Varese, a Villa Mirabello incontro dalle “storie bestiali” agli “alieni”

Ai Musei civici di Villa Mirabello l'incontro con uno dei maggiori esperti mondiali in tema di biodiversità, Piero (Papik) Genovesi.

Per l’ultimo incontro del ciclo di conferenze a corollario della Mostra “Alieni”: interviene Papik Genovesi, uno dei maggiori esperti mondiali sul tema, autore di “Per un pugno di ghiande” presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino, a Varese per la sua prima tappa.

Il fortunato ciclo di conferenze finora ha registrato oltre 1200 partecipanti ed è organizzato dall’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con il Comune di Varese per approfondire, in modo divertente e appassionante, i temi trattati nell’ambito della mostra “Alieni” in esposizione ai Musei Civici di Villa Mirabello a Varese. La Mostra è curata dal professor Adriano Martinoli, docente di Zoologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, e dalla dottoressa Serena Contini, curatrice dei Musei Civici di Villa Mirabello e nasce dalla una consolidata collaborazione che ha visto in passato Mostre di grande successo come “I predatori del Microcosmo”, “Piante Guerriere” e “Meet your neighbours” che hanno richiamato ai Musei Civici di Villa Mirabello oltre diecimila visitatori.

«L’occasione di poter ospitare Piero (Papik) Genovesi  - spiega Adriano Martinoli -  ci permetterà di compiere un viaggio alla scoperta del comportamento animale e delle manipolazioni all’ambiente e agli ecosistemi che l’uomo ha prodotto nei secoli.  Abitudini e capacità che a noi umani appaiono sorprendenti, bizzarre o disgustose, per gli animali sono normale routine. Incontreremo rane che inghiottono le loro uova per proteggerle, pappagalli che si baciano teneramente e pipistrelli che si orientano e cacciano con gli ultrasuoni. Ascolteremo i grugniti dei merluzzi e le risate delle iene, impareremo che mamma canguro partorisce dopo un mese di gravidanza, mentre un’elefantessa dopo quasi due anni. All’incontro di venerdì, Genovesi racconterà storie bestiali per tutti i gusti: il rondone che sonnecchia in volo e la giraffa che dorme venti minuti al giorno, la falena che si nutre di lacrime e il proteo che può resistere dieci anni senza cibo, il pesce zebra che rigenera il suo cuore e l’orso nero che guarisce dalle ferite durante il letargo. Sotto la guida di uno scienziato-comunicatore come Genovesi,  comprenderemo che, belle o brutte, temibili o innocue, tutte le specie animali sono importanti e ognuna ha una funzione precisa nel ciclo vitale».

Piero Genovesi, naturalista,  dottorato in ecologia animale presso l’Università di Roma “Sapienza”, ricercatore di ISPRA dove è responsabile dell’area di gestione e conservazione della fauna, presiede l’Invasive Species Specialist Group dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), è coautore della Strategia Europea sulle Specie Invasive della Convenzione di Berna, pubblica sulle più prestigiose riviste al mondo come Nature e Scienze, Genovesi, cosa ha spinto uno scienziato come lei a mettersi in gioco in un settore complesso come quello della comunicazione al grande pubblico, e in particolare rivolgendosi ai più giovani?

«La conservazione della natura è un tema essenziale anche per assicurare un futuro prospero all’uomo ed è importante coinvolgere le nuove generazioni su questo tema. Per questo cerco di dedicare parte del mio tempo anche alla divulgazione al pubblico e soprattutto ai più giovani come funzionano le relazioni tra gli esseri viventi, sperando di far comprendere l’importanza di proteggere tutti gli anelli che regolano gli ecosistemi, comprese le forme di vita meno conosciute o più misteriose ».

«La meravigliosa ricchezza della vita è il risultato di una storia cominciata più di tre miliardi di anni fa. Ogni specie è unica e preziosa, e quando si estingue è una perdita irrimediabile ed è urgente affrontare i fattori che stanno minacciando la biodiversità del pianeta » - prosegue Genovesi - «promuovere la conservazione e la valorizzazione della biodiversità in particolare tra i giovani, è stata la spinta che mi ha indotto a scrivere il suo nuovo libro “Per un pugno di ghiande”, nel quale racconto tante storie sulle specie aliene, ossia introdotte artificialmente dall’uomo, una forma di inquinamento ambientale che rappresenta una delle più gravi minacce alla biodiversità del pianeta, ancora poco compresa dal grande pubblico. Potremo incontrare astuti furfanti che rubano risorse preziose, predatori insaziabili e creature velenose. Scoiattoli invasori che mettono in pericolo gli abitanti dei boschi, pesci giganti che divorano interi ecosistemi, piante tossiche che ustionano e rospi velenosi che uccidono chi osa attaccarli…

Le specie della Terra stanno correndo un grave pericolo, e la colpa è proprio di noi esseri umani. Siamo tutti chiamati a rimboccarci le maniche, adottando comportamenti più responsabili per prevenire ulteriori invasioni».


Venerdì 18 maggio, ore 17.30, Sala Risorgimento, Musei Civici di Villa Mirabello: l’ingresso alla conferenza è libero, il tema trattato è particolarmente adatto anche ad un pubblico di bambini e ragazzi.