Lidi di Comacchio, arrivano le barriere sottomarine
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- 05 aprile 2018
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Sulla costa dei saranno posizionate delle barriere sottomarine, per ridurre la forza delle onde e favorire il ripopolamento della fauna ittica e la tutela dall'erosione costiera Opere per 547mila euro dal Fondo europeo Feamp. I lavori partiranno a settembre, a fine stagione turistica. L'assessore Gazzolo: "L'opera sperimentale interesserà il Lido degli Scacchi, ma potrà essere estesa ad altri tratti del litorale a partire dai Lidi di Pomposa e delle Nazioni. Serve coniugare ...
Sulla costa dei saranno posizionate delle barriere sottomarine, per ridurre la forza delle onde e favorire il ripopolamento della fauna ittica e la tutela dall'erosione costiera
Opere per 547mila euro dal
Fondo europeo Feamp. I lavori partiranno a settembre, a fine stagione turistica. L'assessore Gazzolo: "L'opera sperimentale interesserà il
Lido degli Scacchi, ma potrà essere estesa ad altri tratti del litorale a partire dai Lidi di Pomposa e delle Nazioni. Serve coniugare i ripascimenti strutturali con interventi adeguati per coniugare la tutela della biodiversità, il ripopolamento ittico, lo sviluppo dell'economia costiera e la prevenzione del rischio di erosione".
Per la manutenzione ordinaria e straordinaria 3 milioni di euro dalla Regione nel bilancio 2018. Un sistema di barriere sottomarine a forma di piramide per ridurre la forza delle onde e favorire la tutela della costa, con il ripopolamento della fauna ittica, il miglioramento della qualità delle acque e a salvaguardia del litorale dall'erosione costiera. È questo l'intervento presentato stamattina a
Comacchio, nel ferrarese, dall'assessore regionale, Paola Gazzolo, insieme al sindaco, Marco Fabbri, e al dirigente regionale Claudio Miccoli, nel corso di un incontro con gli operatori economici locali.
L’opera interesserà Lido degli Scacchi, scelto per le dimensioni e per le particolari caratteristiche della costa in quel tratto. È il frutto degli studi svolti nei mesi scorsi dai servizi regionali e deriva da un progetto integrato fra assessorati alla pesca e alla difesa della costa. Sarà realizzato mettendo in campo le tecnologie più innovative: i lavori inizieranno a settembre, al termine della stagione balneare, e saranno conclusi in 40 giorni. Avranno un costo di 547 mila euro, finanziato con il Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). “Nell'ottica della gestione integrata delle zone costiere, lanciamo un intervento sperimentale condiviso con il territorio, confermato da tutti i presenti anche questa mattina, che si potrà estendere ad altri lidi a partire dalle Nazioni e Pomposa- afferma Gazzolo-. Abbiamo di fronte la grande sfida del mutamento climatico: siamo impegnati nel definire una strategia che verifichi gli scenari del suo impatto sulla costa e definisca le necessarie azioni di mitigazione e adattamento. Per la Regione si tratta di una vera priorità- conclude l’assessore-: il litorale ha una spiccata rilevanza ambientale che si unisce a quella economica, perché pesca e turismo rappresentano due settori chiave del Pil dell'Emilia-Romagna”. Dal sindaco Fabbri, i ringraziamenti alla Regione per il progetto presentato e il lavoro svolto. "La sperimentazione attraverso nuovi interventi strutturali lungo un tratto di costa, ci consente di guardare non solo a domani, ma ai prossimi 15-20 anni- sottolinea Fabbri-. La conferma che i lavori partiranno in autunno è una rassicurazione importante: è fondamentale un forte coordinamento tra assessorati regionali perché in quel tratto insistono da anni non solo gli stabilimenti ma anche concessioni demaniali per l’esercizio dell’acquacoltura". Per la manutenzione ordinaria e straordinaria, la Regione ha stanziato 3 milioni di euro nel bilancio 2018. “Altre risorse sono in arrivo con il nuovo Piano di interventi per la sicurezza territoriale, finanziato dalla Legge di bilancio nazionale per il 2018 e in corso di definizione con Italia Sicura- spiega Gazzolo-. Il confronto con le amministrazioni locali e i territori permetterà una risposta resiliente capace di applicare al meglio le Linee guida per la gestione integrata, affiancando ai ripascimenti strutturali gli interventi adeguati in grado di coniugare la tutela della biodiversità, il ripopolamento ittico, lo sviluppo dell'economia costiera e la prevenzione del rischio di erosione costiera"