Massaggiagengive, un pericolo per la salute dei bimbi.
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- 18 dicembre 2016 Agricoltura e Ambiente Diritti civili
COMUNICATO STAMPA Massaggiagengive, un pericolo per la salute dei bimbi. Un nuovo studio USA lancia l'allarme: contengono varie sostanze chimiche dannose come il bisofenolo A. foto di repertorio In Italia continua a parlarsene poco, mentre nel resto d’Europa ed in particolare negli USA, la questione dei prodotti che contengono il famigerato BPA (bisfenolo A), è costantemente sotto monitoraggio e alla pubblica attenzione. A lanciare nuovamente l'allarme sono stati alcuni ricercatori statuniten...
COMUNICATO STAMPA Massaggiagengive, un pericolo per la salute dei bimbi. Un nuovo studio USA lancia l'allarme: contengono varie sostanze chimiche dannose come il bisofenolo A. foto di repertorio In Italia continua a parlarsene poco, mentre nel resto d’Europa ed in particolare negli USA, la questione dei prodotti che contengono il famigerato BPA (bisfenolo A), è costantemente sotto monitoraggio e alla pubblica attenzione. A lanciare nuovamente l'allarme sono stati alcuni ricercatori statunitensi, dopo aver analizzato un campione di 60 massaggiagengive, e scoperto che tutti gli oggetti contenevano sia il BPA che altri elementi chimici come il triclosano e il triclocarbano, che possono interferire con il normale livello endocrino (ormonale) del bambino. Secondo diversi studi condotti sugli animali, queste interferenze possono a loro volta causare problemi nello sviluppo del bimbo a livello riproduttivo e anche neurologico. «I nostri risultati possono essere utili per la creazione di appropriate polizze per la protezione dei bambini dall’esposizione alle sostanze tossiche che si trovano nei massaggiagengive», scrivono gli autori della ricerca nell’articolo pubblicato dall’American Chemical Society (ACS). La ricerca per intero è stata pubblicata nella rivista scientifica dell’ACS, Environmental Science & Technology. Il monito che arriva dagli USA, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe far allertare le autorità italiane che invece si sono limitate ad applicare la normativa europea meno restrittiva e diremmo meno salutista. È chiaro, però che alla luce di questi nuovi dati e dell’autorevolezza della fonte, le istituzioni sanitarie italiane a partire dal Ministero della Salute dovrebbero attivarsi per indagini analoghe o ancor meglio per introdurre un divieto generalizzato di vendita di prodotti che contengono BPA in concentrazioni superiori a quelle individuate dal rapporto statunitense. La salute e il benessere dei nostri bambini piccoli dipende in gran parte dalla sicurezza di ciò che portano alla bocca. I biberon e le tazze per bambini, per esempio, secondo una normativa della Commissione Europea in vigore dal 2011, devono essere privi di qualsiasi sostanza chimica o organica dannosa, per esempio il bisofenolo A (BPA), che tuttavia si trova, seppure ad un basso contenuto, in altri oggetti destinati ai più piccoli, come i massaggiagengive. Il consiglio per i consumatori è comunque quello di utilizzare prodotti “free BPA” specie per le categorie più esposte e a rischio come i bimbi normalmente tra i 3 e i 6 mesi di età che a questo punto, nella fase della crescita non dovrebbero mettere in bocca questi aggeggi semi-morbidi, mirati a dare conforto alle gengive che si accostano alla crescita dei dentini. Lecce, 16 dicembre 2016 Giovanni D’AGATA