Elogio del dialetto, da non trascurare ne' dimenticare
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- 29 settembre 2016
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- Views 31 Area Malpensa Cultura
E' vero, siamo nella società del futuro ma abbiamo anche un passato o no? E se ci riflettiamo un pochino, neanche tanto, ci vengono in mente frasi dialettali, usi e costumi, dolci, mestieri, consuetudini, modi di fare di un tempo che non c'e' piu'. Chi lo sa se se quel tempo non c'e' piu', puo' darsi che ci sia nelle teste, nei pensieri di noi tutti, nei ricordi dei nostri genitori e nonni, ma anche di noi! Tempo che nessuno puo' cancellare e si ritrova negli oggetti che abbiamo in casa e che...
E' vero, siamo nella società del futuro ma abbiamo anche un passato o no? E se ci riflettiamo un pochino, neanche tanto, ci vengono in mente frasi dialettali, usi e costumi, dolci, mestieri, consuetudini, modi di fare di un tempo che non c'e' piu'. Chi lo sa se se quel tempo non c'e' piu', puo' darsi che ci sia nelle teste, nei pensieri di noi tutti, nei ricordi dei nostri genitori e nonni, ma anche di noi! Tempo che nessuno puo' cancellare e si ritrova negli oggetti che abbiamo in casa e che descriviamo con parole desuete che derivano dal dialetto dei nostri genitori, e da qui nasce l'importanza del dialetto, di un mondo che ci appartiene pur senza rendercene conto e che affiora casualmente, anche in famiglie moderne e tecnologiche. Il dialetto e' quindi il raccordo col nostro passato, e' il filo di unione tra le generazioni, cultura popolare indimenticabile e ricca di saggezza contadina, di massime, di proverbi di altri tempi che non e' giusto dimenticare perche' fanno parte di noi stessi, sono l'essenza della nostra famiglia, qualcosa che ci differenzia da altri. Sarebbe quindi più che opportuno tenerne conto, pur nella globalizzazione imperante, distruttrice e di massa, tanto che quando andiamo in altri paesi non ricerchiamo quello che di diverso c'e' in altri popoli, come arte,cultura e cibo? Cerchiamo di sapere quello che c'e' di diverso in altri popoli e ci vorremmo dimenticare di noi stessi, di quello che siamo stati ? La radice non vuole dire che ci si debba fermare, assolutamente no. Però se un albero non ha radici, precipita a terra, rendo l'idea? Il dialetto e' il nostro contatto con la terra. Giuseppe Criseo Varese Press