del reato di cui all’art. 544 terc.p. Tale disposizione, introdotta dalla Legge 20/07/2004, n. 189, e rubricata “maltrattamento di animali”, prevede testualmente le condotta di chi “per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili”; Il maltrattamento di animali, dapprima globalmente disciplinato come contravvenzione dall’art. 727 c.p., è divenuto delitto, mentre l’attuale norma contenuta nell’art. 727 c.p al comma II, contempla la condotta di chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. La Corte ha anche chiarito che l’impiego di animali all’interno di un film pornografico consistito nella costrizione all’accoppiamento integra il reato di maltrattamenti “non potendo esservi dubbio sulla assoluta contrarietà di una simile condotta alle caratteristiche etologiche del cane”. Non si è palesato, a giudizio della Corte, nessun dubbio sulla qualificazione di “maltrattamento” il costringere l’animale ad avere rapporti sessuali con donne per la realizzazione di scene pornografiche, valutando tale pratica completamente difforme alle caratteristiche etologiche del cane. Per la Corte non è stato necessario ricondurre all’interno di una norma specifica, tra l’altro assente nel nostro ordinamento, le pratiche di zooerastia. Essa ha facilmente collocato la zooerastia e basato la sentenza sul Titolo IX bis, dedicato ai delitti contro il sentimento per gli animali, ed ha attribuito alle pratiche di cui si discute un forte impatto contro il sentimento che l’uomo porta verso l’animale. -In sicilia e' stata presentata una proposta di legge in tal senso XVI Legislatura                   Documenti: disegni di legge e relazioni                                     Anno 2013            (n.   339) ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE presentato dai deputati: Ciaccio, Cancelleri, Cappello, Mangiacavallo,     Ferreri, Zito, Ciancio, Foti, La Rocca, Palmeri, Siragusa, Trizzino, Troisi,  Zafarana, Venturino il 22° marzo 2013 NORME CONCERNENTI IL FENOMENO DELLA ZOOERASTIA