IL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO PATROCINA UN CONVEGNO SULL’INESISTENTE TEORIA GENDER

IL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO PATROCINA UN CONVEGNO SULL’INESISTENTE TEORIA GENDER
ARCIGAY VARESE: “L’AMMINISTRAZIONE NON SOSTENGA INIZIATIVE CHE BANALIZZANO LA QUESTIONE DELL’IDENTITA’ DI GENERE CON TEORIE FARLOCCHE E COMPLOTTISTICHE”
Varese, 13 dicembre 2016 Apprendiamo con sconcerto che il comune di Busto Arsizio ha patrocinato un evento il cui obiettivo, come recita l’articolo sulla homepage del sito del comune, è quello di “parlare e rappresentar...

IL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO PATROCINA UN CONVEGNO SULL’INESISTENTE TEORIA GENDER ARCIGAY VARESE: “L’AMMINISTRAZIONE NON SOSTENGA INIZIATIVE CHE BANALIZZANO LA QUESTIONE DELL’IDENTITA’ DI GENERE CON TEORIE FARLOCCHE E COMPLOTTISTICHE” Varese, 13 dicembre 2016 Apprendiamo con sconcerto che il comune di Busto Arsizio ha patrocinato un evento il cui obiettivo, come recita l’articolo sulla homepage del sito del comune, è quello di “parlare e rappresentare in modo creativo e divertente la famosa “teoria gender”.” La teoria del gender è un concetto inesistente a livello scientifico. Gender significa semplicemente “genere” in inglese e l’uso del termine anglofono non è casuale: in questo modo le persone meno informate tendono a spaventarsi alla vista di una parola tanto sconosciuta da essere mostruosa, quasi aliena. In ambito scientifico esistono invece i gender studies che, come ha spiegato l’Associazione Italiana di Psicologia a marzo del 2015, “insieme ai Gay and Lesbian Studies, hanno contribuito in modo significativo alla conoscenza di tematiche di grande rilievo per molti campi disciplinari (dalla medicina alla psicologia, all'economia, alla giurisprudenza, alle scienze sociali) e alla riduzione, a livello individuale e sociale, dei pregiudizi e delle discriminazioni basati sul genere e l'orientamento sessuale.” “Ancora una volta dobbiamo spiegare che non c’è niente di divertente o creativo nel parlare di una panzana colossale già sbugiardata dall’Ordine degli Psicologi e inesistente a livello scientifico” – commenta Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese – “Povia strimpelli pure le sue canzoni con Amato per un briciolo di popolarità in eventi nella quale vengono sviluppate trame complottistiche e avallate solo da movimenti estremisti di matrice cattolica, ma il Comune eviti di appoggiare tali iniziative che, con toni allarmistici e aggressivi, tendono a stigmatizzare le persone che non si riconoscono nel sesso maschile o in quello femminile al solo fine di sbarrare la strada al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI*. I cittadini, tutti, devono essere tutelati da questi attacchi e in nessun caso dovrebbero ricevere l’endorsement di un’amministrazione pubblica.” conclude Boschini. A tal proposito l’associazione coglie l’occasione di annunciare che presto organizzerà eventi anche a Busto Arsizio in occasione del Varese Pride 2017 e in sostegno della comunità LGBTI* locale. ______________________ Cordiali saluti. Per informazioni: Arcigay Varese LGBTI - Associazione di Promozione Sociale cell.    Preciso che pur non essendo d'accordo , ritengo opportuno darvi la possibilità di dire la Vs. Ho partecipato personalmente alla bellissima serata.   Il pubblico era entusiasta ed ha apprezzato vivamente con applausi più volte e la sala era piena. Amato del "Popolo della Famiglia" ha ben motivato ed illustrato con filmati e foto quanto da lui affermato contro la mostruosità della teoria Gender, con l'ausilio e l'accompagnamento del famoso Povia. Sono stati fatti esempi concreti di quanto, certe nuove filosofie di "VITA" ( SI FA PER DIRE) possano essere distruttive, innaturali ma anche diseducative. Gli esempi non sono mancati a tal proposito ed è un vero peccato che la Vs. comunità non ne abbia preso parte. Riflettere ed ascoltare idee diverse dalle proprie può indurre a riflessioni serie sui propri comportamenti legittimi certamente, ma con ricadute sulle generazioni che verranno. Non mi interessa se su questi argomenti rischio di essere etichettato come " conservatore", ma almeno su alcuni principi si dovrebbe essere tutti d'accordo e il primo valore è la vita, concepita tra un uomo e una donna. Non nego che ci possano essere affetti diversi, ma la famiglia è un'altra cosa. Questo è il mio pensiero che ho trovato condiviso anche dagli organizzatori e dai partecipanti alla bellissima serata.   Giuseppe Criseo Varese Press
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