Il signor Ikea è morto: aveva 91 anni

Il signor Ikea è morto: aveva 91 anni. La sua filosofia era quella di dare il buon esempio ed essendo il re dei mobili economici, evitava di comprare beni di lusso  Ingvar Kamprad aveva fondato quello che sarebbe diventato un colosso dell’arredamento nel 1943 in Svezia, aveva scelto il nome mettendo insieme le iniziali del suo nome (IK) con quelle della fattoria dove era cresciuto (Elmtaryd) e del paese dove era nato (Agunnaryd). Era uno degli uomini più ricchi del mondo...

Il signor Ikea è morto: aveva 91 anni. La sua filosofia era quella di dare il buon esempio ed essendo il re dei mobili economici, evitava di comprare beni di lusso 

Ingvar Kamprad aveva fondato quello che sarebbe diventato un colosso dell’arredamento nel 1943 in Svezia, aveva scelto il nome mettendo insieme le iniziali del suo nome (IK) con quelle della fattoria dove era cresciuto (Elmtaryd) e del paese dove era nato (Agunnaryd). Era uno degli uomini più ricchi del mondo, ma ha condotto sempre una vita da uomo comune vestendo modestamente, guidando una vecchia Volvo, faceva la spesa al supermercato solo nel tardo pomeriggio quando comparivano le offerte del giorno e viaggiava in low cost. Dopo aver lasciato qualche anno fa il comando dell’impero multinazionale in continua espansione ai tre figli (Peter di 44 anni, Jonas di 41 e Matthias di 39) si era ritirato a vivere in Svizzera con la moglie Margaretha. In Svizzera aveva comprato una piccola casa che ha arredato con i mobili comprati nei suoi negozi e che aveva montato con le sue mani. Ingvar Kamprad ha sempre vissuto sotto le righe al punto che gli era stato impedito di entrare ad una serata di gala in cui avrebbero dovuto ricevere un premio come ''businessman dell'anno'' perché le guardie addette all’entrata lo avevano visto arrivare in autobus. Quando viveva a Londra non usava i taxi e preferiva girare con metro e bus e si vantava di aver cambiato il suo storico parrucchiere quando ne aveva trovato uno che gli faceva lo stesso servizio ad un prezzo inferiore. La sua filosofia era quella di dare il buon esempio ed essendo il re dei mobili economici per tutti, evitava di comprare beni di lusso e di frequentare ristoranti costosi. Quando la città dove era nato gli aveva dedicato un monumento, Ingvar Kamprad dopo aver tagliato il nastro all’inaugurazione lo aveva ripiegato con cura e consegnato al Sindaco per essere riutilizzato. Milano 28 gennaio 2018 Fabrizio Sbardella