Sembrerebbe succede anche nella città di Busto Arsizio che una multa su quattro non viene pagata dai trasgressori a cui viene notificata. Non solo per il primo verbale, ma anche dopo i vari soleciti e il passaggio al recupero del credito. Questo che ai più sembrerebbe un aspetto di secondo piano, rivela invece un notevole squilibrio nella stesura del bilancio previsonale, pensando ad una cifra che equivale circa a un milione di euro. A parte i soliti "furbetti di professione" convinti del fatto di  non possedere alcun bene che può essere pignorato dai creditori, le difficoltà maggiori si riscontrano anche per colpa della crisi che complica la vita dei bustocchi e che aggrava la situazione portando il debito praticamente nell'impossibilità di saldare il conto con la Polizia Locale. Altra causa del "buco" nel bilancio della riscossione lo ricoprono i cittadini stranieri che lasciano Busto o peggio lasciano l'Italia e tornano nel Paese d’origine rendendo impossibile perseguirli per il pagamento del dovuto. Stesso problema di mancato recupero credito capita anche nel caso della tassa rifiuti dove il 17% dei contribuenti annualmente non assolve la propria quota. In un momento dove amministrare una città è già di per se molto difficile e complicato, anche questi che non sono dei dati economici portano ulteriori problematiche e costringono ad un'attenzione più pressante.