Case Nuove riprende vita con l’arrivo delle ruspe
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- 27 settembre 2017 Area Malpensa
riprende vita partendo dalla sala civica dove ieri sono iniziati i lavori nell' ex asilo con l’arrivo delle ruspe Nuovo passo avanti concreto verso la rinascita di Case Nuove, alla ricerca di una nuova dimensione dopo la diaspora della delocalizzazione. L' asilo, chiuso con la fuga dalla frazione causata dall' apertura di Malpensa 2000, verrà riconvertito in sala civica, a disposizione di quei pochi abitanti (circa 200) che hanno deciso di rimanere a vivere, nonost...
riprende vita partendo dalla sala civica dove ieri sono iniziati i lavori nell' ex asilo con l’arrivo delle ruspe Nuovo passo avanti concreto verso la rinascita di Case Nuove, alla ricerca di una nuova dimensione dopo la diaspora della delocalizzazione.
L' asilo, chiuso con la fuga dalla frazione causata dall' apertura di
Malpensa 2000, verrà riconvertito in sala civica, a disposizione di quei pochi abitanti (circa 200) che hanno deciso di rimanere a vivere, nonostante tutto, in quel gruppetto di villette incastrate tra i due terminal dell' aeroporto. Ieri sono ufficialmente iniziati i lavori, con il sopralluogo effettuato dall' assessore Edoardo Piantanida Chiesa.
È lui a spiegare perchè l'importo dell' intervento, lo scorso anno stimato in 80mila euro, oggi è meno della metà. “Pensavamo di dover intervenire in modo risolutivo sul tetto a causa di alcune perdite che avevamo riscontrato. Successivi approfondimenti hanno invece ridimensionato il problema, tanto che con 30mila euro riusciremo a portare a termine i lavori. Lo stabile è in buone condizioni, l' ultimo intervento di risanamento risale al 2002». La scuola materna di Case Nuove, chiusa nel 2011 così come accadde pochi anni prima alle elementari rinascerà come spazio polivalente. Oltre alla sala civica, la struttura di via Baracca avrà un ambulatorio medico e il dispensario farmaceutico. E al primo piano, nei locali che un tempo ospitavano la residenza delle suore, verranno inoltre ricavati due piccoli appartamenti a diposizione dell' amministrazione per le emergenze, ovvero per collocare per brevi periodi, in attesa di una sistemazione più idonea, persone che rimangono in strada. “Sistemeremo infine il giardino esterno, dove ci sono ancora i giochi per i bambini, diventerà un piccolo parco pubblico aperto a tutti”. La copertura economica è garantita dal salvadanaio da due milioni di euro che l' amministrazione Bellaria ha trovato in eredità con la vendita degli appartamenti di Milano che erano di proprietà comunale. È conto alla rovescia nel frattempo per l' avvio della seconda e ultima fase di demolizioni nella frazione. Le ruspe di Regione Lombardia sono già arrivate a Ferno e tra due settimane si sposteranno a Case Nuove. Con il primo bando del 2015 sono stati rasi al suolo 102 immobili nei tre Comuni di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Ferno. Ora faranno la stessa fine altri 104, di cui 59 a Lonate Pozzolo, 33 a Case Nuove e 12 a Ferno. Se si considera che, complessivamente, furono 536 le unità immobiliari, corrispondenti a circa 250 immobili, acquisite da Regione Lombardia con i due bandi di delocalizzazione (2001 e 2007), si può dire che il problema è risolto. Sono pochissime infatti le case che rimarranno ancora in piedi, di cui la stragrande maggioranza sono già state riconvertite come sedi per le associazioni del territorio. Lo stesso destino verrà riservato per l' attuale sala civica di Case Nuove che si trova nel centro della frazione. Una volta terminati i lavori in via Baracca, l' amministrazione l' assegnerà a una delle realtà del mondo sociale o culturale che ne hanno fatto richiesta per svolgere le proprie attività.