60 enne morto dopo trapianto di un cuore “fallato”

60 enne morto dopo trapianto di un cuore “fallato”. Il cuore proveniva da Milano e apparteneva ad un 48 enne morto a fine agosto al San Raffaele. Ci sarà una superperizia per capire i contorni della vicenda del cuore presumibilmente fallato trapiantato ad un paziente all’Ospedale San Camillo di Roma all’inizio di settembre del 2016. Il cuore proveniva da Milano e apparteneva ad un 48 enne morto a fine agosto al San Raffaele. Sotto il mirino sono la logistica e i tempi di tras...

60 enne morto dopo trapianto di un cuore “fallato”. Il cuore proveniva da Milano e apparteneva ad un 48 enne morto a fine agosto al San Raffaele.

Ci sarà una superperizia per capire i contorni della vicenda del cuore presumibilmente fallato trapiantato ad un paziente all’Ospedale San Camillo di Roma all’inizio di settembre del 2016. Il cuore proveniva da Milano e apparteneva ad un 48 enne morto a fine agosto al San Raffaele. Sotto il mirino sono la logistica e i tempi di trasporto dell’organo tra le due città effettuato con un King Air B20 che sarebbe arrivato in ritardo all’aeroporto romano di Ciampino. Gli esperti accennano a errori di trasporto tra l’aeroporto di Milano e quello di Roma durato 100 minuti, 40 in più di un normale volo di linea. Secondo gli esperti le lungaggini del trasporto avrebbero avuto un forte effetto per il fallimento del trapianto. L’aereo, secondo la perizia, non possedeva i requisiti necessari richiesti in violazione sia del Decreto ministeriale che delle raccomandazioni del Cnt (Centro nazionale trapianti). Allo stato dei fatti risulterebbero indagati cinque medici, due del San Raffaele di Milano e tre del San Camillo di Roma con l’ipotesi di omicidio colposo. Le autopsie dei medici legali incaricati dalla magistratura romana, avevano rilevato che il donatore era sovrappeso e avrebbe avuto due arresti cardiaci e questa, secondo loro, era stata una delle cause della insufficienza funzionale dell’organo trapiantato. La tesi del San Raffaele e anche del Centro nazionale Trapianti invece, è completamente diversa e secondo loro quel cuore era «perfetto». Roma 8 marzo 2018 La Redazione