Piatti di plastica italiani ritirati dal mercato cipriota. Rischio per la salute
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- 01 marzo 2018 Altri Comuni Diritti civili
Piatti di plastica italiani ritirati dal mercato cipriota. Rischio per la salute dovuto al rilascio di sostanze nocive Analisi chimiche cipriote, hanno rilevato che alcuni piatti di plastica italiani "usa e getta", non risultano conformi alla normativa europea, in quanto forniscono una migrazione di composti chimici negli alimenti o nei simulanti alimentari sopra il consentito (350.4 mg/dm²). A lanciare l'allerta RASFF (0870.2018 del 30 marzo 2018) che ha definito il r...
Piatti di plastica italiani ritirati dal mercato cipriota. Rischio per la salute dovuto al rilascio di sostanze nocive Analisi chimiche cipriote, hanno rilevato che alcuni piatti di plastica italiani "usa e getta", non risultano conformi alla normativa europea, in quanto forniscono una migrazione di composti chimici negli alimenti o nei simulanti alimentari sopra il consentito (350.4 mg/dm²). A lanciare l'allerta RASFF (0870.2018 del 30 marzo 2018) che ha definito il rischio per la salute grave. Nello specifico si tratta di piatti di plastica italiani a marchio Tolo (8001981806065) il cui difetto è di rilasciare sostanze nocive negli alimenti. Le autorità di Cipro hanno provveduto al ritiro dal mercato del prodotto e segnalato il problema all’agenzia europea che ha poi avvisato il produttore. Alcuni tipi di plastica, a contatto con il calore, possono rilasciare particelle che vanno a contaminare il cibo; in Italia esiste perciò una legge che fissa i “limiti di migrazione” (delle particelle). Il Pvc, per esempio, è un derivato dal petrolio e dal cloro costituito da molecole di cloruro di vinile che, con l’aggiunta di altre sostanze, può assumere forme diverse che vanno dalla vaschetta rigida e colorata che contiene la margarina alla pellicola per alimenti, flessibile e trasparente. Il cloruro di vinile è dannoso per reni e vescica (c’è anche un rischio cancro). Per questo motivo i produttori di pellicole per alimenti devono scrivere tra le avvertenze di evitare il contatto con alimenti costituiti da grassi e oli (che favoriscono la migrazione di particelle). Un altro derivato del petrolio è il polistirolo: piatti, posate e bicchieri, che vengono generalmente prodotti con questo materiale, devono rientrare nei limiti di migrazione imposti dalla legge e subiscono quindi dei test prima di essere messi in commercio. In questo caso l’invito è a disfarsene. Nonostante il prodotto segnalato dal RASFF sia italiano, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “” il Ministero della salute non ha emesso nulla al riguardo. Si consigliano pertanto i consumatori di prestare attenzione al prodotto in questione. Lecce, 31 marzo 2018
Giovanni D’AGATA