Caduti RSI, il bel gesto di Bellaria

Il bel gesto di Bellaria sui morti i Sindaci di Somma Lombardo, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Golasecca, Vizzola Ticino si sono ritrovati uniti alla commemorazione dei morti della RSI. Tema caldo su cui ogni anno ci sono le polemiche politiche e le prese di posizione più accese, nonostante da anni si cerchi la pacificazione, ma vediamo le posizioni: “Nella mattinata odierna, come in occasione di diversi anni a questa parte, una nostra delegazione ha partecipato a Somma Lombardo alla funzi...

Il bel gesto di Bellaria sui morti i Sindaci di Somma Lombardo, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Golasecca, Vizzola Ticino si sono ritrovati uniti alla commemorazione dei morti della RSI. Tema caldo su cui ogni anno ci sono le polemiche politiche e le prese di posizione più accese, nonostante da anni si cerchi la pacificazione, ma vediamo le posizioni: “Nella mattinata odierna, come in occasione di diversi anni a questa parte, una nostra delegazione ha partecipato a Somma Lombardo alla funzione religiosa nella chiesa di San Bernardino e al presente, presso la targa commemorativa posta al cimitero, in ricordo dei caduti della R.S.I ( Forza Nuova-Varese)” In realtà non c’erano solo i nostalgici ma anche alcuni membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Alpini ed Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. E anche quest’anno dichiarazioni infuocate della sinistra più radicale, mentre si deve maggiore compostezza e rispetto dei morti, con la partecipazione dei sindaci non solo di destra di tutto il gallaratese. L’occasione e’ stata motivo di precisazione e ricerca di visibilità della nuova formazione, Sinistra Italiana che non ha perso occasione di mostrare le crepe nel centro-sinistra, per Sinistra Italiana: "I morti non sono tutti uguali, combattevano per Mussolini, Hitler e i campi di concentramento". Salvo poi precisare visto che più d’uno ha storto il naso per l’attacco ai morti: Nessun problema a ricordare i defunti, perchè ricordarli con umana pietà non significa condividere le motivazioni per cui sono morti. E’ stato un periodo triste della storia italiana, la guerra civile perche’ di questo si e’ trattato, con esecuzioni ed eccidi da una parte e dall’altra per motivazioni politiche ma anche per questioni personali ( come sanno bene i “ vecchi” del posto) e cambiamenti di casacca di personaggi si sinistra che poi sono diventati anche alte cariche dello Stato, da Dario Fo a Napolitano ( solo per citarne alcuni). Un periodo in cui sono stati giustiziati parroci, bambini e donne e la barbarie era regola, per gli errori con le leggi razziali ma anche per la giustizia sommaria di alcuni partigiani. Giuseppe Criseo Varese Press
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