Questura Varese – In Piazza a Busto Arsizio il Truck di “Una Vita da Social”
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- 25 febbraio 2017 Area Malpensa Busto Arsizio
Oggi si è svolta con successo la manifestazione “Una vita da social” in
Piazza San Giovanni a Busto Arsizio! Il Sig. Questore della Provincia di Varese Attilio Ingrassia, insieme al Sig. Prefetto Giorgio Zanzi e alle altre Autorità locali hanno salutato le ragazze ed i ragazzi che, in tanti, sono intervenuti all’incontro: più di 300 studenti con i loro insegnanti hanno ascoltato le lezioni degli operatori della Sezione Polizia Postale di Varese all’interno del truck mu...
Oggi si è svolta con successo la manifestazione “Una vita da social” in
Piazza San Giovanni a Busto Arsizio! Il Sig. Questore della Provincia di Varese Attilio Ingrassia, insieme al Sig. Prefetto Giorgio Zanzi e alle altre Autorità locali hanno salutato le ragazze ed i ragazzi che, in tanti, sono intervenuti all’incontro: più di 300 studenti con i loro insegnanti hanno ascoltato le lezioni degli operatori della Sezione Polizia Postale di Varese all’interno del truck multimediale. Non è passata inosservata la presenza delle giocatrici della squadra di pallavolo femminile serie A1 di Busto Arsizio UNET YAMAMAY, testimonial d’eccezione, che hanno lanciato un messaggio ai giovani presenti: no al cyberbullismo. Anche la piazza è stata gremita di ragazzi che, nell’attesa di salire sul truck, sono stati egregiamente intrattenuti dagli operatori della Polizia Scientifica di Varese , attraverso uno stand ricco di strumenti in uso alla Polizia di Stato per il rilievi foto dattiloscopici, nonché da un’unità cinofila per la ricerca di tracce ematiche. Inoltre hanno potuto ammirare e fare foto vicino a due fiammanti moto della Polizia Stradale. La campagna educativa itinerante è realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della
Rete per i minori. Ancora una volta aziende come Baci Perugina, Facebook, Fastweb, FireEye, Google, Italiaonline, Microsoft, Poste Italiane, Skuola.net, Symantec, Tim, Vodafone, WindTre, Youtube e società civile scendono in campo insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravi episodi di cronaca, alcuni dei quali culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più“. L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, prevaricazione, diffamazione, molestie online attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle tre edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Specialità hanno incontrato oltre
1 milione di
studenti sia nelle piazze che nelle scuole,
106.125
genitori,
59.451 insegnanti per un totale di
8.548
Istituti scolastici,
30.000
km percorsi e
150 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con
108.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
E proprio a dicembre 2016, “”, è stata selezionata dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo. La decisione dell’istituzione comunitaria, di riconoscere alla nota campagna un indubbio carattere di originalità ed innovazione, è arrivata nel giorno in cui la Commissione europea ha lanciato la “Digital Skills and Jobs Coalition”, un’iniziativa per ridurre il divario esistente sulle competenze digitali in Europa, radunando tutta una serie di stakeholder del settore pubblico e privato degli Stati membri. Una giuria indipendente, su input della Commissione europea, ha selezionato, tra 280 progetti mirati ad elevare le competenze digitali dei cittadini europei, l’iniziativa di successo della Polizia Postale italiana, individuandola come la più imponente ed incisiva campagna di sensibilizzazione mai realizzata da un organismo di Polizia. Le tappe della IV edizione sono: Roma, Sanremo, Alassio, Ivrea, Varallo Sesia, Borgomanero, Busto Arsizio, Milano, Cremona, Lodi, Bergamo, Brescia, Riva del Garda, Lignano Sabbiadoro, San Donà di Piave, Rovigo, Poggibonsi, Firenze, Pistoia, Lucca, San Miniato, Imola, Forlì, Cesena, Porto Recanati, Camerino, San Benedetto del Tronto, Amatrice, Vasto, Bisceglie, Battipaglia, Lagonegro, Cosenza, Lamezia Terme, Tropea, Messina, Aci Castello, Cefalù, Palermo, Sanluri, Lanusei, Tempio Pausania. I dati registrati nel corso degli incontri nelle scuole, evidenziano che le competenze digitali degli studenti provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Ne deriva, pertanto, l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione degli studenti per far sì che la rete possa essere per loro una grande opportunità e non un limite, ma anche rivolte ai genitori e agli insegnanti. I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità di tutti. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa
2 ragazzi su
3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo accolgono con favore gli incontri gli operatori della Polizia Postale per formare/informare all’uso dei social. L’educazione alla legalità è utile, proprio perché successivamente a questi incontri è stato riscontrato un aumento
consistente delle denunce di minori nei confronti di coetanei per episodi di bullismo e cyberbullismo.
A livello locale, nel corso del 2016, i dati di alcune delle attività svolte dalla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Varese, per reati realizzati a mezzo della rete internet, in cui sono coinvolti anche minorenni sia come vittime che come autori sono i seguenti: 10 casi relativi al reato di cui all’art. 600 ter c.p. – Pornografia Minorile; 58 casi relativi al reato di cui all’art. 615 ter. c.p. – Accesso abusivo a sistemi informatici; 6 casi relativi al reato di cui all’art. 595 c.p. – Diffamazione; 53 casi relativi al reato di cui all’art. 629 c.p. – Estorsione sessuale; 28 casi relativi al reato di cui all’art. 640 ter c.p. – Frode Informatica; 6 casi relativi al reato di cui all’art. 612 c.p. – Minacce; 158 casi relativi al reato di cui all’art. 640 c.p. – Truffa; 2 casi di Violazione della Privacy; 12 casi di Virus Cryptolocker; Le denunce sporte alla Sezione Polizia Postale, per tutte le diverse tipologie di reati, sono state più di 400. #ESSERCISEMPRE