Min.Ambiente Galletti:"I rifiuti non sono né di destra né di sinistra, vanno smaltiti correttamente"

"I rifiuti non sono né di destra né di sinistra, vanno smaltiti correttamente". Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, riadatta una frase dell'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca scomparso la scorsa settimana ("le buche non sono né di destra né di sinistra, vanno chiuse"), nel corso del convegno alla sede della Geofor di Pontedera per la posa della prima pietra dell'impianto di compostaggio.  "Qui in provincia di Pisa – ha continuato Galletti - c'è una realtà importante,...

"I rifiuti non sono né di destra né di sinistra, vanno smaltiti correttamente". Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, riadatta una frase dell'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca scomparso la scorsa settimana ("le buche non sono né di destra né di sinistra, vanno chiuse"), nel corso del convegno alla sede della Geofor di Pontedera per la posa della prima pietra dell'impianto di compostaggio.  "Qui in provincia di Pisa – ha continuato Galletti - c'è una realtà importante, da portare ad esempio: ho molti comuni che raggiungono percentuali del 70- 80%, con una media vicina a quella europea. In Italia però ho differenze paurose, con comuni al 3% che continuano a fare convegni sui rifiuti zero e poi caricano i rifiuti sui camion per mandarli all'estero". "Non è questione di regole – ha precisato Galletti - perché manca spesso la cultura della raccolta differenziata e la cultura del rispetto dell’Ambiente, oltre che la volontà politica di agire e questo mi preoccupa molto".  "Oggi purtroppo -  ha continuato il ministro - in campo ambientale la scienza non vince ancora: basta una notizia sbagliata sull’inquinamento prodotto da un impianto, una bufala inventata da qualcuno e lanciata sul web, per smantellare anni e anni di ricerche. Bisognerebbe pensare di più alla scienza e meno alla pancia". "La sfida ambientale – ha concluso Galletti - non vuole dire solo raggiungere parametri corretti, ma rendere più competitivi i territori. Quelli che sono in grado di esprimere l'economia circolare, di chiudere il ciclo dei rifiuti e dimostrare che dal punto di vista amministrativo si e' capaci di fare scelte e non di ricorrere alla demagogia, saranno sempre più competitivi rispetto agli altri. Lì le aziende si insedieranno e investiranno".