La grande notte di DECA (Emanuele Juri Fiore-Busto)

Così è chiamato dagli amici del suo quartiere di residenza, Borsano in Busto Arsizio: lui è Alessandro De Stefano classe 1984. Un ragazzo che come tanti altri della sua età ha frequentato l’oratorio e negli anni dell’adolescenza scopre e coltiva la sua passione per la musica che coltiva a livello amatoriale studiando canto, pianoforte e chitarra ed esibendosi in piccole band locali. Siccome non si vive di musica amatoriale, Alessandro si diploma e trova lavoro presso un’importantissima aziend...

Così è chiamato dagli amici del suo quartiere di residenza, Borsano in Busto Arsizio: lui è Alessandro De Stefano classe 1984. Un ragazzo che come tanti altri della sua età ha frequentato l’oratorio e negli anni dell’adolescenza scopre e coltiva la sua passione per la musica che coltiva a livello amatoriale studiando canto, pianoforte e chitarra ed esibendosi in piccole band locali. Siccome non si vive di musica amatoriale, Alessandro si diploma e trova lavoro presso un’importantissima azienda aeronautica della zona ma il suo vero amore resta la musica. Amore che lo porta a decidere di inviare, qualche mese fa, un proprio video a Rockin’1000 per candidarsi ad entrare a far parte della più grande Rock Band al mondo: 1.000 fra cantanti e “L’ho fatto così, quasi per gioco, senza grandi speranze! Pensavo di essere in ritardo e che comunque ci sarebbero stati altri molto più bravi! Invece due giorni dopo trovo una mail dello staff che si congratula con me perché ero stato scelto come “panchinaro”. Davanti c’erano una cinquantina di cantanti ma tra defezioni ed altro c’è l’ho fatta ad arrivare sul palco di Cesena!” Quattro giorni di prove e l’emozione che saliva man mano che si avvicinava il giorno del concerto. “Io ed altri amici della band, eravamo in una curva dove si vedeva il pubblico entrare allo stadio. Vedevamo che la gente era tantissima ma quando abbiamo visto mettere il cartello SOLD OUT (tutto esaurito ndr) abbiamo lanciato un urlo di gioia!”. Tredicimila spettatori hanno gremito gli spalti dello stadio Dino Manuzzi di Cesena per assistere a quella che si sarebbe poi rivelata la più grande “orgia di rock” in Italia! “Quando siamo saliti sul palco ed abbiamo visto tutta quella gente davanti a noi non credevo ai miei occhi! E quando, al termine del count down, si sono spente le luci, un fascio di luce viola ha illuminato la gente con i cellulari in alto come fossero accendini poi, all’attacco dei violini del pezzo iniziale “Bittersweet Symphony” dei Verve, il boato di applausi mi ha dato il colpo di grazia: mi sono commosso!”. Alessandro ha avuto la fortuna non solo di essere testimone ma anche protagonista di un nuovo pezzo di storia della musica che non si potrà ignorare. Lui stesso dalla sua pagina Facebook dice “Un giorno guarderò il video di tutto questo … da vecchio … e mi emozionerò ancora … come ad essere lì”. Per me è stato un motivo di orgoglio intervistare un ragazzo del mio quartiere, un ragazzo che ho avuto l’onore di seguire ai tempi dell’oratorio. Ecco perché io e tutta la tua Busto Arsizio ringraziamo te Alessandro per avere portato un pezzo della nostra città su quel palco destinato a segnare la storia della musica rock e ti auguriamo tanta fortuna per il tuo futuro di cantante e musicista. Alessandro è la dimostrazione che “i sogni, a volte, sono possibili” come lui stesso mi dice quasi ancora commosso. Emanuele Juri Fiore Varese Press-Busto