LOMBARDIA. PRESEPE NEGATO, CAPPELLINI: DA PARROCO DI CREMONA DURA OFFESA AI CRISTIANI

-LOMBARDIA. PRESEPE NEGATO, CAPPELLINI: DA PARROCO DI CREMONA DURA OFFESA AI CRISTIANI ASSESSORE ALLA CULTURA 'DON SANTE BRAGGIÈ FACCIA MEA CULPA' 'LO FACCIA ANCHE PER I TANTI CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO (Lnews - Milano, 09 dic) "Ho appreso dai giornali, con grande rammarico, della polemica scoppiata a Cremona a seguito della decisione, spero non definitiva, del parroco locale don Sante Braggiè di non allestire quest'anno il presepe nel cimitero cittadino. Mi auguro che ci ripensi e che ...

-LOMBARDIA. PRESEPE NEGATO, CAPPELLINI: DA PARROCO DI CREMONA DURA OFFESA AI CRISTIANI ASSESSORE ALLA CULTURA 'DON SANTE BRAGGIÈ FACCIA MEA CULPA' 'LO FACCIA ANCHE PER I TANTI CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO (Lnews - Milano, 09 dic) "Ho appreso dai giornali, con grande rammarico, della polemica scoppiata a Cremona a seguito della decisione, spero non definitiva, del parroco locale don Sante Braggiè di non allestire quest'anno il presepe nel cimitero cittadino. Mi auguro che ci ripensi e che si scusi con la comunità perché il motivo non può essere la mancanza di rispetto che il presepe comporterebbe verso i fedeli di altre religioni e gli atei". Interviene così, molto duramente, l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini. GRAVISSIME PAROLE DEL PARROCO DON SANTE BRAGGIÈ "Anzi, ritengo gravissimo - ha continuato l'assessore - che a pensare e a pronunciare simili parole sia un parroco che, prima di tutti, dovrebbe preservare, omaggiare e valorizzare i simboli della nostra cultura, della nostra tradizione, della nostra identità cristiana". "Mi sento di chiedere a don Braggiè - ha continuato - di riflettere una volta di più sull'offesa che egli stesso ha invece rivolto con il suo atteggiamento al presepe (come può un parroco anche solo pensare che la Natività possa dare fastidio a qualcuno?) e a tutta la comunità cristiana, cremonese e non solo". GRAVE OFFESA AI CRISTIANI - "Credo - ha sottolineato ancora l'assessore Cappellini - che si possa sentire più offeso un cristiano da simili parole che un musulmano, un indiano o un ateo dalla presenza di un presepe in un cimitero cittadino che, é bene ricordare, é un cimitero cristiano". 5 PARROCO FACCIA MEA CULPA E CI RIPENSI - "Per questo dico: si ripensi, Don Sante, e faccia mea culpa, - prosegue il duro commento dell'assessore - per il rispetto e l'amore che deve ai nostri simboli e a tutti i cristiani che nel mondo sono attualmente perseguitati per la propria fede". "Lo faccia - continua - pensando a tutti quei bambini cristiani ancora sotto il giogo dello Stato Islamico o sotto regimi che praticano l'ateismo di Stato o che non garantiscono la libertà di culto. Lo faccia pensando a quelle famiglie e a quei bambini a cui non é permesso fare il presepe, e neppure il segno della Croce, a quelle persone che andando a Messa non sanno se poi ritorneranno vive alle proprie case, a quelle persone per cui portare un crocifisso al collo significa firmare la propria condanna a morte, spesso dopo soprusi e torture di ogni tipo. Lo faccia pensando ai cimiteri cristiani che vengono profanati in Medio Oriente, come accaduto solo alcuni giorni fa in Galilea, a causa di un'intolleranza religiosa che ci annienta nel nostro essere uomini se ci mostriamo deboli e sudditi verso chi rifiuta la nostra civiltà. Non é una questione di rispetto per l'altro, don Sante, non facciamo a gara nell'essere 'più realisti del re'". UN DOVERE RISPETTARE NOSTRA IDENTITÀ - "É una questione di rispetto per noi stessi, per la nostra identità, - ha rimarcato l'esponente lombardo - per una civiltà cristiana di cui dovremmo andare fieri e che invece, anche attraverso questi gesti, sta perdendo la propria anima e non potrà avere un futuro solido e radioso se sarà sempre di più assoggettata a forme di sudditanza che nulla hanno a che vedere con l'integrazione".(Lnews)