I quattro violentatori di Rimini in mano alle forze dell’ordine

presi i quattro violentatori di Rimini, il capo branco catturato all'alba alla stazione di rimini dove probabilmente stava tentando la fuga Dopo la confessione dei primi due ragazzi di origine marocchina che hanno confessato di avere partecipato alla violenza contro la copia di polacchi e la trans peruviana, anche gli altri due protagonisti sono stati presi. Sabato pomeriggio i due fratelli marocchini di 15 e 16 anni si sono consegnati nella caserma dei carabinieri di Montecc...

presi i quattro violentatori di Rimini, il capo branco catturato all'alba alla stazione di rimini dove probabilmente stava tentando la fuga

Dopo la confessione dei primi due ragazzi di origine marocchina che hanno confessato di avere partecipato alla violenza contro la copia di polacchi e la trans peruviana, anche gli altri due protagonisti sono stati presi. Sabato pomeriggio i due fratelli marocchini di 15 e 16 anni si sono consegnati nella caserma dei carabinieri di Montecchio nel pesarese e hanno subito confessato gli stupri. "Siamo noi quelli di cui parlano tutti i giornali", hanno detto al maresciallo che li conosceva per le loro scorribande in zona "Ci cercano tutti, abbiamo paura". Successivamente la polizia, sulla base delle indicazioni dei due ragazzi che si erano costituiti, ha fermato un nigeriano 17enne nel pesarese mentre stava andando in stazione per cercare di fuggire. I tre sono nati e cresciuti in Italia e vivono a Montecchio. All’alba è caduto nella rete anche il quarto un congolese di 20 anni, l’unico maggiorenne, che si nascondeva nella stazione di Rimini, in attesa, forse, di una buona occasione per dileguarsi. Il 20enne che si chiama Guerlin Butungu è considerato dagli inquirenti il capobranco ed è un rifugiato residente a Vallefoglia, probabilmente in una struttura di accoglienza. I due ragazzi che si sono consegnati avrebbero deciso di farlo dopo la diffusione delle immagini delle telecamere di sorveglianza e intimoriti dalla pressione esercitata dalla polizia di Rimini. Probabilmente si sono anche consultati con un avvocato valutando che con la loro costituzione e confessione alla fine se la caveranno con poco (questa è la nostra legge) La seconda vittima, la transessuale peruviana sarebbe in questura per il riconoscimento. Rimini 03 settembre 2017 La Redazione