267 voltagabbana in Parlamento

267 VOLTAGABBANA IN PARLAMENTO
391 cambi di gruppo per 267 rappresentanti (?) del popolo Leggendo Open Polis, che rileva i comportamenti e le attività dei nostri parlamentari, con l’ultima giravolta di Mario Catania che lascia la strada vecchia per imboccare un nuovo percorso con Democrazia Solidale-Centro Democratico (il gruppo che riunisce le formazioni centriste di Lorenzo Dellai e Bruno Tabacci siamo arrivati a 150 voltagabbana alla Camera dei Deputati e 267 in tutto il par...

267 VOLTAGABBANA IN PARLAMENTO 391 cambi di gruppo per 267 rappresentanti (?) del popolo

Leggendo Open Polis, che rileva i comportamenti e le attività dei nostri parlamentari, con l’ultima giravolta di Mario Catania che lascia la strada vecchia per imboccare un nuovo percorso con Democrazia Solidale-Centro Democratico (il gruppo che riunisce le formazioni centriste di Lorenzo Dellai e Bruno Tabacci siamo arrivati a 150 voltagabbana alla Camera dei Deputati e 267 in tutto il parlamento.

Mario Catania è stato Ministro delle Politiche Agricole del Governo Monti e nella squadra del Professore aveva ottenuto un seggio nelle liste dell’UDC in coalizione con Scelta Civica poi con la spaccatura di scelta civica aveva aderito ai Civici Innovatori Dall’inizio dell’anno c’erano stati altri due cambi di rota con Marco di Lello (ex Gruppo Misto, ex gruppo Partito Socialista Italiano/Liberali per l’Italia) e Raffaele (Mario, Rosario, Antonio) Di Gioia (ex Gruppo Misto, ex gruppo Partito Socialista Italiano/Liberali per l’Italia ex Movimento PPA) che avevano aderito al Partito Democratico.   Alla Camera dei Deputati uno su cinque ha cambiato squadra mentre al Senato lo ha fatto uno su tre. 267 parlamentari hanno fatto 391 cambi di gruppo (ci sono anche i recidivi) battendo tutti i record e raddoppiando i numeri rispetto alla legislatura precedente. A lamentarsi sono soprattutto i pentastellati di Beppe Grillo che chiede da tempo di rivedere la libertà dal vincolo di mandato accusando chi si è ancorato alla sua poltrona e al suo stipendio fregandosene di essere stato eletto con un simbolo che ha tradito. Anche Silvio Berlusconi accusa chi ha utilizzato il suo impegno elettorale per farsi eleggere e ora è altrove. il Movimento 5 Stelle e Pdl, ora Forza Italia, sono stati tra le formazioni che hanno pagato il prezzo più alto. Il gruppo grillino che aveva esordito con una squadra di 163 eletti tra Camera e Senato ne ha persi per strada 39 che hanno preso le strade più diverse dal Pd ai centristi, da Sel a Fratelli d’Italia fino a Italia dei Valori. Il partito di Berlusconi ha subito numerose scissioni: con la nascita del Nuovo centrodestra prima, poi con i Conservatori e riformisti di Fitto e i verdiniani di Ala. L’unico partito in crescita, nonostante lì gli addii (da Civati a Fassina) è il Partito Democratico. Chi viene eletto in Parlamento qualche dote sicuramente la ha (è più probabile il successo dei furbi che dei cretini) anche se a volte è molto difficile capire quali siano e tutti questi cambiamenti di squadra non accadono per caso, sicuramente sono supportati da motivazioni profonde e ponderate. È probabile che queste motivazioni siano legate ad interessi personali più che agli interessi del paese e che oltre a non esistere il vincolo di mandato è venuto meno anche il vincolo di dignità. Gallarate 01 febbraio 2017 Fabrizio Sbardella