Como: LE LATRINE DELLA VERGOGNA

LE LATRINE DELLA VERGOGNA A Como alla stazione di San Giovanni ci sono cinquecento profughi/richiedenti asilo/migranti (chiamali come vuoi) parcheggiati tra i portici della stazione e il parco antistante in una situazione di degrado vergognoso, non drammatica soltanto perché siamo in estate e la situazione metereologica è clemente. [caption id="attachment_26779" align="alignleft" width="500"] cof[/caption] Sono stati mandati/portati qui illudendoli di poter passare il confine con la ...

LE LATRINE DELLA VERGOGNA A Como alla stazione di San Giovanni ci sono cinquecento profughi/richiedenti asilo/migranti (chiamali come vuoi) parcheggiati tra i portici della stazione e il parco antistante in una situazione di degrado vergognoso, non drammatica soltanto perché siamo in estate e la situazione metereologica è clemente. [caption id="attachment_26779" align="alignleft" width="500"] cof[/caption] Sono stati mandati/portati qui illudendoli di poter passare il confine con la Svizzera, inconsapevoli che quel paese non è in Comunità Europea e che   esiste una dogana e una frontiera. Sul piazzale antistante la stazione ci sono quattro latrine maleodoranti, piene di escrementi e bottiglie vuote di acqua minerale. Il tanfo ripugnante emanato dai gabinetti ammorba l'aria nel piazzale della stazione. Quattro servizi per cinquecento persone (che defecano almeno una volta al giorno e quindi 125 deposizioni quotidiane per ogni latrina) rendono la situazione insostenibile. L’azienda che ha posato e gestisce le latrine ci risponde che loro hanno stipulato un contratto con la prefettura che prevede la bonifica delle latrine tre volte alla settimana. Follia pura e anche per gli operatori che “ne hanno viste tante, ma così conciati…” La responsabile della ASL di Como risponde che sono già a conoscenza del problema e che si stanno interessando alla cosa, ma non hanno disposizioni in proposito. Nel frattempo, che ci piaccia o non ci piaccia, i nostri la fanno come tutti e se non hanno a disposizione le latrine, da qualche parte la devono pur fare e il parco è abbastanza grande. Io non so se questi poveracci godano o meno dello stato di rifugiati, ma due sono le ipotesi possibili: -se hanno diritto all'asilo meritano tutto il supporto possibile, dobbiamo metterli in condizione di vivere in maniera dignitosa, dobbiamo aiutarli a ricostruirsi una vita vivibile, dobbiamo dargli tutte le opportunità di essere "  inter pares" nel pieno rispetto delle nostre regole . -se non hanno questo diritto sono clandestini e come tale deve essere trattato e rinviato al loro paese con la possibilità, se vorranno, di rientrare in Italia nel pieno rispetto delle regole che riguardano le migrazioni economiche, qualora ve ne fosse bisogno. Molto probabilmente invece questi esseri umani sono soltanto dei poveri burattini messi in scena per fornire motivazioni alle trattative europee dei nostri burattinai all’ultima spiaggia. L’amministrazione comunale “sinistra” comasca, In sintonia con il governo “sinistro” e le sue stampelle, mette in scena il crudele buonismo dell’accoglienza costruita sulle spalle di poveracci illusi di raggiungere il paese di Bengodi. Como 19 agosto 2016 Fabrizio Sbardella ------- Seguono le considerazione di un lavoratore del posto, un taxista