Brexit, pareri di L.Bergamaschi, Giovanni Boccellato e Marco Colombo

L’amico Cobianchi da i numeri (in senso buono), io mi diverto a fare un pò di storia. Lo sapete che i re inglesi fino a Enrico IV (1350) giuravano in francese? E lo facevano perchè ERANO francesi, nati e vissuti in Francia. Guglielmo il Conquistatore, quello della famosa battaglia di Hastings del 1066 era nato e morì in Francia. La dinastia Platageneta era un ramo degli Angiò ovvero i duchi di Angers nel centro della Francia, sulla Loira. L’Inghilterra fu per secoli terra di conquista delle d...

L’amico Cobianchi da i numeri (in senso buono), io mi diverto a fare un pò di storia. Lo sapete che i re inglesi fino a Enrico IV (1350) giuravano in francese? E lo facevano perchè ERANO francesi, nati e vissuti in Francia. Guglielmo il Conquistatore, quello della famosa battaglia di Hastings del 1066 era nato e morì in Francia. La dinastia Platageneta era un ramo degli Angiò ovvero i duchi di Angers nel centro della Francia, sulla Loira. L’Inghilterra fu per secoli terra di conquista delle dinastie continentali. In realtà il primo vero re inglese di stirpe anglosassone fu Enrico VIII (1485), della dinastia gallese dei Tudor (non a caso il Galles ha votato per il leave). Forse da qui e dall’atavico isolazionismo degli isolani prima che dalle alchimie finanziarie e dalle sparate di Farage nasce il voto di ieri. Voto che non è il primo: sull’Europa gli inglesi hanno già votato nel 1975 e nel 1984 la Tatcher negoziò il famoso rebate, il rimborso del 60% dei contributi versi all’UE. Le conseguenze pratiche del leave secondo me saranno meno imponenti di quanto si dice in queste ore mentre quelle psicologiche e politiche saranno fortissime e purtroppo non favorevoli per noi italiani. L’asse franco-tedesco si rafforzerà e con esso la visione bruxelles-centrica contro quella multi polare promossa da Italia e GB. Spero di essere smentito ma non ho nulla per cui esultare stamattina. — Giovanni Boccellato 21 giugno alle ore 13:44 EUROPA : PASSATO, PRESENTE E FUTURO! Nel 1979 si sono svolte le prime elezioni Europee… Ricordo con quale euforia e tanto entusiasmo abbiamo salutato tutti noi l’evento di quel tempo,che per noi doveva rappresentare un grande cambiamento epocale in positivo! Di cui questo nuovo processo costitutivo doveva rappresentare un miglioramento reale della qualità della vita complessivamente di 500 milioni di Europei…Purtroppo, le verifiche fatte oggi,dopo circa 37 anni, dobbiamo costatare che questo modello di Europa attuale non soddisfa nessuno..La geografia politica italiana con l’avvento dell’unione europea è completamente cambiata. L’Italia non è più uno stato a se,ma una regione dell’Europa… Ed inoltre, l’80% delle politiche nazionali relative ai 28 paesi membri dell’unione europea, vengono decise al parlamento europeo. Quindi non più dai singoli stati nazionali con le loro sovranità interne…Lo strumento dell’unione europea si era reso necessario per la difesa dei mercati, che per via dell’avvento delle cosi dette tigri asiatiche, sui marcati mondiali,come:Cina,India,Brasile,Corea,ecc… Tutti paesi a noi concorrenti,ma che però,in questi paesi la mano d’opera costava 2 dollari al giorno….Di conseguenza i grossi problemi sulla competitività che questi nuovi fattori creavano per le nostre aziende… Da questo fatto è scaturito l’esigenza di un Europa unità,in difesa dei mercati e dei nostri prodotti! Con il grande scudo della moneta unica,cioè l’EURO! Tutto questo ha avuto una certa validità iniziale,ma ultimamente le cose sono un tantino cambiate? Spesso prevalgono gli interessi dei paesi ricchi del nord Europa a discapito dei paesi poveri del sud Europa…. Sovente viene avanti all’interno delle istituzioni Europee una burocrazia feroce,con tanto bizantinismo? Inoltre,non è accettabile che un semplice membro di una qualsiasi commissione Europea conta più di un capo di stato,in termine di scelte e di decisioni politiche…Quella di oggi è molto di più l’Europa delle banche e dell’alta finanza,di cui le sue azioni sono quasi sempre tese alla difesa non dei popoli, ma dei poteri forti…Negli ultimi anni abbiamo assistito spesso alla prevalenza delle politiche quasi sempre in difesa dei paesi ricchi! In particolare della Germania…Questa non è l’Europa che volevamo noi ed Altiero Spinelli! Vanno riscritti tutti i trattati a partire da quelli di: SCHENGEN,DUBLINO,LISBONA ED ALTRI! Inoltre,vanno definiti i compiti delle commissioni e del presidente della stessa commissione Europea! Dobbiamo costruire un Europa più rispondente ai bisogni, no delle BANCHE E DEI POTERI FORTI, ma dei suoi 500 milioni di cittadini!!! Se la politica non realizzerà al più presto queste riforme Europee,compreso il rivedere il potere reale d’acquisto dell’Euro,con una sua riassegnazione valutaria per ogni singolo stato o in caso contrario sarà la fine della stessa UNIONE EUROPEA… Inizialmente gli stati aderenti all’unione Europea erano 9. Quelli che seguono sono deputati assegnati per ogni singolo stato! Francia81 Germania Ovest81 Italia81 Regno Unito81 Paesi Bassi25 Belgio24 Danimarca16 Irlanda15 Lussemburgo6 Totale410 Malnate,21/06/2016. Di Giovanni Boccellato della direzione nazionale di Rivoluzione Cristiana. —– Marco Colombo ha condiviso la foto di Marco colombo. 1 minuto fa 100 milioni in meno di export per Varese in due anni: i possibili effetti di Brexit per l’industria del territorio. foto di Marco colombo. Marco colombo 17 minuti fa C’E’ QUALCOSA CHE NON MI QUADRA Come è possibile che forze politiche così differenti, festeggino per l’uscita della Gran Bretagna dall’unione Europea? Niegel Farage, leader del SI in Inghilterra, adesso dovrà fare i conti con Scozia e Irlanda del Nord, che in larga maggioranza hanno votato per il NO e che ora chiederanno di poter indire ulteriori referendum per la loro uscita dal Regno Unito, disgregando a loro volta parte del commonwealth britannico, cosi tanto decantato dallo stesso leader. Salvini che era per l’indipendenza della Padania, ora si trova al fianco di leader centralisti come la Le Pen ed altri indipendentisti come l’area Catalana e Baska spagnole. Olanda e Danimarca potrebbero indire anche loro referendum sulla spinta di sentimenti nazionalisti, che non vengono sostenuti dalle nuove generazioni, che come in Inghilterra hanno votato in larga maggioranza pro Europa Unita, ma da una parte della popolazione attempata, che vive di ricordi post bellici di ripartenza e di rilancio economico, quali gli anni 60/80, ma senza meditare che probabilmente, dentro o fuori da un Europa, si da ridisegnare e da cambiare totalmente sotto il profilo amministrativo-burocratico, non torneranno più inevitabilmente, dove il lavoro ed il benessere inteso come allora, per le nuove generazioni sarà una pura chimera, le stesse che dovranno garantire pensioni e welfare per un Europa sempre più vecchia e poco dinamica all’interno di una competizione economica globale. Salvini & company parlano di distacco, ma da chi? quando oggi i capitali mondiali hanno oramai da anni cambiato e ridisegnato l’economia occidentale, nella finanza, nei servizi e nello sport, visto i nuovi proprietari di Inter, Paris Sant Germain, Pirelii, Valentino Harrod’s ecc….. Non siamo in Libia ed Etiopia e difficilmente, questi capitali e capitalisti, potranno essere rispediti a casa come ai tempi delle colonie nostrane, a mo di esuli 3.0, ma forse è giunta l’ora di capire che tutti questi signori, lui per primo, fino ad arrivare ai vari Prodi, Brunetta & C. che hanno giocato alla Politica e ricoperto ruoli onerosissimi sulle spalle dei popoli, debbano pensare ad una propria spending review di rappresentanza politico istituzionale e magari qualcuno delle loro mogli, parenti e amici, dovrebbero cercarsi lavori più umili, invece di pensare di continuare a bivaccare nei vari enti nazionali-europei senza risultati, ma spendendo fiumi di parole inutili ed inconcludenti, per il bene comune negli ultimi vent’anni. Marco colombo piccolo imprenditore realista