RISANAMENTO DEL LAGO DI VARESE. PROGETTO PRESENTATO DAI SINDACI DEI COMUNI RIVIERASCHI DEL LAGO DI VARESE
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- 06 luglio 2018
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- Views 49 Agricoltura e Ambiente Varese/Valceresio
proponiamo ai lettori la lettera di denuncia sul lago di Varese
Presidente
della Regione Lombardia
Assessore
all’Ecologia della Regione Lombardia
alla
particolare attenzione del dottor Mauro Fasano
e per conoscenza
Gruppi consigliari presso il Consiglio della Regione
Lombardia:
Europa
con Emma Bonino
Energie
per l’Italia
Fontana
Presidente
Forza
Italia Berlusconi per Fontana
Fratelli
d’Italia
Lega
Lega lombarda Salvini
Lombardi
civici europeisti
Gruppo
Misto
Noi
con l’Italia
PD
Sindaco del Comune di Varese
Assessore alla Tutela Ambientale del Comune di Varese
Presidente commissione Area Vasta del Comune di Varese
Presidente commissione Tutela Ambientale del Comune di
Varese
Sindaco del Comune di Casciago
Sindaco del Comune di Barasso
Sindaco del Comune di Comerio
Sindaco del Comune di Luvinate
Sindaco del Comune di Gavirate
Sindaco del Comune di Bardello
Sindaco del Comune di Inarzo
Sindaco del Comune di Cazzago Brabbia
Sindaco del Comune di Biandronno
Sindaco del Comune di Galliate Lombardo
Sindaco del Comune di Bodio Lomnago
Sindaco del Comune di Azzate
Sindaco del Comune di Buguggiate
Sindaco del Comune di Daverio
Presidente della Provincia di Varese
Presidente Associazione Lega Ambiente Varese
Presidente Associazione LIPU Cazzago Brabbia
Presidente Associazione WWF Regione Lombardia
Presidente Associazione Verdi Ambiente e Società
Varese
Presidente Associazione Schiapparelli Varese
Presidente Associazione Italia Nostra Varese
OGGETTO: RISANAMENTO DEL LAGO DI VARESE. PROGETTO
PRESENTATO DAI SINDACI DEI COMUNI RIVIERASCHI DEL LAGO DI VARESE
Egregi Signori,
abbiamo
sentito dagli organi di informazione varesini che si è svolto in Regione
Lombardia un primo consulto (dei sindaci dei comuni rivieraschi del lago di
Varese e di altri tecnici) per affrontare il tema della cura del lago di
Varese.
Questo
un passaggio essenziale a proposito del quale manifestiamo la nostra
contentezza (e auspichiamo che venga seguito da un incontro con i Responsabili
in Comunità europea e anche presso il Ministero all’ambiente).
Constatiamo,
però, con dispiacere che ancora una volta le Associazioni ambientaliste
varesine non sono state invitate in Regione, almeno come uditori. Come è
contemplato soprattutto nelle leggi che vengono ultimamente emanate in Italia in
adesione a Convenzioni, il corpo sociale (chiaramente nel pieno rispetto dei
diritti derivanti dalle elezioni) sulle questioni di suo interesse, ha diritto
di partecipare principalmente presso gli enti pubblici, soprattutto quando
renda palese il proprio interesse. La nostra volontà l’abbiamo dimostrata con
una pluralità di lettere inviate per posta certificata a Lei Presidente e a Lei
Assessore.
Possiamo
far riferimento al Testo unico in materia ambientale primi tre articoli
subalterni compresi, ma ora, anche, alla nuova Legge che regolamenta il
Dibattito pubblico.
In
quanto strumento di democrazia partecipata, permetterà alle istituzioni di
ricucire lo strappo che altrimenti si creerebbe tra chi dirige (rappresentanti
delle istituzioni, politici ma anche tecnici e addetti ai lavori) e chi subisce
le conseguenze delle decisioni. Certo, il dibattito pubblico non sarà la
panacea per i costi sociali che scaturiscono dai conflitti intorno alle grandi
opere: è molto improbabile raggiungere un consenso unanime; tuttavia, il
dibattito pubblico può anticipare le criticità, dare modo al soggetto
proponente di prendere decisioni più consapevoli e trovare per tempo soluzioni
progettuali adeguate, senza ricorrere a varianti in corso d’opera o ad
interruzioni dei lavori, generando in questo modo una maggiore speditezza
esecutiva a prezzo di un temporaneo allungamento dei tempi nelle fasi inziali
del ciclo dell’opera (del tutto eventuali). Perché ciò sia possibile è
necessario che il dibattito pubblico venga aperto quando sono ancora
disponibili alternative su aspetti realizzativi non marginali e la decisione di
realizzare le opere necessarie non siano ancora state prese in modo definitivo.
Ambiamo
di poter contribuire alle iniziative che
vogliono restituire ai cittadini un paradiso incontaminato quale è il Lago di
Varese che ancor ora vivacchia poco
valorizzato in attesa di una azione completa, duratura e soprattutto
risolutiva.
Chiediamo
perciò ad ottobre di ricevere una lettera di convocazione. Affrontare un
problema ambientale non deve essere solo un fatto delle istituzioni. Anche i
cittadini devono poter partecipare e a loro devono essere concessi gli spazi
necessari.
Gli
appuntamenti non devono essere patrimonio solo dei soliti noti. Per avvertire
basta avvisare gli interessati le cui mail sono o conosciute, o depositate
presso gli uffici del terzo settore. Fare tutto ciò è solo una questione di
organizzazione (che proprio manca) nonché di sensibilità verso gli elettori.
Il
presidente
Arturo
Bortoluzzi
Varese
6 luglio 2018