FORZA NUOVA. CASSANO MAGNAGO: NO A RENZI, NO AL REFERENDUM
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- 27 novembre 2016 Altri Comuni Area Malpensa
riceviamo e pubblichiamo Durante la mattinata di domenica 27 novembre, precisamente dalle 9.30 alle 12.00, Forza Nuova Provincia di Varese svolgerà a Cassano Magnago presso Piazza San Giulio un gazebo di propaganda atto a diffondere la propria indicazione di voto in vista dell’imminente referendum costituzionale. Il responsabile, Russo Federico, intende affermare: << siamo per un no deciso ma prima di cimentarmi in qualsiasi analisi specifica ritengo doveroso esprimere due considerazion...
riceviamo e pubblichiamo Durante la mattinata di domenica 27 novembre, precisamente dalle 9.30 alle 12.00, Forza Nuova Provincia di Varese svolgerà a Cassano Magnago presso Piazza San Giulio un gazebo di propaganda atto a diffondere la propria indicazione di voto in vista dell’imminente referendum costituzionale. Il responsabile, Russo Federico, intende affermare: << siamo per un no deciso ma prima di cimentarmi in qualsiasi analisi specifica ritengo doveroso esprimere due considerazioni: 1- diversi argomenti e contenuti contemplati nella riforma in oggetto sono già stati ampiamente trattati, vagliati, proposti e bocciati durante i governi Berlusconi ed in occasione di un precedente referendum costituzionale ed ora a seguito dell’inversione delle parti maggioranza/opposizione vengono esposti da Renzi come innovativa ricetta di cambiamento. Tutto ciò è l’ennesimo teatrino della politica fatto di incoerenza e personalismi verso gli elettori che in merito a volontà “neutre” come ad esempio l’abbattimento dei costi della politica o lo snellimento del sistema legislativo meriterebbero di assistere a ben altri momenti politici di condivisione. 2- la riforma Renzi, fra poco più di una settimana, al vaglio delle urne presenta una corposa modifica della Costituzione, noi esprimendoci per il no non certo intendiamo porci a difensori di essa ritenendola vetusta, colma di ipocrisie e macroscopiche lacune, figlia di un compromesso fra fazioni e dottrine politiche che non ci appartengono proponendone semmai, dalla nostra fondazione, una radicale riscrittura nella direzione della difesa prioritaria degli interessi nazionali, della nostra identità, delle nostre tradizioni. Nello specifico invitiamo gli italiani a barrare in no per: BLOCCARE IL PROGETTO DEL SENATO DELLE REGIONI E LA MODIFICA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE: in caso di vittoria del si i contenziosi fra Stato ed enti locali verrebbero assorbiti dal nuovo senato permettendo così ai partiti di poter svendere la parte più grossa della torta, espropriando le utilities di acqua, luce e gas per cederle agli speculatori esteri: miliardi e miliardi a sauditi o cinesi liberi di aumentare le tariffe per ottenere utili stratosferici da ogni famiglia italiana. Per BLOCCARE LA COMBINAZIONE SUICIDA ITALICUM-RIFORME COSTITUZIONALI: con la vittoria dei no l’Italicum sarebbe da buttare via esso, in attesa della convalida via referendum, prevede una sola camera, un premio di maggioranza abnorme alla maggioranza di un solo partito, ballottaggio riservato a formazioni accozzaglia. Con il no inoltre le limitazioni alla già scarsa iniziativa polare sarebbero scongiurate: le firme necessarie per le leggi di iniziativa popolare non aumenterebbero a 150mila. Del resto già le “riforme” di Renzi non prevedono i referendum sui trattati internazionali , cioè su Euro e Europa, materie fondamentali su cui nessuno ha mai chiesto un parere agli italiani. Per OPPORSI ALL’ABOLIZIONE DEL CNEL che al contrario, specie di questi tempi, andrebbe rimesso in funzione quale corpo intermedio: togliere di mezzo un organo deputato alla concertazione in materia di economia e lavoro vuol dire proseguire nella svendita ai privati e nel massacro sociale di cui Renzi e soci sono votati per diretta investitura della Troika (Fmi, Bce, Commissione UE). Per DIRE NO ALL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 117 del testo di riforma che di fatto uccide ciò che resta della sovranità nazionale prevedendo che le leggi italiane siano strettamente vincolate ai diktat di Bruxelles e ai trattati internazionali. Cassanese anche il tuo voto è fondamentale! Il 4 dicembre vota no! >>