Piazza Ernesto Redaelli a Varese, ennesima denuncia di Arturo Bortoluzzi

  è l'oggetto della attenzione di Arturo Bortoluzzi sempre in prima fila contro il degrado e l'abbandono del territorio. Varese non è piccola ma chi si prende il mandato sa che ci sono oneri e onori, forse più oneri ... e dovrà avere la pazienza di verificare quanto segnalato: la rete non perdona. Coloro che non tengono conto delle segnalazioni non certo a vanvera ma corredate di foto, sono sempre oggetto di critiche: vediamo se e come il sig. Sindaco risponderà e noi pubblicherem...

  è l'oggetto della attenzione di Arturo Bortoluzzi sempre in prima fila contro il degrado e l'abbandono del territorio. Varese non è piccola ma chi si prende il mandato sa che ci sono oneri e onori, forse più oneri ... e dovrà avere la pazienza di verificare quanto segnalato: la rete non perdona. Coloro che non tengono conto delle segnalazioni non certo a vanvera ma corredate di foto, sono sempre oggetto di critiche: vediamo se e come il sig. Sindaco risponderà e noi pubblicheremo nella sua interezza, la risposta che ci volesse fare pervenire. Segue il testo degli Amici della Terra:   Oggetto: Piazza Ernesto Redaelli a Varese.    Egregio Signor Sindaco, che il Piazzale Redaelli a Varese davanti a La Tipografica Varese in Viale Belforte sia mantenuto in una condizione di completa fatiscenza, con piante che, non mantenute, sono diventate ormai dei rovi, scarti di muratura, una recinzione caduta a terra per non dire poi di una cuccia di un cane sorretta da un copertone di una gomma di auto con accanto due ciotole (pur sorrette da un altro copertone) dove mangiare bere, due autovetture abbandonate con tanto di targa (sono stati individuati i loro proprietari da parte della vigilanza pubblica?) . [caption id="attachment_69932" align="alignleft" width="293"] Piazza Ernesto Redaelli a Varese[/caption] [caption id="attachment_69933" align="alignnone" width="300"] Piazza Ernesto Redaelli a Varese[/caption] Siamo rimasti davvero costernati analizzando le foto che alleghiamo. [caption id="attachment_69934" align="alignleft" width="169"] Piazza Ernesto Redaelli a Varese[/caption] Abbiamo cercato su Internet se c’erano denunce del disordine dei luoghi fatte in precedenza. Ebbene sì. Si è scovata una denuncia mezzo stampa del 29 settembre 2014, che denunciava una situazione analoga a quella della quale parliamo noi oggi. Vorremmo una copia di questa lettera. Chiediamo al Comune gli interventi fatti dallo stesso fino ad ora per sanare la situazione precaria almeno dal 2014 (nonché l’ammontare dei soldi spesi) e una descrizione particolareggiata degli stessi (che deve essere indicata nella relazione riguardante il lavoro svolto). Ci interessa, inoltre, conoscere da chi la stessa Piazza sia gestita e di chi sia la proprietà. Chiediamo anche se la stessa sia ricompresa nel piano parcheggi cittadino e quanta gente posteggia la propria autovettura nella piazza nelle ore di lavoro e nei giorni lavorativi. Quante relazioni sono state mandate da parte della vigilanza urbana sulla situazione della piazza in oggetto. Il vigile di quartiere ha già segnalato le condizioni di degrado della piazza? E’ possibile avere copia del verbale redatto dal Vigile di quartiere? In caso in cui queste mancassero, può essere mandato il vigile di quartiere in zona facendoci una relazione sulla situazione attuale dei luoghi? Cosa si intende fare da parte del Comune per fare in modo che possa essere ripulita una zona che sembra non far parte della città capoluogo, ma invece conciata come un abusivo accampamento di nomadi….? Da parte dello stesso Comune, possono essere trovati dei custodi tra i cittadini della zona anche basandosi sulle Associazioni di volontariato, con la possibilità di segnalare ai vigili urbani situazioni di disordine? La vigilanza urbana potrebbe intervenire tempestivamente? Non pensiamo che una piazza dedicata a un cittadino illustre, recentemente scomparso, possa essere mantenuta in tali condizioni e che non possano essere rinvenute possibilità di richiedere ai cittadini un aiuto per monitorare un quartiere della città. Per esempio una situazione analoga è fatta dai cittadini contro i furti nelle case. Nei casi in cui ci possa essere un intervento rapido di forze pubbliche per la salvaguardia dei luoghi. Potrebbero essere i dipendenti de La tipografica a segnalarlo?  Sarebbe della massima importanza che Lei possa darci una risposta annunciandoci di aver assunto un apposito regolamento per impiegare la cittadinanza per la conservazione dell’integrità delle aree pubbliche le quali come abbiamo ricordato spettano in comproprietà alla cittadinanza stessa. L’amministratore pubblico non può soggiacere davanti alla egemonizzazione   dell’incuria ma deve essere capace di una reazione efficace. In attesa di un cortese risposta, porgo Cordiali saluti.   Il presidente Arturo Bortoluzzi 10 aprile 2018