profilo Mohsen Mouelhi Il dott. Mohsen Mouelhi è, dal 2010, Khalyfa (Vicario generale) della Confraternita Jerrahi-Halveti in Italia. È Interprete Parlamentare e Ambasciatore di Pace IIPC. Nato a Tunisi nel 1947, vive all'estero da più di 40 anni e ha visitato per lavoro e turismo 67 paesi. Parla correntemente diverse lingue, tra le quali Italiano, Arabo, Francese, Inglese e Spagnolo. È un filologo, linguista, Giornalista e Perito Giurato, diplomato presso molte Università e Istituti, tra le quali: Bourguiba School (Tunisi) Dante Alighieri (Tunisi) Istituto di Cultura Italiano (Tunisi) Scuola Superiore Interpreti Traduttori (Milano) Istituto Universitario Lingue Moderne (Milano) Università di Barcellona (Palma di Majorca) Scuola Superiore Comunicazioni Sociali (Milano) Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano) Inoltre è Ambasciatore di Pace della Universal Peace Federation, membro fondatore dell'Associazione dei Tunisini in Lombardia e membro fondatore delle Capacità Tunisine in Italia. Ha partecipato a diversi convegni e congressi come relatore in diversi paesi del mondo (Italia, Francia, Spagna, Slovenia, Svizzera, Tunisia, Stati Uniti, Korea del Sud, Israele, Palestina) ed è traduttore dei Sermoni del Venerdì della Casa della Cultura Islamica di Milano. Dice di se in un'altra intervista: “Anche se il termine non è esatto – precisa Mouelhi –. Alla parola monaco siamo abituati ad associare i monaci buddisti o i francescani, noi non siamo niente di tutto questo. Abbiamo una vita lavorativa normale, ci sposiamo abbiamo figli e viviamo nel mondo senza isolarci”. Presente alla giornata dei clochard all' Hotel Principe di Savoia a Milano di cui abbiamo già parlato. E' Vicario generale dell'Ordine Jerrahi-Halveti: è un ramo dell'Ordine Khalwati (in turco Halveti), ed è stato fondato a Istanbul nel 1704 dal Maestro Nurettin al-Jerrahi . Fu un Ordine di grande qualità che, fra i più importanti, è forse quello che raggiunse un perfetto equilibrio fra ascesi mistica e conoscenza iniziatica, pur aderendo agli aspetti pratici della vita sociale. Il sufi ha come motto: «Nel mondo ma non del mondo, nulla possedendo e da nulla essendo posseduti.» Giuseppe Criseo Varese Press