I tre grandi capi del globo terracqueo

I tre grandi capi del globo terracqueo, due si impongono a colpi di costituzione e uno continua con le televendite, a colpi di licenziamenti. Nell’immaginario collettivo sono tre i paesi che sono considerati i più importanti nel globo terracqueo e sono Russia, Cina e Stati Uniti. In proposito per tranquillizzarvi vorrei sottolineare tre piccoli particolari che certo ben conoscete: 1) Il presidente della Federazione Russa è tale Vladimir Putin ex funzionario del KGB che è stat...

I tre grandi capi del globo terracqueo, due si impongono a colpi di costituzione e uno continua con le televendite, a colpi di licenziamenti.

Nell’immaginario collettivo sono tre i paesi che sono considerati i più importanti nel globo terracqueo e sono Russia, Cina e Stati Uniti. In proposito per tranquillizzarvi vorrei sottolineare tre piccoli particolari che certo ben conoscete: 1) Il presidente della Federazione Russa è tale Vladimir Putin ex funzionario del KGB che è stato in carica dal 31/12/1999 al 7/5/2012 per lasciare provvisoriamente l’incarico al suo delfino per un mandato e quindi riprendersi la presidenza il 7/5/2012. È stato rieletto con il 76,6% dei votanti e resterà in carica momentaneamente fino al 2024. 2) Il presidente della Repubblica Popolare Cinese è tale Xi Jnping in carica dal 14 marzo 2013 e rieletto all’unanimità dai 2970 delegati al congresso. Prima della sua rielezione ha fatto approvare 21 emendamenti costituzionali tra cui quello che abolisce la norma sul vincolo dei due mandati, permettendo così una sua rielezione per i successivi mandati. Ha giurato sulla sua costituzione personale e forse è la prima volta che accade in tutto il mondo civile. Xi Jnping occupa i tre ruoli più importanti nella Repubblica Popolare Cinese: Presidente della Repubblica, Segretario del Partito Comunista e presidente della Commissione Militare. Il neo eletto resterà momentaneamente in carica per 5 anni e probabilmente verrà rieletto. 3) Il presidente degli Stati Uniti d’America è tale Donald Trump che ha iniziato il suo mandato il 20 /1/2017 dopo una discussa campagna elettorale, forse inquinata dall’intervento russo, e che amministra uno stato che ha un debito pubblico record che ha superato i 21 trilioni di dollari (al momento dell’elezione di Barack Obama era di 10,6 trilioni e alla fine del suo mandato era di 19,9 trilioni). Una parte del debito pubblico americano è in mano al governo Cinese (1 trilione e 177 miliardi di dollari) con il quale Trump ogni tanto fa finta di alzare la voce. Nel frattempo, continua la frenetica ricerca di collaboratori servili e asserviti alle sue televendite, espellendo dalla squadra di governo tutti coloro che hanno un barlume di pensiero autonomo. In questa fase della storia del mondo due delle grandi potenze sono in mano a personaggi freddi, determinati, militarizzati che legittimano il loro potere, costi quel che costi, a silenziosi colpi di revisione delle costituzioni e amministrano senza traccia di opposizione. Il terzo è governato da un re dei social che lancia slogan ad alta voce, salvo poi fare retromarce repentine. Forse sarebbe proprio il caso di farsi delle domande e di cercare di darsi delle risposte. Milano 20 marzo 2018 Fabrizio Sbardella