I topi ballano quando il gatto non c’è: rissa tra tre fratelli magrebini
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- 15 agosto 2017 Altri Comuni
I topi ballano quando il gatto non c'è: i tre fratelli magrebini litigano sul modo di utilizzare la casa durante l'assenza dei genitori e finiscono in tribunale Tre fratelli magrebini scatenano una rissa litigando sull’utilizzo della casa durante l’assenza dei genitori in vacanza. Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 agosto, mentre i genitori erano in Marocco, tre magrebini e un amico litigano e tutti e quattro finiscono davanti al giudice. I tre fratelli, approfittando del...
I topi ballano quando il gatto non c'è: i tre fratelli magrebini litigano sul modo di utilizzare la casa durante l'assenza dei genitori e finiscono in tribunale
Tre fratelli magrebini scatenano una rissa litigando sull’utilizzo della casa durante l’assenza dei genitori in vacanza. Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 agosto, mentre i genitori erano in Marocco, tre magrebini e un amico litigano e tutti e quattro finiscono davanti al giudice. I tre fratelli, approfittando della vacanza dei genitori volevano godersi la casa libera, ma ognuno a modo suo. Il più giovane dei fratelli venerdì sera si trovava in casa con la sua ragazza e con l’altro fratello, da poco andato a convivere con la sua compagna, dalla quale aveva appena avuto (dodici giorni) una bambina che aveva con sé e che, involontariamente, ha assistito alla sceneggiata. Mentre i tre stavano in casa dei genitori in vacanza la porta si è aperta ed in casa è entrato il fratello maggiore con un amico quasi sconosciuto agli altri fratelli. Secondo il minore dei fratelli il maggiore, solo perché è più grande pretendeva di fare ciò che voleva, di andare e venire, di portare estranei e di fare casino, mentre gli altri volevano starsene tranquilli e soprattutto il minore che voleva starsene con la sua fidanzata. I toni si sono alzati e i tre fratelli si sono azzuffati sul pianerottolo e tra urla e spintoni qualcuno è ruzzolato giù dalle scale. Nella mischia le donne hanno cominciato a gridare spaventate e i vicini hanno chiamato i carabinieri. Al loro arrivo i militari hanno portato tutti in camera di sicurezza affinché si placassero gli animi. Durante l’udienza i giovani non si sono rivolti la parola, ma hanno raccontato ognuno la sua versione dell’accaduto e della furiosa litigata della nottata. I quattro giovani hanno raccontato con dovizia di particolari l’accaduto dilungandosi fino alle 15 e 30 e il giudice Valeria Recaneschi ha liberato tutti pur convalidando l’arresto, operato d’intesa con il procuratore capo Gian Luigi Fontana, presente anche alla direttissima. Lonate Pozzolo 15 agosto 2017 La Redazione