RAPPORTO SULLA CORRUZIONE

Italia al 60° posto nel mondo e in Europa siamo meglio solo di Grecia e Bulgaria

foto di repertorio

  L’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International misura la corruzione nel settore pubblico e politico di 176 Paesi nel Mondo e oggi Virginio Carnevali presidente di Transparency International Italia e Raffaele Cantone Presidente di A.N.AC., oggi commentano i dati del rapporto. L’Italia con un punteggio di 47 su cento conquista il sessantesimo posto della classifica recuperando tre punti e una posizione rispetto all’anno scorso (44 su 100 e 61°posto). Condividiamo la posizione in classifica con Cuba, siamo abbastanza lontani dal fanalino di coda Somalia (10 su 100), dal Sudan (11) o dalla Corea del Nord (12), ma siamo lontanissimi dalla Danimarca e dalla Nuova Zelanda che guidano la classifica (90 su 100) o dalla Germania e dal Regno Unito (81 su 100). Oggetto del rapporto è la misura della percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica rilevati in 176 paesi e nel rapporto presentato solo il 69% ha ottenuto una valutazione inferiore a 50 su 100. Il rapporto rileva che la percezione della corruzione è in aumento nel mondo e che sono più i paesi che arretrano rispetto a quelli che avanzano anche se l’Italia, in controtendenza, ha migliorato per il terzo anno di fila la propria posizione. Dal 2012 quando fu varata la legge anticorruzione il nostro paese ha recuperato 12 posizioni passando dal 72° al 60° posto nel mondo e dall’ultimo al terzultimo in Europa (meglio di noi anche Romania e Ungheria). Siamo in ascesa e forse potremo lasciarci alle spalle Cuba, certo dobbiamo sentirci orgogliosi, forse possiamo fare meglio anche della Romania, chissà, magari… Gallarate 25 gennaio 2017 Fabrizio Sbardella