RISANAMENTO DEL LAGO DI VARESE. PROGETTO PRESENTATO DAI SINDACI DEI COMUNI RIVIERASCHI DEL LAGO DI VARESE

proponiamo ai lettori la lettera di denuncia sul lago di Varese

Presidente della Regione Lombardia

Assessore all’Ecologia della Regione Lombardia

alla particolare attenzione del dottor Mauro Fasano

 

e per conoscenza

Gruppi consigliari presso il Consiglio della Regione Lombardia:

Europa con Emma Bonino

Energie per l’Italia

Fontana Presidente

Forza Italia Berlusconi per Fontana

Fratelli d’Italia

Lega Lega lombarda Salvini

Lombardi civici europeisti

Gruppo Misto

Noi con l’Italia

PD

Sindaco del Comune di Varese

Assessore alla Tutela Ambientale del Comune di Varese

Presidente commissione Area Vasta del Comune di Varese

Presidente commissione Tutela Ambientale del Comune di Varese

Sindaco del Comune di Casciago

Sindaco del Comune di Barasso

Sindaco del Comune di Comerio

Sindaco del Comune di Luvinate

Sindaco del Comune di Gavirate

Sindaco del Comune di Bardello

Sindaco del Comune di Inarzo

Sindaco del Comune di Cazzago Brabbia

Sindaco del Comune di Biandronno

Sindaco del Comune di Galliate Lombardo

Sindaco del Comune di Bodio Lomnago

Sindaco del Comune di Azzate

Sindaco del Comune di Buguggiate

Sindaco del Comune di Daverio

Presidente della Provincia di Varese

Presidente Associazione Lega Ambiente Varese

Presidente Associazione LIPU Cazzago Brabbia

Presidente Associazione WWF Regione Lombardia

Presidente Associazione Verdi Ambiente e Società Varese

Presidente Associazione Schiapparelli Varese

Presidente Associazione Italia Nostra Varese

 

OGGETTO: RISANAMENTO DEL LAGO DI VARESE. PROGETTO PRESENTATO DAI SINDACI DEI COMUNI RIVIERASCHI DEL LAGO DI VARESE

 

Egregi Signori,

abbiamo sentito dagli organi di informazione varesini che si è svolto in Regione Lombardia un primo consulto (dei sindaci dei comuni rivieraschi del lago di Varese e di altri tecnici) per affrontare il tema della cura del lago di Varese.

Questo un passaggio essenziale a proposito del quale manifestiamo la nostra contentezza (e auspichiamo che venga seguito da un incontro con i Responsabili in Comunità europea e anche presso il Ministero all’ambiente).

Constatiamo, però, con dispiacere che ancora una volta le Associazioni ambientaliste varesine non sono state invitate in Regione, almeno come uditori. Come è contemplato soprattutto nelle leggi che vengono ultimamente emanate in Italia in adesione a Convenzioni, il corpo sociale (chiaramente nel pieno rispetto dei diritti derivanti dalle elezioni) sulle questioni di suo interesse, ha diritto di partecipare principalmente presso gli enti pubblici, soprattutto quando renda palese il proprio interesse. La nostra volontà l’abbiamo dimostrata con una pluralità di lettere inviate per posta certificata a Lei Presidente e a Lei Assessore.

Possiamo far riferimento al Testo unico in materia ambientale primi tre articoli subalterni compresi, ma ora, anche, alla nuova Legge che regolamenta il Dibattito pubblico.

In quanto strumento di democrazia partecipata, permetterà alle istituzioni di ricucire lo strappo che altrimenti si creerebbe tra chi dirige (rappresentanti delle istituzioni, politici ma anche tecnici e addetti ai lavori) e chi subisce le conseguenze delle decisioni. Certo, il dibattito pubblico non sarà la panacea per i costi sociali che scaturiscono dai conflitti intorno alle grandi opere: è molto improbabile raggiungere un consenso unanime; tuttavia, il dibattito pubblico può anticipare le criticità, dare modo al soggetto proponente di prendere decisioni più consapevoli e trovare per tempo soluzioni progettuali adeguate, senza ricorrere a varianti in corso d’opera o ad interruzioni dei lavori, generando in questo modo una maggiore speditezza esecutiva a prezzo di un temporaneo allungamento dei tempi nelle fasi inziali del ciclo dell’opera (del tutto eventuali). Perché ciò sia possibile è necessario che il dibattito pubblico venga aperto quando sono ancora disponibili alternative su aspetti realizzativi non marginali e la decisione di realizzare le opere necessarie non siano ancora state prese in modo definitivo.

Ambiamo di  poter contribuire alle iniziative che vogliono restituire ai cittadini un paradiso incontaminato quale è il Lago di Varese  che ancor ora vivacchia poco valorizzato in attesa di una azione completa, duratura e soprattutto risolutiva.

Chiediamo perciò ad ottobre di ricevere una lettera di convocazione. Affrontare un problema ambientale non deve essere solo un fatto delle istituzioni. Anche i cittadini devono poter partecipare e a loro devono essere concessi gli spazi necessari.

Gli appuntamenti non devono essere patrimonio solo dei soliti noti. Per avvertire basta avvisare gli interessati le cui mail sono o conosciute, o depositate presso gli uffici del terzo settore. Fare tutto ciò è solo una questione di organizzazione (che proprio manca) nonché di sensibilità verso gli elettori.

 

Il presidente

Arturo Bortoluzzi

Varese 6 luglio 2018