Vittima della malasanita' veterinaria

Questo è quanto ho scritto: sono Roberto Marchi; Le scrivo perché il 4 febbraio si terrà per la terza volta la giornata per le vittime della malasanità veterinaria. Io sono stato vittima di un caso che mi ha molto scosso, in quanto un veterinario ha fatto un'operazione inutile alla mia Lea, facendomi credere che poteva guarire, invece è morta dopo pochi giorni. L'Ordine dei medici veterinari di Brescia (il cui Presidente è anche Presidente nazionale), pur riconoscendo che il loro associato no...

Questo è quanto ho scritto:

sono Roberto Marchi; Le scrivo perché il 4 febbraio si terrà per la terza volta la giornata per le vittime della malasanità veterinaria. Io sono stato vittima di un caso che mi ha molto scosso, in quanto un veterinario ha fatto un'operazione inutile alla mia Lea, facendomi credere che poteva guarire, invece è morta dopo pochi giorni. L'Ordine dei medici veterinari di Brescia (il cui Presidente è anche Presidente nazionale), pur riconoscendo che il loro associato non ha operato secondo la "buona prassi chirurgica" ha archiviato il caso. Ho scoperto che molti altri hanno subito un caso di malasanità veterinaria e per questo ho deciso che il giorno della morte della mia Lea poteva diventare un simbolo per tutti, affinché la sofferenza loro e nostra non vada perduta. Organizzo la giornata in collaborazione con Arca 2000 e il Notiziario Animalista. Arca 2000 è l'unica associazione dedicata esclusivamente alla malasanità veterinaria e promuove da anni la richiesta di una legge che responsabilizzi i medici veterinari - che sono medici, lo sottolineo - come quella dei medici che curano noi umani. Se ci fosse stata, il medico veterinario che ha operato inutilmente la mia Lea non avrebbe (al posto di ha) cestinato parte delle ecografie scrivendo all'Ordine che (cito) "non è mia pratica lavorare nel desiderio di "dimostrare" bensì di "risolvere", perciò non ho trattenuto nella memoria del computer tutte le informazioni necessarie ad appagare tale altrui necessità" e io avrei potuto andare in tribunale con delle ragioni documentate. Un medico ospedaliero scriverebbe mai una cosa del genere per giustificarsi di un'operazione malfatta? Ecco perché è necessaria una legge che parifichi medici per umani e medici veterinari. Fra poche settimane si terranno le elezioni; in questi anni ho raccolto 14.000 interessati della pagina di Lea, molte centinaia di amici (quelli miei e quelli di mia madre), ho costituito il gruppo di mai più come Lea con 2500 aderenti e una mailing list di 1200 sostenitori Intendo fargli sapere quali sono i candidati che intendono sostenere il principio che ai medici veterinari devono essere applicate le stesse normative dei medici per umani in tema di tracciabilità e consenso informato.

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Buon fine settimana a tutti

Roberto Marchi