Scarcerati dopo il pestaggio di un poliziotto, ma servono risposte durissime

Scarcerati dopo il pestaggio di un poliziotto, ma servono risposte durissime. Oggetto: Napoli, Riesame scarcera autori del pestaggio di un poliziotto di fronte a moglie e figli, il Coisp: “Forze di Polizia e Magistratura siano messe sempre più in condizione di combattere chi vuole dettare legge in una delle più importanti città” [caption id="attachment_42902" align="alignleft" width="200"] Coisp, lo Stato si faccia carico dei poliziotti accusati dopo il caso Michele Ferrulli[...

Scarcerati dopo il pestaggio di un poliziotto, ma servono risposte durissime. Oggetto: Napoli, Riesame scarcera autori del pestaggio di un poliziotto di fronte a moglie e figli, il Coisp: “Forze di Polizia e Magistratura siano messe sempre più in condizione di combattere chi vuole dettare legge in una delle più importanti città” [caption id="attachment_42902" align="alignleft" width="200"] Coisp, lo Stato si faccia carico dei poliziotti accusati dopo il caso Michele Ferrulli[/caption] “Lascia atterriti pensare che possa esserci anche solo l’ombra di un atteggiamento al limite del lassismo nei confronti di chi arriva a macchiarsi di un’aggressione bestiale ai danni di un poliziotto sotto gli occhi della sua famiglia. Bambini piccoli minacciati addirittura di morte in un contesto di tale futilità che gela ancor di più il sangue vedere a che punto può arrivare la violenza insensata e la prepotenza di chi pensa di poter vivere al di fuori della legge. Neppure gli animali arrivano a tanto. E Napoli, una delle più importanti città italiane, non può essere ostaggio di atteggiamenti frutto di una mentalità e una realtà criminale che le Forze di Polizia e la Magistratura devono essere messe sempre più in condizione di eradicare”. Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la decisione del tribunale del Riesame di Napoli di mettere fuori quattro delle otto persone che furono bloccate lo scorso 13 novembre a seguito di un’aggressione che si verificò il 26 giugno nel cuore della movida partenopea, aggressione feroce ai danni di un poliziotto in borghese, davanti alla moglie e ai due figli piccoli di quest’ultimo. Atroce il pestaggio ricostruito agli atti d’indagine, in cui si parla di “inconcepibile e incredibile violenza”, “spregiudicatezza dimostrata su pubblica via, in pieno centro”, contesto di “particolare pulsione criminale”: insulti e minacce non solo nei confronti del poliziotto, picchiato a calci, pugni e persino con un casco, ed a cui fu sottratto l’orologio, ma addirittura anche contro i bambini terrorizzati con l’urlo spietato: “Devi uccidergli i figli”. “E’ un episodio di sconcertante gravità – insiste Pianese -, proprio per la ‘normale facilità’ con cui si è verificato, come accade del resto troppo spesso in tanti altri posti del capoluogo campano. E di fronte a tutto questo non si può che reagire con esemplare severità, senza tentennamenti, e mettendo gli operatori dei Comparti sicurezza e giustizia in condizione di annientare una mentalità che avvelena la vita di tutti, se si vuole davvero arrivare a restituire certi luoghi alla civiltà”.