Emergenza al Pronto Soccorso in provincia di Varese

Emergenza al Un inizio d’anno di fuoco per i servizi di emergenza varesini (112 e 118) complice il picco influenzale che sta tenendo a letto migliaia di persone anche nella nostra provincia.
Le chiamate di emergenza alla centrale varesina del 112 Numero Unico di Emergenza sono cresciute in modo significativo passando da una media di poco più di 4000 al giorno a quasi 5000. Dalla fine di dicembre ad oggi, le ambulanze inviate al domicilio di persone affette da v...

Emergenza al Un inizio d’anno di fuoco per i servizi di emergenza varesini (112 e 118) complice il picco influenzale che sta tenendo a letto migliaia di persone anche nella nostra provincia.

Le chiamate di emergenza alla centrale varesina del 112 Numero Unico di Emergenza sono cresciute in modo significativo passando da una media di poco più di 4000 al giorno a quasi 5000. Dalla fine di dicembre ad oggi, le ambulanze inviate al domicilio di persone affette da varie patologie sono aumentate da 250 a 400 circa al giorno nei periodi di punta. La raccomandazione dell’Assessorato alla Sanità e di Areu, Azienda Regionale Emergenza Urgenza è quella di ricorrere ai servizi di urgenza solo in caso di effettivo bisogno per non intasare ulteriormente i pronto soccorsi già fortemente sotto pressione. Complessivamente nel corso del 2017 la struttura del 118 varesino gestita dal dottor Guido Garzena,  ha effettuato 67.000 interventi di cui il 15% circa in codice rosso e con il supporto dell’auto medica; per ben 500 volte gli elicotteri di AREU si sono alzati in volo per interventi in situazioni gravissime o in zone impervie riuscendo a salvare molte vite.

I tempi di volo per la provincia di Varese, in media intorno ai 10 minuti e le uscite vengono effettuate anche di notte grazie all’utilizzo di visori notturni da parte dei piloti. Il 2017 ha rappresentato uno svolta per il personale del 112 in servizio a Varese: dopo anni di precarietà (per alcuni fino a 7) la Regione ha stabilizzato tutto il personale avviando al contempo percorsi formativi e di crescita professionale che si svilupperanno anche nel 2018. “Grazie alla sempre maggiore qualificazione del personale – sottolinea Garzena – e la grande collaborazione tra tutti gli enti interessati (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e servizi sanitari di emergenza) il servizio che offriamo all’utenza è ormai un punto di riferimento a livello nazionale. Durante il 2017 siamo riusciti a ridurre ulteriormente i già limitatissimi tempi di attesa medi alla risposta, ora ci attestiamo intorno ai 3 secondi. Sulla scia delle positive esperienze fatte – il riferimento è alla manifestazione 112 bimbi svoltasi a Malnate in ottobre ndr – quest’anno cercheremo di moltiplicare i momenti di incontro e di comunicazione sul territorio in modo che gli utenti sappiano utilizzare al meglio il servizio in caso di bisogno. La collaborazione con le associazioni di volontariato, le pubbliche assistenze e i comuni – ha concluso Garzena - risulterà come sempre strategica.”

 Redazione

Varese Press