Matteo Bianchi ordina ai sindaci e agli assessori leghisti il boicottaggio della manifestazione promossa da Marco Reguzzoni

Marco Reguzzoni è una parte rilevante della storia della lega in provincia di Varese: consigliere comunale a Busto Arsizio dal 1993 al 1997, consigliere provinciale dal 1993 al 2008 e Presidente della Provincia dal 2002 al 2008, deputato nella XVI legislatura, capogruppo alla camera dal 2010 al 2012. [caption id="attachment_5230" align="alignleft" width="247"] Il Presidente di Volandia Marco Reguzzoni[/caption] Il suo difetto principale è quello di essere da sempre un fedelissimo di Umberto Bossi. Oggi Reguzzoni è fondatore e presidente del Parco e Museo del Volo “Volandia” situato nella sede storica delle ex Officine Aeronautiche Caproni. In questa veste organizza una manifestazione di rivolta dei Sindaci del territorio contro Alitalia e per protestare contro il governo per il prestito-ponte di 600milioni di euro concesso in un batter di ciglio alla ex compagnia di bandiera (ammainata) mentre i comuni della zona aeroportuale hanno dovuto intentare causa allo Stato per avere i 92 milioni di arretrati dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco. L’addizionale era una tassa per aiutare i Comuni aeroportuali a fronteggiare i disagi degli aerei. In realtà è andata per la stragrande maggioranza a finanziare la cassa integrazione dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia. [caption id="attachment_42849" align="alignright" width="300"] Matteo Bianchi Segretario Provinciale della Lega[/caption] Matteo Bianchi Segretario Provinciale della Lega ordina il boicottaggio all'iniziativa di Reguzzoni, vieta ai sindaci e agli assessori leghisti di partecipare alla manifestazione. C'è forse il timore che stare vicino all’ex Presidente della Provincia possa essere contagioso, che farsi vedere nelle sue vicinanze non sia di buon auspicio in questa fase precongressuale della lega. Sotto congresso i soldatini devono stare allineati, e l’invito a stare alla larga è rivolto anche agli alleati di Forza Italia in maniera non proprio velata, perché la cosa potrebbe essere interpretata come uno sgarro o un’interferenza. Ma se la manifestazione dell’ex Capogruppo leghista alla camera è fondata su ragioni valide, se la richiesta di entrare in possesso dei 92 milioni di arretrati è legittima, specialmente in questo momento in cui le casse dei comuni languono, perché allora impedire ai sindaci, eletti dai cittadini per rappresentare o loro interessi, di affiancarsi nella protesta? Forse le beghe di un partito, tra vecchia e nuova nomenklatura, vengono prima della difesa degli interessi del territorio da parte di organi eletti proprio con questo intento? Vero è che gli assessori nella maggior parte dei casi non sono degli eletti, ma spesso solo nominati e quindi giustamente assoggettati ai diktat dei nominanti (salvo revoca), ma i Sindaci no, i Sindaci sono eletti dai cittadini e devono rispondere solo a loro che li hanno votati e non alle direttive della nomenklatura. Malpensa 05 maggio 2017 Fabrizio Sbardella