Arcigay Varese è media partner di "Allah Loves Equality"
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- 30 dicembre 2016 Area Malpensa Diritti civili
Arcigay Varese è media partner di "Allah Loves Equality", il documentario che racconta la vita delle persone LGBT in Pakistan e il loro rapporto con l'Islam in finanziamento con un crowdfunding online Arcigay Varese è media partner di "Allah Loves Equality", documentario prodotto e diretto da Wajahat Abbas Kazmi, attivista dei diritti umani di Amnesty International e regista indipendente. Il film è in via di finanziamento attraverso un crowdfunding online e rientra tra le attività de “Il Gran...
Arcigay Varese è media partner di "Allah Loves Equality", il documentario che racconta la vita delle persone LGBT in Pakistan e il loro rapporto con l'Islam in finanziamento con un crowdfunding online Arcigay Varese è media partner di "Allah Loves Equality", documentario prodotto e diretto da Wajahat Abbas Kazmi, attivista dei diritti umani di Amnesty International e regista indipendente. Il film è in via di finanziamento attraverso un crowdfunding online e rientra tra le attività de “Il Grande Colibrì”, progetto che dal 2011 si focalizza sulla lotta alle varie forme di odio e intolleranza quali omo-transfobia, razzismo, islamofobia e antisemitismo. "Questo film documentario" - raccontano gli autori - "ha lo scopo di illustrare l’attuale situazione delle persone LGBTQI che vivono nella Repubblica islamica del Pakistan. Attraverso interviste a musulmani gay, lesbiche, bisessuali e transgender, ci proponiamo di aiutarli a far arrivare la loro voce in tutto il mondo. Il mondo potrà conoscere la loro vita quotidiana e il modo in cui vengono trattati dalla società, capire inoltre cosa dice l’Islam a proposito dell’omosessualità e quali sono i diritti delle persone LGBTQI, se eventualmente presenti. Mostreremo all’opinione pubblica la vita delle persone LGBTQI in Pakistan. Incontreremo alcune coppie omosessuali che vivono nel paese e anche i loro genitori. Intervisteremo, inoltre, alcuni famosi giornalisti locali e attivisti dei diritti umani che si occupano dei diritti della comunità LGBTQI pakistana. Seguiremo le vite delle persone transgender, da coloro che lavorano come sex workers a coloro che stanno combattendo per la consapevolezza sull’HIV nella comunità trans, intervistando i pazienti e parlando con i loro dottori sui problemi che devono affrontare durante il trattamento. Infine, intervisteremo sia persone intersessuali che transgender che hanno recentemente cambiato con successo il loro sesso attraverso un’operazione." Un quadro generale sulla situazione delle persone LGBTQI in Pakistan Sfortunatamente il Pakistan è uno dei pochi paesi che è rimasto duramente nella sua posizione non solo di ignorare i diritti della comunità LGBTQI, ma anche di assicurare che i membri di questa comunità siano puniti per “offesa contro-natura”. Essendo un paese dove tenere la mano ad una persona di sesso opposto non è ben visto, mentre abbracciarsi e coccolarsi con una persona dello stesso sesso è una norma sociale, potrebbe sembrare che la comunità LGBTQI pakistana non debba incontrare nessun tipo di problema. Tuttavia, non è così. L’intolleranza della società verso l’omosessualità è ciò che porta la comunità LGBTQI a essere privata di tutti i suoi diritti, subendo punizioni come la carcerazione fino a 10 anni. La società colpevolizza questi individui per aver “scelto la strada sbagliata”, e come risultato meritano di essere puniti. Ciò che non viene capito è che la sessualità non è una scelta. Solo nel 2015, diverse donne transgender sono morte a causa della transfobia e innumerevoli uomini gay hanno subito violenze. Alle lesbiche vengono inflitti stupri correttivi e molte sono costrette a sposarsi con uomini contro la loro volontà. Finchè la società non comincerà ad accettare la comunità LGBTQI come parte di essa, insensate atrocità continueranno ad essere commesse contro queste persone.