BOLLATE, SVENTATA IN CARCERE LA CLAMOROSA EVASIONE DI UN DETENUTO.
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- 02 agosto 2017 Altri Comuni
BOLLATE, SVENTATA IN CARCERE LA CLAMOROSA EVASIONE DI UN DETENUTO. SAPPE: “APPREZZAMENTO A POLIZIA PENITENZIARIA, VIGILE ED ATTENTA”. Non passa giorno che il sindacato autonomo di Polizia non lanci un allarme sulle condizioni delle carcere e dei poliziotti che ci lavorano qutodianamente coi rischi e pericoli della situazione Racconta Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del SAPPE: “
Domenica alle ore 13.15 un detenuto ristretto nel reparto Infermeria...
BOLLATE, SVENTATA IN CARCERE LA CLAMOROSA EVASIONE DI UN DETENUTO. SAPPE: “APPREZZAMENTO A POLIZIA PENITENZIARIA, VIGILE ED ATTENTA”. Non passa giorno che il sindacato autonomo di Polizia non lanci un allarme sulle condizioni delle carcere e dei poliziotti che ci lavorano qutodianamente coi rischi e pericoli della situazione Racconta Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del SAPPE: “
Domenica alle ore 13.15 un detenuto ristretto nel reparto Infermeria del carcere, dopo la conta è uscito dalla Sezione ed ha tentato di evadere. Nella Rotonda infermeria e all’ingresso Istituto non c’era alcun poliziotto penitenziario per effetto della sciagurata applicazione della vigilanza dinamica. Il detenuto è arrivato nella Porta carraia con un sacco pieno di vestiti dicendo di essere “liberante”, ossia prossimo a uscire dal carcere. Il poliziotto penitenziario si è però insistito, ha chiamato per chiarimenti l’Ufficio Matricola e l’ha immediatamente bloccato. Il detenuto che ha tentato l’evasione è un italiano di 51 anni, pluripregiudicato per vari reati con fine pena gennaio 2018. Il poliziotto penitenziario in servizio si è contraddistinto nella delicata vicenda ed è grazie all’attenzione e alla professionalità dei Baschi Azzurri, dunque, se una clamorosa evasione è stata sventata in tempo”. Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Bollare arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “
E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ora bisogna che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria invii un congruo numero di Agenti di Polizia Penitenziaria per fronteggiare la grave carenza di organico del Reparto, ma una riflessione deve essere fatta sula precaria sicurezza del carcere”. Capece è netto nella denuncia sulle criticità penitenziarie del Paese: “
Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso, e le continue evasioni ne sono la più evidente dimostrazione . Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e questo è gravissimo. I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e queste sono le conseguenze più evidenti e gravi. E coloro che hanno la responsabilità di guidare l’Amministrazione Penitenziaria si dovrebbe dimettere dopo tutti questi fallimenti. La Polizia Penitenziaria fa fino in fondo il proprio dovere: le responsabilità dunque vanno cercate altrove!”. Redazione Varese Press