Elezioni regionali Lazio, sondaggio Pirozzi o Parisi
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- 29 gennaio 2018 Altri Comuni Editore-Criseo
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Elezioni regionali Lazio, sondaggio Pirozzi o Parisi.
Le divisioni del centro-destra nel Lazio porteranno ad una probabile sconfitta, frutto delle indecisioni, delle divisioni, dei personalismi della destra laziale. Si deve scegliere il meglio, l'uomo di partito, quello più conosciuto, quello più competente? Votate ed esprimete il vostro punto di vista, così da dare un messaggio chiaro a quei partiti che non si rinnovano, son...
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Elezioni regionali Lazio, sondaggio Pirozzi o Parisi.
Le divisioni del centro-destra nel Lazio porteranno ad una probabile sconfitta, frutto delle indecisioni, delle divisioni, dei personalismi della destra laziale. Si deve scegliere il meglio, l'uomo di partito, quello più conosciuto, quello più competente? Votate ed esprimete il vostro punto di vista, così da dare un messaggio chiaro a quei partiti che non si rinnovano, sono chiusi e pescano sempre tra i soliti già visti Stefano Parisi, il super-tecnico con un da far paura per esperienze e contatti ad alto
livello, catapultato da Berlusconi alla fine di un periodo turbolento sembra più un candidato di ripiego, nonostante sia un gran personaggio con uno staff tecnico importante. Eppure... gli manca la struttura di base, il radicamento. Sembra più un filosofo che un politico, per quanto parli chiaramente a differenza di altri e questo gli ha procurato tanti nemici, coloro che lo vorrebbero succube delle burocrazie interessati ai giochi economici più che politici. L'altro è : Sergio Pirozzi, un nome e una garanzia per chi lo conosce, per chi lo ha visto sporcarsi le mani o meglio gli scarponi durante il terremoto.
Un personaggio che viene dal popolo e forse questo è il segreto del suo successo che cresce di giorno in giorno. Mettersi d'accordo in questi casi è quasi impossibile, ognuno corre per sè. Ma... i due seppure diversi sono simili, e potrebbero auspichiamo, essere complementari. L'uno ha quello che manca all'altro. Ci fosse stato altro tempo, avrei cercato di farli accordare, sono persone ragionevoli e decise, seppure con esperienze diverse. Stefano ha la cultura e la possibilità economica di creare un partito nazionale, ma Sergio ha il fascino del trascinatore popolare, del Leader che piace a chi apprezza la testa ma anche il carattere spontaneo e ostinato di chi crede in quello che fa. Dopo le elezioni, sarebbe opportuno che ci fosse un incontro, mi propongo come "mediatore", per mettere assieme base e vertice, testa e passione. I due meritano entrambi per l'onestà e la voglia di fare, io nel mio piccolo per quanto apprezzo Stefano, voterei l'uomo (Sergio) che ha fatto... Auguri e vinca il migliore. Giuseppe Criseo