Acqua naturale Viviland Fonte Valle Reale da 1,5 l ritirata da MD.

OMUNICATO STAMPA
Acqua naturale Viviland Fonte Valle Reale da 1,5 l ritirata da MD. L’azienda di distribuzione alimentare comunica il richiamo di un lotto destinato ai soli punti vendita del Sud “per potenziale contaminazione microbica” e invita i consumatori a riportarlo per il rimborso. Lo “Sportello dei Diritti”: ancora un richiamo alimentare non pubblicato sul portale del Ministero della Salute   Con una semplice locandina su foglio bianco affissa i...

OMUNICATO STAMPA

Acqua naturale Viviland Fonte Valle Reale da 1,5 l ritirata da MD. L’azienda di distribuzione alimentare comunica il richiamo di un lotto destinato ai soli punti vendita del Sud “per potenziale contaminazione microbica” e invita i consumatori a riportarlo per il rimborso. Lo “Sportello dei Diritti”: ancora un richiamo alimentare non pubblicato sul portale del Ministero della Salute   Con una semplice locandina su foglio bianco affissa il 22.12.2017 in alcuni punti vendita, MD S.p.A., impresa della distribuzione alimentare, ha comunicato il richiamo di Acqua naturale Viviland Fonte Valle Reale da 1,5 l relativa ad un lotto specifico di produzione. In particolare, l’azienda ha invitato a riportare il lotto “B 7289 A” con scadenza 17.04.2019 destinato ai soli punti vendita del Sud “per potenziale contaminazione microbica”, ai fini del relativo rimborso. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “”, è importare prestare attenzione alla comunicazione in questione perché, con tutta probabilità e dal tenore della locandina, è assai presumibile che il prodotto sia stato già distribuito ai consumatori ed in assenza di ulteriori notizie in merito è bene riportarlo con la massima solerzia presso il punto vendita d’acquisto. Tuttavia, è opportuno rilevare che ancora una volta, come in casi analoghi di altri prodotti alimentari, non risulta alcuna pubblicazione della comunicazione sul portale del Ministero della Salute dedicato agli avvisi di richiamo alimentare da parte degli operatori. Lecce, 29 dicembre 2017                                                                                                                                                                                              Giovanni D’AGATA