Busto Arsizio/presso Piazza Plebiscito un presidio anti-immigrazione
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- 27 settembre 2016 Area Malpensa Busto Arsizio
Nel pomeriggio di sabato 1 ottobre, dalle ore 15.30, Forza Nuova Provincia di Varese in concomitanza con tutte le sezioni lombarde terrà a Busto Arsizio presso Piazza Plebiscito un presidio anti-immigrazione inoltre, in tale occasione i militanti forzanovisti presenteranno e raccoglieranno sottoscrizioni a favore della petizione #DEFENDBUSTOARSIZIO attraverso il quale il Movimento chiede la chiusura dei centri di accoglienza di Via dei Mille e Via Lega Lombarda, l’espulsione immediata dai ...
Nel pomeriggio di sabato 1 ottobre, dalle ore 15.30, Forza Nuova Provincia di Varese in concomitanza con tutte le sezioni lombarde terrà a Busto Arsizio presso Piazza Plebiscito un presidio anti-immigrazione inoltre, in tale occasione i militanti forzanovisti presenteranno e raccoglieranno sottoscrizioni a favore della petizione #DEFENDBUSTOARSIZIO attraverso il quale il Movimento chiede la chiusura dei centri di accoglienza di Via dei Mille e Via Lega Lombarda, l’espulsione immediata dai confini nazionali degli occupanti clandestini e un appello affinchè il governo italiano rifiuti, seguendo per esempio l’attuale politica ungherese, gli obblighi imposti dal Regolamento di Dublino, dal Trattato di Shengen riacquistando la sovranità decisionale nel campo delle politiche migratorie, della difesa dei confini nazionali, della sicurezza. Russo Federico, responsabile provinciale, intende affermare: << il luogo scelto per la nostra iniziativa non è certo casuale: Piazza Plebiscito è stata il recente teatro di una protesta molto invadente per tutto il quartiere attuata dagli asilanti del limitrofo centro di accoglienza di Via dei Mille richiedenti una più varia scelta alimentare, assistenza sanitaria e nuovi documenti. Come mesi fa torniamo ad affermare che costoro non sono nè perseguitati nè oppressi ma furbi, lesti parassiti del nostro sistema assistenziale: giunti nel nostro Paese illegalmente e appositamente senza documenti per aver addotto una qualsiasi motivazione alle autorità competenti il vaglio della richiesta d’asilo godono e godranno del mantenimento che ormai tutti conosciamo: vitto, alloggio, assistenza sanitaria, pocket money, ricariche telefoniche, accesso gratuito a strutture ricreative… Tempi medi di procedura: 1 anno e ½ per la prima istanza, 1 anno per il ricorso più spesso nonostante le bocciature in tanti casi viene concesso un supplementare anno di “permesso umanitario”. Le richieste di protezione internazionale, secondo dati ufficiali vengono bocciate nell’oltre 95% dei casi ma nonostante ciò in molteplici occasioni la permanenza dei clandestini entro i confini nazionali si protrae a tempo indeterminato: grazie alle falle legislative della legge Bossi-Fini, accompagnate da un sistema giudiziario non certo dalla parte dei cittadini, gran parte delle espulsioni avvengono tramite notifica cartacea, i clandestini ovviamente non abbandonano l’Italia e da “invisibili” per dare seguito alla propria sussistenza non hanno scelta che darsi all’illegalità prede della criminalità organizzata o di datori di lavoro senza scrupoli per mansioni lavorative sottopagate Recentemente da Busto, Samarate, Uboldo novità è stata la richiesta della residenza e della carta d’identità: se questo stratagemma andasse in porto i clandestini, nullafacenti e apparentemente nullatenenti, inseriti nelle cosidette “categorie protette” verrebbero direttamente presi a carico dei servizi sociali comunali. Rivolgiamo un forte appello ad Antonelli, Guzzetti, Tarantino e a tutti i Primi Cittadini della provincia interessati nelle rispettive comunità dal fenomeno a rifiutare con decisione tale ed ogni altra immeritata richiesta, proveniente anche dalle cooperative assistenti. La catena dell’imposta immigrazione ed il correlato business va spezzata al più presto! Ci sono gli Italiani da salvare! >>
In allegato un’immagine relativa ad un corteo anti-immigrazione svolto a Caravate ed alcune repliche dei diversi articoli cartacei relativi alla nostra opera di propaganda anti-immigrazione nella Città di Busto Arsizio