Morti di serie B in Egitto

300 morti di serie B in Egitto,  più di cento feriti distesi sul pavimento della moschea Al Rawdah a , ma non hanno lo stesso odore degli europei Sono oltre 300 i cadaveri di serie “B” e più di 100 feriti lasciati a terra in una moschea in Egitto e la notizia passa quasi inosservata: Bir al Abed non è Parigi, Londra, Madrid o Bruxelles. I terroristi sono arrivati a bordo di 4 fuoristrada, hanno piazzato gli ordigni in una moschea sufi nel Sinai, li hanno fatti ...

300 morti di serie B in Egitto,  più di cento feriti distesi sul pavimento della moschea Al Rawdah a , ma non hanno lo stesso odore degli europei

Sono oltre 300 i cadaveri di serie “B” e più di 100 feriti lasciati a terra in una moschea in Egitto e la notizia passa quasi inosservata: Bir al Abed non è Parigi, Londra, Madrid o Bruxelles. I terroristi sono arrivati a bordo di 4 fuoristrada, hanno piazzato gli ordigni in una moschea sufi nel Sinai, li hanno fatti esplodere e hanno iniziato a sparare sui fedeli. Obiettivo dell’attentato terroristico è stato un luogo di culto sufi, un orientamento mistico dell'islam che lo Stato islamico considera apostata ed eretico, nei pressi della cittadina di Bir al-Abed. I terroristi hanno aperto il fuoco sui fedeli raccolti nella moschea per la preghiera del venerdì con armi automatiche ma anche lanciarazzi e hanno assediato la moschea di Al Rawdah bloccando tutte le vie di fuga e sparando anche sulle ambulanze accorse per soccorrere le vittime. Il presidente egiziano Sisi già in serata ha ordinato i primi raid aerei e colpi di artiglieria che hanno colpito di due camion che trasportavano almeno 15 persone "coinvolte nell'attentato". Al governo egiziano arrivano pacati attestati di solidarietà per la sua lotta allo Stato Islamico, a partire da Sergio Mattarella, Paolo Gentiloni e anche da Papa Francesco, ma sembra evidente che l’odore dei cadaveri per terra non è lo stesso. La puzza di morte che si sente nella moschea di Al Rawdah non ha le stesse caratteristiche di quella che si sentiva nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo o sul lungomare della Promenade del Anglais, o all'aeroporto Zaventem e alla stazione della metro di Maalbeek. La novità sembra essere che i musulmani egiziani, per il terrorismo islamico, sono da considerare degli infedeli e che c’è stata una dichiarazione di guerra non solo al governo, ma anche all’intero popolo egiziano. Bir al Abd 5 novembre 2017 Fabrizio Sbardella