Secondo richiamo FIAT in Brasile: 15.534 auto di 10 diversi modelli rischiano per alternatore.
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- 11 marzo 2018 Altri Comuni
Secondo richiamo FIAT in Brasile: 15.534 auto di 10 diversi modelli rischiano per alternatore. I problemi possono spegnere il motore mentre il veicolo è in movimento
FIAT sta per richiamare 15.534 automobili di 10 modelli diversi in Brasile per sistemare un difetto che potrebbe causare lo stallo del veicolo in movimento, aumentando il rischio di un incidente. Il richiamo comprende alcuni dei modelli più popolari della casa automobilistica italo americ...
Secondo richiamo FIAT in Brasile: 15.534 auto di 10 diversi modelli rischiano per alternatore. I problemi possono spegnere il motore mentre il veicolo è in movimento
FIAT sta per richiamare 15.534 automobili di 10 modelli diversi in Brasile per sistemare un difetto che potrebbe causare lo stallo del veicolo in movimento, aumentando il rischio di un incidente. Il richiamo comprende alcuni dei modelli più popolari della casa automobilistica italo americana delle auto di medie cilindrate come Siena, Idea, Uno, Palio Weekend, Palio Fire, Fiorino, Grand Siena, Punto, Strada e Palio del 2016 e il 2017. Il richiamo in officina è necessario in quanto vi è il rischio di un eventuale guasto dell'alternatore che potrebbe causare l'arresto imprevisto del motore durante lo spostamento del veicolo.Secondo il produttore, è possibile identificare il problema nell'automobile accendendo la luce spia della batteria nel cruscotto del veicolo. I proprietari dovrebbero programmare una visita a un concessionario Fiat dal prossimo 12 marzo. Fortunatamente il problema non ha finora causato feriti o vittime. Un richiamo di numerosi modelli perché, in pratica, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “”,si tratta di tutta la produzione 2016-2017. L'azienda sta informando i proprietari colpiti dal richiamo a portare i loro veicoli ad un concessionario FIAT, che sostituirà l'alternatore se necessario a costo zero. La riparazione ha un tempo stimato di 1 ora. Al momento non ci sono notizie su eventuali richiami in Italia. Lecce, 10 marzo 2018
Giovanni D’AGATA