Radicofani: il Santo Sepolcro nei riti della Settimana Santa e il “Calvario”
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- 12 novembre 2017 Altri Comuni Cultura
: il Santo Sepolcro nei riti della Settimana Santa e il “Calvario”. Come ogni anno nel dies natalis del Beato Rainaldo da Concorezzo, Arcivescovo di Ravenna che prosciolse con formula piena i Templari, Domus Templi-Effigi, La via dei Cavalieri con il Comune di Radicofani e la Parrocchia di San Pietro celebrano la memoria liturgica del presule ravennate attraverso la presentazio...
: il Santo Sepolcro nei riti della Settimana Santa e il “Calvario”. Come ogni anno nel dies natalis del Beato Rainaldo da Concorezzo, Arcivescovo di Ravenna che prosciolse con formula piena i Templari, Domus Templi-Effigi, La via dei Cavalieri con il Comune di Radicofani e la Parrocchia di San Pietro celebrano la memoria liturgica del presule ravennate attraverso la presentazione dei volumi della collana “Domus Templi” delle “Edizioni Effigi”. Quest’anno saranno esposte al pubblico presso la Parrocchia di San Pietro le scoperte contenute in “
Custodes Sancti Sepulchri”, volume che ha il patrocinio del Patriarcato Latino di Gerusalemme, della Custodia di Terra Santa (che quest’anno celebra l’ottavo centenario dalla costituzione ad opera di San Francesco d’Assisi della cosiddetta “Provincia di Terrasanta”), del Consiglio Regionale della Regione Toscana,
scritto dal Chiarissimo Cavaliere Professore Alessio Varisco,
autore e direttore della collana -di cui questo è il dodicesimo volume-, sul culto nella Città Santa alla Tomba ove avvenne la Risurrezione, la rappresentazione in
Cismare e il determinarsi di un “typos” architettonico specifico detto “translatio Hierosolymae”, i riti della Settimana Santa in Centr’Italia, il culto al “Santo Volto” di Lucca, Sansepolcro, Sarzana ed Abbadia Sansalvatore, così come il determinarsi a partire dalla Toscana di Santuari ad instar emuli, nella “rotunditas”, dell’
Anastasis gerosolimitana. Un volume che ha le prefazioni dei due attuali
custodi del Sepolcro e della
cristianità Cattolica a Gerusalemme: Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Pierbattista Pizzaballa,
Arcivescovo di Verbe, Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme e pro Gran Priore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che ha sottolineato la dovizia di questa completa pubblicazione che celebra il Patriarcato Latino; Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Angelo Mascheroni,
Vescovo titolare di Foro Flaminio già Ausiliare del Cardinale Arcivescovo di Milano, che ha sottolineato il mistero teologico del luogo del Santo Sepolcro che non è una semplice tomba vuota, bensì l’epifania del “Dio-con-noi” che ha qui espresso la sua vicinanza con noi; e Sua Paternità Reverendissima Fr. Francesco Patton,
168° Custode di Terra Santa– ha elogiato la complessità dell’opera che attraversa i dedali della Città Santa, dei misteri della Risurrezione, della recente ristrutturazione ed apertura dell’edicola della Risurrezione (la cosiddetta “Anastasis”) che rappresenta l’intima unione della cristianità tout-court. A seguire la prefazione dell’Avv. Giandomenico Fanelli,
Delegato dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che ha saputo esprimere l’amore del Varisco verso la
Terra Santa e la Toscana: sia verso i
monumenta -così come verso gli “Ordini Militari”, passione dell’Autore, la loro storia e gli aspetti meno studiati come la faleristica, con molte tavole cronologiche che aiutano a ritrovarsi in un magma incomprensibile ai meno esperti-, ma soprattutto verso quelle “pietre vive” che sono i Francescani di Terra Santa e il clero del Patriarcato Latino di Gerusalemme, così come coloro che tutelano questi magnifici monumenti. Nel libro del Professore possiamo trovare il determinarsi in
Cismare del “Mandylion” -il volto acheropita-, della Sacra Sindone, ma soprattutto la devozione determinatasi mediante la costruzione di “Santuari ad instar” che riproducevano il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Inoltre, nella Toscana così come in Tirolo e in Boemia si sono determinati culti caratteristici nella Settimana Santa, con particolare riferimento al Venerdì Santo che integrano le Sacre Liturgie con le cosiddette “Giudeate” –
Sacre Rappresentazioni– che vedono la partecipazione della gente del luogo. La più antica e monumentale processione in Val d’Orcia è quella di Radicofani, che vede la partecipazione delle Confraternite la sera del Venerdì Santo portare a piedi scalzi il Cristo morto per le vie del centro storico, una prassi processionale unica nel suo genere, che simboleggia il radicamento della comunità radicofanese dei fedeli verso il Risorto. Quest’anno, presso la magnifica Chiesa di San Pietro in Radicofani, venerdì 18 agosto 2017 alle ore 18.30 verrà presentato il volume “Custodes Sancti Sepulchri” alla presenza di Francesco Fabbrizzi,
Sindaco di Radicofani, Fausto Cecconi,
Assessore alla Cultura, all’Autore, moderati dalla Dr.ssa Chiara Benedetta Rita Varisco,
Direttore La via dei Cavalieri, oltre ad altre Autorità Civili, Militari e Religiose a partecipare della bellezza dei Custodi di oggi e di ieri del Santo Sepolcro! fonte:
http://www.effigi.it/blog/radicofani-il-santo-sepolcro-nei-riti-della-settimana-santa-e-il-calvario/