Cambiamenti climatici, l'On. Lancini scrive al Min.Costa

L'On.Lancini in Tunisia
L'On.Lancini in Tunisia
Il tema dell'ambiente continua ad essere sottovalutato dalla maggior parte delle persone che si accorgono del problema solo nel momento in cui si scopre, tardi, che gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Ripetuti episodi non più tali, di inondazioni, impennata di tumori, e sbalzi di temperature inusuali con stagioni che non esistono quasi più, stanno diventando la norma.
Lo stupore e il rammarico non basta a colmare il divario tra il vecchio e il nuovo mondo a rischio, occorrono i rimedi.
Il rimedio secondo l'Europa, e' il ricorso all'auto elettrica.
Bella soluzione se non fosse che i costi sono enormi, non le produciamo e c'e' pure il problema dello smaltimento delle batterie.
Questioni non da poco che il caparbio, Danilo Oscar Lancini, eurodeputato padano, cerca di fare emergere con incontri istituzionali di peso, come di evince dalla lettera spedita al ministro italiano dell'ambiente, Sergio Costa.
Lettera di cui abbiamo copia in anteprima e di cui ringraziamo l'Onorevole  e che alleghiamo per i nostri lettori nel file seguente.




08 10 2018

08-10-2018.pdf

Dice Lancini: "Con l'innalzamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati al 2025 e 2030"..".recentemente approvati in aula a Strasburgo, si va nella direzione di una forzatura del sistema a favore della sola soluzione di mobilità elettrica."
Tralasciamo gli aspetti strettamente tecnici citati, per non allontanare i lettori dal tema importante.
Dove vuole arrivare Lancini? Presto detto: " mantenere un quadro legislativo aperto dove anche le altre tecnologie possano contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzazione del settore dei trasporti, garantendo il rispetto del principio di neutralità tecnologica più volte citato dall’ attuale Direttiva europea in vigore sui combustibili alternativi (Direttiva DAFI - 2014/94/UE).
Ne avevamo già parlato in precedenza, ma non basta una singola presa di posizione per quanto autorevole, serve la condivisione del Ministero dell'Ambiente a cui potrebbe e dovrebbe seguire una svolta italiana per indurre alle aperture oltre che all'elettrico anche alle altre tecnologie possibili ed ecologiche: gas gpl e metano, bioetanolo, idrogeno, ecc.
Fossilizzarli solo ed unicamente sull'elettrico di cui non abbiamo produzione sufficiente secondo Terna: Il fabbisogno di energia elettrica 2017, pari a 320,5TWh (+2,0% sul 2016), è stato soddisfatto per l’88,2% da produzione nazionale (282,8TWh: +2,0% sul 2016) e per la restante quota da importazioni nette dall’estero (37,8TWh: +2,0% sul 2016).
Sull'elettricità teniamo presente che : "Il fabbisogno nazionale lordo di energia elettrica è stato coperto nel 2012 per il 63,5% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili in gran parte importati dall'estero (wikiepdia) e parte della corrente viene dalle centrali nucleari svizzere e francesi, altro problema dei problemi.
Questioni internazionali di cui dovremmo tutti occuparci viste le ricadute in termini umani oltre che economici.